Che l'Atletico di Simeone sia una grande squadra ormai non ci sono più dubbi. Ha vissuto una stagione forse irrripetibile portando tutti i suoi componenti a vette di rendimento difficili da mantenere soprattutto per applicazione fisica e mentale, ma resta un club con cui ci sarà da fare ancora i conti.
E se il presente dell'Atletico è certamente di livello, il futuro promette ancora meglio.
La rosa del colchoneros campioni di Spagna infatti, ricordiamo per l'ennesima volta, è composta quasi interamente da giocatori "minori" a livello di nome, rivalutati da allenatore, contesto e motivazioni. L'unico appunto che si può muovere riguarda l'età media, specialmente dei titolari.
I grandi architetti che stanno dietro a questa squadra però lo sanno meglio di noi e hanno già un'idea su come rinnovare la rosa. L'Atletico sta infatti producendo, acquistando e sviluppando diversi giovani interessanti che auspicabilmente saranno i protagonisti del prossimo ciclo.
Qualche nome?
In difesa Javier Manquillo (classe 1994) è l'erede designato di Juanfran (1985). Ha già dimostrato solidità e personalità, può diventare una scelta affidabile per quanto sia difficile trovare spazio nel ruolo.
Josè Gimenez (1995) viene invece dal Danubio, ha trovato pochissimo spazio in stagione, ma è stato convocato per i Mondiali dal suo Uruguay, e sta giocando forse non per caso in coppia con Godin (1986). A sensazione ne sentiremo parlare a breve, o insieme al suo compatriota o con Miranda (1984).
A centrocampo la scelta si fa più ampia, sia perchè l'Atletico ha mandato diversi giovani in prestito (ben 6 centrocampisti) sia perchè i casi Gabi e Raul Garcia insegnano che certi giocatori si possono recuperare anche più avanti negli anni.
Saul Ñíguez (1994) si inserisce nella tradizione dei vari Gabi (1983) e Mario Suarez (1987). Centrocampista posizionale, capace di agire da vertice basso, ma con idee da regista e piedi educati. Elemento di spicco anche delle nazionali giovanili, che fanno esperienza.
Saul Ñíguez (1994) si inserisce nella tradizione dei vari Gabi (1983) e Mario Suarez (1987). Centrocampista posizionale, capace di agire da vertice basso, ma con idee da regista e piedi educati. Elemento di spicco anche delle nazionali giovanili, che fanno esperienza.
Oliver Torres (1994) è un talento di un altro livello, tanto da entrare nella considerazione di Simeone già nella passata stagione e presenza fissa nelle varie Under spagnole. Ottimo rappresentante della moderna linea di interni spagnoli, tutti tecnica e visione di gioco, ci aggiunge una interessantissima abnegazione tattica. Sarebbe come idea l'erede di Koke (1992), giocheranno insieme.
Thomas Partey (1993) viene da una stagione da titolare in Segunda Division col Mallorca, è un centrocampista difensivo di fisico, ma capace di trovare anche 5 gol.
In attacco Simeone sarà chiamato a un altro grande lavoro, dopo l'invenzione Diego Costa. Oltre al brasiliano è partito infatti anche David Villa, che malgrado il rendimento resta un punto di riferimento per nome e personalità.
Come seconda punta o esterno, la scommessa si chiama Angel Correa (1995). Viene dal San Lorenzo ed è il nuovo talento del futbol argentino. Giovane, ma con alte aspettative.
Al posto di Costa invece l'idea era di puntare su Leo Baptistão (1992) già da quest'anno, ma problemi fisici e difficoltà di adattamento hanno frenato il progetto. Attaccante particolare, dal talento poliedrico, è chiamato a crescere molto visti gli standard degli attaccanti rojiblancos degli ultimi anni.
Il nome dal vivaio è invece Borja Gonzalez Baston (1992) prima punta di fisico (191 cm) stella dell'Under 17. Negli ultimi tre anni è stato in Segunda Division, tornando sempre a fare il ritiro. Magari stavolta si ferma.
Il caso portiere va trattato a parte, vista la condizione di perenne prestito in cui versa Thibaut Courtois (1993). L'Atletico negli ultimi anni in quanto a portieri è stato una garanzia avendo sviluppato prima De Gea e poi il belga. Potrebbe tornare Sergio Asenjo (1989), che doveva essere De Gea prima che esplodesse De Gea, ha girato in prestito ed è ancora giovane nel ruolo.
Tutti questi ragazzi andranno inseriti in un contesto in cui i leader tecnici sono esperti, ma tutt'altro che al tramonto.
Juanfran, Godin, Miranda, Filipe Luis, Raul Meireles, Gabi, Arda Turan sono tutti nati tra il 1983 e il 1987, Koke è del 1992, e altri elementi come il nuovo acquisto Siqueira (1986), Alderweireld (1989), Mario Suarez (1987) e Adrian (1988) completano un'ossatura ancora con qualche anno davanti.
I giovani, sapientemente gestiti, porteranno nuova linfa e facendo qualche conto dovrebbero essere pronti alla successione con ottimo tempismo.
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