Un'investitura pesante, un riconoscimento inaspettato quanto meritato quello espresso da José Mourinho nei confronti di Xavi Hernandez, vicecapitano del Barcellona campione di Spagna e d'Europa, leader della Spagna, miglior centrocampista dell'ultima Champions League e miglior giocatore dell'Europeo 2008.
Regista fantastico in grado di dare ritmo, tempi e qualità alla manovra come nessun altro, dotato di una visione di gioco unica al mondo e di qualità tecniche ben sopra la media. Ha raccolto l'eredità di Pep Guardiola anni fa ed ora è lui grazie ad un senso tattico e ad un capacità di leggere il gioco fuori dal comune a svolgere il ruolo di allenatore in campo, di metronomo e faro della squadra. Che si tratti del Barcellona o della Spagna, ogni azione passa dai suoi piedi ed ogni pallone che gioca non è mai banale è soprattutto non è mai fuori misura.
Lanci a tagliare il campo, suggerimenti in verticale, scambi nello stretto, dribbling e punizioni: il suo repertorio è infinito eppure è uno dei giocatori più sottovalutati a livello globale, oscurato dalle serpentine di Messi, dalla classe di Iniesta, dai gol di Eto'o prima e dalle giocate spettacolari di Ibrahimovic ora. Come affermato da Mourinho a contraddistinguere Xavi è soprattutto l'impressionante continuità nelle sue prestazioni, sia per numero di minuti giocati sia per la qualità messa in campo ogni singola partita dei Blaugrana e delle Furie Rosse.
Probabilmente il regista di Terrassa paga il fatto di non gonfiare la rete da trenta metri come Gerrard o di non segnare venti gol in una stagione come Lampard, oppure di faticare a tenere palla per almeno cinque secondi prima di cederla ad un compagno e, soprattutto, di non essere abbastanza personaggio, di non amare le prime pagine, la cronaca rosa e più in generale la vita mondana.
Insomma, Xavi non fa vendere giornali, non fa vendere scarpe, fa vendere poche magliette, eppure non è un reato credere fermamente, al pari di Josè Mourinho, che sia superiore a qualsiasi altro centrocampista al Mondo e che, in questo momento, sia l'unico giocatore in grado di cambiare completamente il volto e il gioco di una squadra.
Nessun commento:
Posta un commento