9 gen 2014

Una Spagna di fantasia

La Spagna è la grande dominatrice del calcio internazionale. Dal 2008 ha deciso di imporre la sua tirannia su Europeo e Mondiale, raccogliendo un mare di vittorie accompagnate da sconfitte minori. Una formazione fortissima, probabilmente leggendaria visto quanto i singoli hanno vinto anche coi club, che però ha un suo lato oscuro rappresentato da tutti quei talenti lasciati a casa. Un sacco di buoni, ottimi giocatori che in altri tempi sarebbero state colonne della Roja e oggi devono accontentarsi delle briciole, se non meno, a causa di scelte cristallizzate, pur con ottime motivazioni.
Abbiamo voluto provare a schierare un 11 titolare accompagnato da 11 riserve, considerando solo giocatori o ignorati dalla nazionale o in ogni caso ai suoi margini, le cosiddette riserve di lusso, i classici riempitivi delle liste di convocati o i giocatori selezionati per un particolare momento di forma, ovviamente con un occhio alla data di nascita.
I titolari, schierati rigorosamente col 4-3-3:

In porta De Gea, un classe '90 con un'esperienza già abbondante, contando quasi 200 presenze coi club e 75 con le varie nazionali Under (con titoli in Under17 e Under21). Ha i suoi limiti, ma può garantire un futuro.
La difesa vede a destra Juanfran, positivo e continuo nell'Atletico di Simeone, partecipante a Euro2012 pur senza mai giocare, a sinistra il terzino/esterno rivelazione del Valencia, Juan Bernat, classe '93 e giocatore dell'Under21. La coppia centrale è tutta di marca basca, con Mikel San Josè dell'Athletic e Iñigo Martinez della Real Sociedad, il più giovane dei due, ma anche quello con più esperienza nella Spagna con titolo Under21 ed esordio in nazionale maggiore. Giovani, fisici e capaci di giocare il pallone.
Il centrocampo, come sempre, è un po' il fiore all'occhiello della squadra. Javi Martinez è stato un pilastro dell'Athletic prima di diventarlo del Bayern tripletista, ha vinto in Under19, Under21 e nazionale maggiore, pur raccogliendo solo 14 presenze in 4 anni. Jorge Resurrecion "Koke", classe '92,  è la miglior sorpresa della Liga, uno dei fattori dell'Atletico con 4 gol e 10 assist, anche lui campione Under21 e con 63 presenze in tutte le varie rappresentative. Ander Herrera è uno dei centrocampisti di genio con più talento e meno visibilità di tutto il campionato, anche lui con titolo Under21 in bacheca.
In attacco Juan Manuel Mata non ha bisogno di presentazioni: palmares ricchissimo con club, nazionali giovanili e maggiore, ma mai un posto fisso per lui. Iker Muniain ha esordito in Liga ad appena 16 anni, da 5 stagioni è un pilastro del suo Athletic malgrado la data di nascita dica 1992. Talento a non finire cresciuto moltissimo con la mano di Bielsa, arriva a contare 57 presenze e 2 titoli nelle varie Under, tra cui spiccano le 27 in Under21. Alvaro Negredo è la prima punta che serve a completare il reparto, un giocatore che con Pellegrini sembra arrivato a una totale maturazione (18 gol in stagione). 21 presenze e 10 gol con la Spagna, oltre 100 nella Liga.

Le riserve, stesso modulo:

Pepe Reina è da anni il terzo portiere della Spagna, ha un lungo curriculum di titolarità nei club e una personalità che lo rendono riserva affidabile.
In difesa, per Andoni Iraola la presenza è un premio alla carriera. Cursore di fascia infaticabile con anche buon piede, lo ha sempre penalizzato la scelta di vita chiamata Athletic Bilbao, ma al cuore non si comanda. Nacho Monreal a sinistra è un giocatore che all'Arsenal sta mettendo insieme minuti e ha già presenze con la Spagna. Victor Ruiz era considerato un grande talento (tanto da arrivare a Napoli), ha vinto in Under21, ha avuto delle difficoltà, ma si sta rilanciando a Valencia. Iturraspe è un mediano con capacità di rottura e di impostazione, una creatura intuita e plasmata da Bielsa, che noi presentiamo come centrale in ossequio alle abitudine ispanicoguardioliste.
Il centrocampo si presenta con ottime doti di palleggio e dei nomi ancora di prima fascia. Asier Illaramendi è considerato il regista del futuro da molti, tra cui i dirigenti del Real Madrid che hanno versato oltre 30 milioni per averlo. 30 presenze nelle Under, il solito Europeo Under21, stagioni importanti alla Real Sociedad. Il suo compagno Francisco Roman Alarcon "Isco" ha incantato col Malaga di Pellegrini, qualcuno a Madrid spera sia il prossimo Iniesta. 66 presenze in rosso, un titolo vinto che non nominerò più. Mikel Arteta è da sempre un sottovalutato e ha giocato solo 15 partite nella Liga, pur venendo dalla cantera del Barcellona. Solidissimo all'Everton, importante equilibratore e cucitore di gioco all'Arsenal, lavoro poco appariscente, ma preziosissimo. 42 presenze nelle giovanili.
In attacco il Mago Santiago Cazorla è l'elemento di esperienza. Classe '84, duttilità tattica, rifinitura, gol, personalità, caratteristiche che Wenger sta apprezzando tantissimo. 61 presenze con la Spagna, ma parliamo di un protagonista del campionato locale dal 2004/2005. Miguel Perez Cuesta "Michu" è la nostra scommessa. Giocatore esploso un po' a sorpresa nello Swansea, che ha portato a vincere una Coppa di Lega, quando è stato schierato da punta. A completare questa rosa ideale Rodrigo Machado. Classe '91, attaccante esterno nei club o prima punta nella Spagna Under, che ha rappresentato per 36 volte con 24 gol malgrado sia brasiliano di nascita (e cugino di Thiago Alcantara, un altro che avremmo potuto tranquillamente inserire in questa lista).

Escluso dalle scelte Diego Costa, perchè veramente troppo scontato. Facile in ogni caso pensare ad altri nomi a seconda delle esigenze e dei gusti personali.
La Spagna ha un mare di talento da cui attingere, per presente e futuro.

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