La Supercoppa Italiana di Pechino ha sancito l'albore ufficiale della Stagione 2010-2011. Proprio da questo match, che sa tanto di round iniziale, desumiamo e ricaviamo alcune osservazioni che mettiamo in luce in quattro capisaldi. Gian Piero Gasperini ha ampiamente dimostrato che ai sbrigativi numeri, in campo, si sovrappone la Filosofia -partendo dal presupposto che i moduli sono più una trovata mediatica per parlare di calcio superficialmente, in modo raffazzonato, l'organizzazione di gioco è un'altra cosa- soprattutto per uno come lui che ne utilizza e ne preferisce una molta fluente e mutevole, dall'inizio e nello svolgersi della partita.
In fase difensiva c'è ancora da lavorare sulle palle alte tagliate e sui filtranti in verticale -provenienti dalla trequarti, come già era emerso dalle amichevoli pre-season, mettono fuori causa la linea di centrali difensivi e permettono lo stravolgere dell'ordine nella nostra retroguardia; d'altra parte con l'assetto del P.T. la scelta di un pressing non imminente e a tutto campo pareva azzeccata, con il solo Eto'o sopra la linea della palla -in fase di possesso avversaria.
Tutti i giocatori hanno un compito essenziale nella fase di costruzione, visto che il gioco palla a terra è la base, si sottintende dunque quanto sia importante l'inserimento in formazione di ragazzi con buona tecnica, con capacità di passaggio corto senza affanno, anche se i veri e propri funzionari della manovra sono i due centrocampisti centrali -uno più basso come posizione, l'altro più avanzato- e uno dei due rifinitori davanti -che possono avere incarichi e funzioni differenti tra di loro, oltre che posizioni di gioco, e sopratutto non devon per forza essere ali o attaccanti esterni, si evince quindi che non sussiste "un problema Sneijder", che potrà agire perfettamente-.
Il raggio d'azione del singolo è molto ampio e paradossalmente deve essere ordinato oltre che adempiente alla causa, a tutti i giocatori si richiede un flusso di movimento considerevole -fatta eccezione dell'attaccante centrale, e del copritore centrale di difesa, che raramente si allontaneranno dalla loro posizione iniziale- questo implica che tutti contribuiranno alle due fasi sostenendo la trama sia difensiva che offensiva; inutile dire che si richiede molta corsa e un dispendio notevole.
A prescindere da giudizi e modi di vedere positivi o negativi che siano, sarebbe riduttivo e sconsiderato bollare già il valore assoluto della tattica e quindi dell'allenatore in questione; una cosa appare chiara, prima verrà portata a termine l'alchimia di squadra, la metodologia, le convinzioni, la dottrina, meglio gradualmente si svilupperà la conoscenza e meglio sarà per tutti [...]
In fase difensiva c'è ancora da lavorare sulle palle alte tagliate e sui filtranti in verticale -provenienti dalla trequarti, come già era emerso dalle amichevoli pre-season, mettono fuori causa la linea di centrali difensivi e permettono lo stravolgere dell'ordine nella nostra retroguardia; d'altra parte con l'assetto del P.T. la scelta di un pressing non imminente e a tutto campo pareva azzeccata, con il solo Eto'o sopra la linea della palla -in fase di possesso avversaria.
Tutti i giocatori hanno un compito essenziale nella fase di costruzione, visto che il gioco palla a terra è la base, si sottintende dunque quanto sia importante l'inserimento in formazione di ragazzi con buona tecnica, con capacità di passaggio corto senza affanno, anche se i veri e propri funzionari della manovra sono i due centrocampisti centrali -uno più basso come posizione, l'altro più avanzato- e uno dei due rifinitori davanti -che possono avere incarichi e funzioni differenti tra di loro, oltre che posizioni di gioco, e sopratutto non devon per forza essere ali o attaccanti esterni, si evince quindi che non sussiste "un problema Sneijder", che potrà agire perfettamente-.
Il raggio d'azione del singolo è molto ampio e paradossalmente deve essere ordinato oltre che adempiente alla causa, a tutti i giocatori si richiede un flusso di movimento considerevole -fatta eccezione dell'attaccante centrale, e del copritore centrale di difesa, che raramente si allontaneranno dalla loro posizione iniziale- questo implica che tutti contribuiranno alle due fasi sostenendo la trama sia difensiva che offensiva; inutile dire che si richiede molta corsa e un dispendio notevole.
A prescindere da giudizi e modi di vedere positivi o negativi che siano, sarebbe riduttivo e sconsiderato bollare già il valore assoluto della tattica e quindi dell'allenatore in questione; una cosa appare chiara, prima verrà portata a termine l'alchimia di squadra, la metodologia, le convinzioni, la dottrina, meglio gradualmente si svilupperà la conoscenza e meglio sarà per tutti [...]
Quella difficoltà dei difensori nella lettura dei filtranti in verticale era già emersa nella scorsa stagione e a questo punto penso proprio che dipenda dai singoli. Ranocchia ad esempio da questo punto di vista non è impeccabile ma può migliorare, Chivu è un autentico disastro nella lettura di questo tipo di situazioni.
RispondiEliminaCurioso il fatto che soltanto 3 stagioni fa invocavamo centrocampisti dal piede docile, stufi dei giocatori dotati di agonismo che affollavano il nostro reparto, ed oggi si chiede l'esatto contrario.
Io sono per una soluzione sempre equilibrata, ma se dovessi scegliere fra tecnica e corsa scelgo sempre la prima, di netto. I deficit di corsa a centrocampo sono deficit che possono assolutamente essere mascherati, ad esempio scegliendo una densità di uomini molto vasta come ha fatto Gasperini nel primo tempo. E, sempre in questo senso, non vedo neppure male Sneijder come interno di centrocampo anzichè nel tridente d'attacco...inconsapevolmente è una mossa che ci potrebbe dare più copertura, se davanti giocano gente come Alvarez, Castaignos o altri che si sanno sacrificare, proprio per creare quel sovraffollamento necessario a non far giocare gli avversari, cosa assolutamente inesistente la stagione scorsa.
Chivu è l'anello debole ed è risaputo, ma comunque a lui già vengono ampiamente stigmatizzate le sue di colpe, e affibbiate altre all'infinito, che sono praticamente impossibili da espiare e da scontare -il classico bollo del tifoso Interista medio.
RispondiEliminaRanocchia come hai ben detto, è alterno, ha ancora potenziale da raggiungere -è '88, e sul fatto che sia il più forte difensore centrale Italiano non ho dubbi, lo aveva già ben dimostrato nelle due stagioni ad Arezzo in prima squadra. Problema dei singoli dici ?
Io credo che la Tattica riesca a supplire e a fronteggiare anche questo, perciò nell'articolo parlavo di alchimia e di situazioni di gioco da conoscere, il goal preso col Mezzocorona e il primo del Milan hanno un fattore comune importante.
Sneijder io lo vedo bene ovunque purché con la maglia dell'Inter, quando sento di un equivoco sul ruolo di Sneijder mi metto a ridere, si è fatta fin troppo demagogia insipida, deliri a mio parere.
Sul resto siamo d'accordissimo, ti quoto.
Tecnica > Fisico, di netto anch'io.
Sicuramente si, la tattica può rendere meno "dolorose" alcune carenze individuali. Alla lunga però tali carenze si ripresentano sempre. La speranza, dal punto di vista prettamente difensivo e della situazione di gioco di cui parlavamo, è di non vedere questi errori con la continuità imbarazzante con cui venivano esibiti la scorsa stagione.
RispondiEliminaD'accordissimo anche su Sneijder, basti vedere il flusso di gioco della squadra per capire che, a prescindere da qualsiasi modulo, il gioco passa sempre da lui, perchè è l'unico con una certa qualità e personalità ed i compagni lo sanno. Lo potresti pure mettere stopper, sarebbe comunque il regista della squadra.
Esattamente, come Maicon d'altronde, la principale fonte di pericolosità, se la giocano per quantità di palloni giocati in una partita.
RispondiEliminaMa infatti quello del ruolo di Sneijder per me è un falso problema. Non cambia certo qualcosa spostarlo due metri avanti o indietro, conta solo come sono organizzati gli altri 9 attorno a lui.
RispondiEliminaLa tecnica cmq se nn ce l'hai è difficile da trovare, il fisico si trova più o meno sempre.
Le qualità e le doti fisiche la fanno da padrone nelle divisioni Italiane minori, e purtroppo, per incompetenza, è forse la prima cosa ricercata e richiesta anche nei Settori Giovanili e nei Vivai delle grandi.
RispondiEliminaa livello nazionale, si intende.
RispondiEliminaIl "problema" Sneijder mi fa sorridere non poco, come d'altronde il caso Eto'o che stanno cercando di montare in questi giorni. A quanto pare, secondo gente che viene pagata per dire certe boiate, Samuel non è un centravanti e non vuole giocare centravanti. Parliamo dello stesso Eto'o che un anno fa, di questi tempi, disse di voler giocare più vicino alla porta? Dello stesso Eto'o che a Barcellona era il terminale offensivo di una macchina perfetta? Certo, ben altro discorso è dire che Eto'o centravanti nel modulo dell'altro giorno fa fatica, ci mancherebbe. Però se Eto'o viene schierato in quel ruolo e gli si affiancano un paio di giocatori in grado di aprirgli spazi e dialogare nello stretto diventa un killer micidiale.
RispondiEliminaMa due parole sugli sganciamenti offensivi dei difensori (tranne Samuel)? Non ho ben capito quale sia l'utilità... crea scompiglio alle marcature avversarie, ma a mio parere ne crea non poco anche a noi, perchè si è costretti a scalare un paio di posizioni, correndo il rischio di commettere qualche errore di posizionamento che ci potrebbe costare molto caro. Ranocchia ad esempio lo fa più volte ogni partita, quindi presumo sia un ordine tattico di Gasperini.
Ranocchia penso che lo faccia anche perchè lo aveva già imparato a Genova. Il problema vero è che sono difensori puri, nn gente come Maicon, e si vede nettamente che proiettati in avanti nn sanno che fare (vedere cross di faraoni in Supercoppa).
RispondiEliminaEcco, forse ci manderei solo Samuel visti certi precedenti (INter-Siena e Lazio-Inter) :D
Esatto. :D
RispondiEliminaE' proprio quello che intendevo, allora se hai bisogno degli inserimenti da dietro tanto vale giocare a 4 e sfruttare come si deve i due terzini.
ma Gasperini anche a Genoa attaccava coi "terzini" (intesi i vari Criscito e Papastathopoulos esterni di centrocampi) e coi terzini della difesa a tre (mi ricordo spesso Biava e Bocchetti salire)
RispondiEliminaAllora Lucio farà salti di gioia quando rientra :D :D
RispondiEliminaIl modello Barcelona che lascia praticamente i due soli centrali difensivi e sfrutta al massimo in fase di possesso i due fluidificanti -sopratutto a destra, con Alves che spesso puoi trovare sulla linea degli attaccanti-.
RispondiEliminaPersonalmente, Gianni, trovo sbagliate anche io queste istruzioni ai due difensori (Dx e Sx, esatto Samuel aveva la posizione del centrale e lui non si sgancia), Ranocchia sopratutto ogni volta si propone sia senza che con la palla, Chivu invece preferisce più il lancio quando supera la metà campo, che l'affondare.
E' una delle costanti di Gasperini, a Genova l'apice l'ha raggiunto con Criscito, che è stato praticamente il migliore -per il profilo del giocatore che è- nella resa e nel risultato. Infatti una delle prime cose che mi è balzata quando è arrivato, sono state le possibile partenze di Lucio, che potrebbe entrare perfettamente negli schemi.
So che tu pensi che l'errore stia alla base, a prescindere, e anche a me la cosa non convince affatto, attaccare con i difensori infatti è una delle pochissime cose che finora mi puzzano. Mourinho fece il Treble e portò l'Inter sulla vetta in Europa, difendendo gli attaccanti.
Mi avete anticipato sia a livello di tempo che a livello di contenuti, vuol dire che sono stato lento a redigere, colpa del trittico Sky-Forum-Facebook, l'ultimo commento letto è quello di 00.30, leggete il mio quindi con quell'occhio e consci di ciò. :D
RispondiElimina(Fra l'altro, mi ha dato pure un errore, e ho dovuto riscrivere, porco demonio)
Non vorrei passare per catenacciaro, ma secondo me il calcio è anche tanta semplicità. Prendi il gioco dello United che Pile ha descritto alla perfezione nel post di qualche giorno fa... è essenzialità, è geometria di base.
RispondiEliminaSono convintissimo che avere uno/due terzini che hanno tempi e qualità per spingere sia fondamentale nel calcio di oggi, dove la supremazia sulle fasce è decisiva. Quindi il mio dubbio non è tanto legato all'utilizzare i difensori per attaccare, quanto all'idea di spingere con un centrale difensivo (o come vogliamo chiamarlo, per intenderci, il Ranocchia di turno) scatenando di conseguenza una serie di aggiustamenti necessari per non perdere equilibrio, ovvero l'abbassamento di un centrocampista centrale e l'accentramento dell'esterno di centrocampo. Sarò una testa dura, ma penso sia offensivamente molto più efficace un Maicon o uno Stankovic, che un Ranocchia che arriva dalle retrovie. Certo, lui può sfruttare l'effetto sorpresa, ma come ha detto giustamente Giulio è evidente come sia un pesce fuor d'acqua in certe zone del campo.
Vi comunico comunque che la Gazzetta dello Sport -e i suoi redattori-, non contenti di aver concepito e campato "sull'equivoco tattico di Sneijder", domani aprirà le danze a caratteri cubitali con quello su Eto'o.
RispondiEliminaParlare di quello che dicono i giornali e Sky ormai ha varcato da tempo le soglie dell'inutilità.
RispondiEliminaOltre a nn sapere minimamente quello che scrivono/dicono spacciano tutto per ufficiale, nn hanno mai fonti vere e si parlano pure addosso, facendo scoop e smentendoli magari il giorno stesso.
Siamo messi veramente male, nn credere che sia un caso se abbiamo aperto sto blog
difendendo CON* gli attaccanti
RispondiElimina