Reis 24’, 47’, 59’; Afellay 39’; Toivonen 49’; Lens 55’, 87’; Dzsudzsák 62’, 77’ (rig.); Engelaar 69’
Titolo ovviamente ironico per una delle più sonore scoppole che io ricordi a livello europeo, specie se pensiamo che si confrontavano rispettivamente la seconda e la terza squadra più titolate d'Olanda.
Paradossalmente, c'è stata una partita.
Il Psv ci ha messo una ventina di minuti a prendere in mano il gioco, e il primo tempo si è chiuso sul 2-0 malgrado l'inferiorità numerica del Feyenoord (seconda ammonizione per Leerdam al 34esimo).
La squadra di Rotterdam tuttavia si è completamente sgretolata nei primi minuti del secondo tempo col letale uno-due firmato Lens e Toivonen, e da quel momento in campo si è visto solo bianco-rosso. Una superiorità fisica, tattica (pressing devastante) e tecnica senza alcuno scampo. La squadra di Eindhoven sfondava a piacimento sia sulle fasce che centralmente sulla profondità, guidata dai suoi giocatori offensivi (Toivonen, Lens, Afellay, Dzsudzsak e Reis non a caso andati tutti a segno) capaci di svariare su tutto il fronte d'attacco e di trovare la porta con facilità irrisoria. Il gol del 5-0 (il più bello del match) ne fornisce ampia dimostrazione, transizione da manuale da un'area all'altra con movimenti e passaggi semplicemente letali. In una prestazione collettiva di altissimo livello, con un Engelaar monumentale, è da segnalare Jonathan Reis. Questo brasiliano classe '89 è da anni nell'orbita del Psv, ma la sua crescita è stata frenata da una positività all'antidoping a Gennaio, che lo ha fatto finire senza contratto. A Luglio la squadra lo ha riaccolto tra le sue fila, e sembra puntarci forte.
Il Feyenoord? Semplicemente abominevole. Disunito, fragilissimo, incapace di reagire, senza una guida nè in campo nè in panchina, tecnicamente inidoneo a mettere in fila due passaggi...si salva solo il talentino classe '90 Georgino Wijnaldum, l'unico a lottare (contro i mulini a vento, ma almeno...), muoversi ovunque, proporsi, provare qualcosa. Purtroppo totalmente da solo. Quando troverà la giusta collocazione tattica e crescerà nel fisico ne sentiremo parlare.