Miglior Giocatore - Luis Suarez
Per la serie chi l'avrebbe mai detto...il miglior giocatore della miglior squadra, incidentalmente pure vincitrice. Abbiamo già tessuto le sue lodi in lungo e in largo, aggiungo solo qualche postilla sulla sua crescita.
Rispetto a questi tempi http://aguantefutbol.blogspot.com/2009/11/luis-alberto-suarez.html il giocatore si è molto sviluppato, e la seleccion celeste ha giocato un ruolo fondamentale. Nell'Ajax ha imparato prima a fare il punto di riferimento offensivo chiudendo la stagione 2009/2010 con 49 gol. Segue il Mondiale 2010, dove ha fatto un salto di qualità importante dal punto di vista della personalità, con gol e giocate belle e importanti quando contava, per poi raffinarsi nel semestre successivo come punta esterna prima di passare al Liverpool dove fa di fatto la seconda punta con compiti di rifinitura.
Fisicamente è diventato più forte, è migliorato nella corsa e nella resistenza, ha imparato a smarcarsi benissimo senza palla e tecnicamente prende sempre più fiducia nei suoi mezzi celestiali.
Migliorato sotto ogni aspetto nel giro di due anni. Dove arriverà?
Capocannoniere - Josè Paolo Guerrero
Il nome a sorpresa, dalla sorprendente terza classificata.
Davanti ai vari Pato, Messi, Tevez, Neymar, Higuain, Forlan, Suarez, da simbolo e trascinatore del Perù, Josè Paolo Guerrero con 5 gol (e una tripletta nell'ultima partita col Venezuela) è diventato il miglior marcatore della Copa.
Un traguardo personale importante per una punta che ha sempre dimostrato tanto talento quanta fragilità fisica. Nelle giovanili del Bayern (dove arriva sulla scia di Claudio Pizarro) segna a raffica, ma trova poi poco spazio in prima squadra. Va quindi all'Amburgo dove negli anni è tormentato da continui problemi fisici che lo limitano moltissimo.
Nella Copa la salute lo ha assistito per un mese, e si è visto un attaccante completo e maturo. A 27 anni sa reggere da solo il reparto offensivo, ha forza fisica, tecnica e intelligenza per difendere palla, tenerla e giocarla, producendo assist, gioco e soprattutto gol. Di pregevolissima fattura in particolare il secondo gol personale contro il Venezuela, dove ha saltato un disorientatissimo Vizcarrondo con una finta di rara fattura.
Attendiamo conferme, sarebbe una bella scoperta per il calcio.
Per la serie chi l'avrebbe mai detto...il miglior giocatore della miglior squadra, incidentalmente pure vincitrice. Abbiamo già tessuto le sue lodi in lungo e in largo, aggiungo solo qualche postilla sulla sua crescita.
Rispetto a questi tempi http://aguantefutbol.blogspot.com/2009/11/luis-alberto-suarez.html il giocatore si è molto sviluppato, e la seleccion celeste ha giocato un ruolo fondamentale. Nell'Ajax ha imparato prima a fare il punto di riferimento offensivo chiudendo la stagione 2009/2010 con 49 gol. Segue il Mondiale 2010, dove ha fatto un salto di qualità importante dal punto di vista della personalità, con gol e giocate belle e importanti quando contava, per poi raffinarsi nel semestre successivo come punta esterna prima di passare al Liverpool dove fa di fatto la seconda punta con compiti di rifinitura.
Fisicamente è diventato più forte, è migliorato nella corsa e nella resistenza, ha imparato a smarcarsi benissimo senza palla e tecnicamente prende sempre più fiducia nei suoi mezzi celestiali.
Migliorato sotto ogni aspetto nel giro di due anni. Dove arriverà?
Capocannoniere - Josè Paolo Guerrero
Il nome a sorpresa, dalla sorprendente terza classificata.
Davanti ai vari Pato, Messi, Tevez, Neymar, Higuain, Forlan, Suarez, da simbolo e trascinatore del Perù, Josè Paolo Guerrero con 5 gol (e una tripletta nell'ultima partita col Venezuela) è diventato il miglior marcatore della Copa.
Un traguardo personale importante per una punta che ha sempre dimostrato tanto talento quanta fragilità fisica. Nelle giovanili del Bayern (dove arriva sulla scia di Claudio Pizarro) segna a raffica, ma trova poi poco spazio in prima squadra. Va quindi all'Amburgo dove negli anni è tormentato da continui problemi fisici che lo limitano moltissimo.
Nella Copa la salute lo ha assistito per un mese, e si è visto un attaccante completo e maturo. A 27 anni sa reggere da solo il reparto offensivo, ha forza fisica, tecnica e intelligenza per difendere palla, tenerla e giocarla, producendo assist, gioco e soprattutto gol. Di pregevolissima fattura in particolare il secondo gol personale contro il Venezuela, dove ha saltato un disorientatissimo Vizcarrondo con una finta di rara fattura.
Attendiamo conferme, sarebbe una bella scoperta per il calcio.
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