4 lug 2011

Perchè lui no?

Fin dal Mondiale 2002 una nazionale storicamente di grande qualità come il Brasile ha avuto la tendenza a schierare in mediana giocatori principalmente fisici.
I nomi di Kleberson, Gilberto Silva, Emerson, Felipe Melo, Josuè, Mineiro, fino a Lucas Leiva e Ramires forniscono un identikit abbastanza chiaro, che negli anni ha continuato a riproporsi.
Socrates, indimenticato pilastro del Brasile di Telè Santana, ha espresso un'opinione interessante. Facendo un'analisi storica delle caratteristiche dei giocatori brasiliani trova come fattore dominante tecnica e palleggio, al contrario di altre nazionali che hanno più carattere e temperamento. Perdendo l'assoluta superiorità tecnica col passare dei decenni si sono dati a un calcio più fisico, che però risulta contrario alla loro indole naturale e quindi risulta forzato.
Un centrocampo così composto crea inevitabilmente dei problemi nello sviluppo del gioco (testimoniati anche in Brasile-Venezuela), che nelle idee degli allenatori venivano compensati da attaccanti e rifinitori.
I vari Ronaldo, Rivaldo, Ronaldinho, Adriano, Kakà, Neymar, Pato, Ganso e Robinho sono stati eletti come la vera anima del Brasile.
Tutto ciò ha portato certamente dei risultati, ma anche dei fallimenti clamorosi (Mondiali 2006 e 2010). Soprattutto si vede spesso una nazionale con una forte tradizione di gioco saltare il centrocampo anche con lanci lunghi per innescare quanto prima i funamboli offensivi.

Una mediana più qualitativa porta a un gioco più fluido, continuo e meno dipendente dalla vena delle punte. E il Brasile ha un centrocampista perfetto per questo, nato proprio negli anni d'oro della selecao di Socrates, Falcao, Cerezo e Zico.
Thiago Motta unisce il fisico di un mediano alla capacità tecnica del regista, con in aggiunta la formazione tattica che solo la cantera del Barcellona sa dare. Ma dopo le convocazioni con le nazionali Under ha dovuto aspettare a 28 anni la chiamata dell'Italia per vestire una maglia diversa da quella di un club.
Non è ovviamente l'unico (Juninho Pernambucano e Hernanes sono altri esempi), ma è di sicuro il più completo e il più utile che il Brasile avrebbe potuto schierare in quel ruolo.

Perchè sono state date possibilità a mediani di ogni genere e provenienza e non a uno dei pochi centrocampisti di qualità vera disponibili?


P.S.
Nel caso ve lo steste chiedendo si, Thiago Motta è una piccola fissazione degli autori di questo blog.

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