28 mag 2013

Intervista a Pietro Nicolodi


Dopo l'intervista a Stefano Borghi, Aguante Futbol ha avuto l'onore di parlare con il giornalista di Sky Sport Pietro Nicolodi, telecronista da anni della Bundesliga e soprattutto grande appassionato di calcio tedesco.


Iniziamo dalla finale di Champions League. Cosa ha rappresentato per te da un punto di vista professionale, visto che hai sempre seguito un campionato considerato di nicchia che invece negli ultimi mesi, complice l'acquisizione dei diritti da parte di Sky e il percorso in Champions di Borussia Dortmund e Bayern Monaco, è letteralmente esploso?
Vi dico solo che al fischio finale della partita tra Real Madrid e Borussia Dortmund avrei potuto anche competere in una gara di livello di salto in alto da fermo. Gioia incontenibile e sentimento di rivalsa verso tutti quelli che considerano il calcio tedesco di serie B. Per il resto vedere una finale dal vivo, soprattutto in un contesto come quello di Wembley, è sempre una bella soddisfazione, considerando da dove sono partito.

Da tifoso del calcio tedesco invece cosa hai provato? Sei felice che abbia vinto un Bayern obiettivamente stratosferico, che veniva dal dramma sportivo dello scorso anno, oppure avresti preferito che si coronasse il sogno di un BVB costruito mattone su mattone dal nulla o quasi?
Da tifoso del Bayern posso dire di essere molto soddisfatto, ma allo stesso tempo ho provato grande simpatia e ammirazione per il BVB. È la squadra che ho visto crescere negli anni delle telecronache di Bundesliga, ha toccato livelli calcistici celestiali e ha un pubblico assolutamente fantastico. Tutto sommato, però, il Bayern meritava il risarcimento per la beffa dell’anno scorso e anche per come ha giocato in questa stagione sia in Champions che in Bundesliga.

Capitolo Guardiola. Pep sicuramente porta dei pro a livello mediatico e rappresenta una novità assoluta, ma ci sono due grandi questioni da affrontare. Molti parlano di rivoluzione a livello tattico, ma tutto è iniziato dalla "dittatura" di Van Gaal ed è stato splendidamente rifinito da Heynckes. Non c'è il rischio che i grandi risultati di questo Bayern, che ha già stravinto tutto, o quasi, possano portare a delle forzature? Fare di più a livello sportivo è pressoché impossibile, a Pep quindi non resterebbe che farlo diversamente.
Sono totalmente d’accordo sul fatto che il primo artefice dei trionfi sia quel pazzo geniale di Van Gaal. Heynckes ha rifinito il suo lavoro, limando le follie tattiche dell’olandese, come ad esempio la difesa a 60 metri dalla porta. Guardiola è una persona intelligente, non penso che stravolgerà tutto e credo riuscirà a trovare il giusto compromesso tra il gioco del suo Barça e quello del Bayern di Heynckes. Poi che ci riesca subito è un altro paio di maniche.

Poi c'è il discorso legato al calciomercato, secondo te con l'avvento di Guardiola si corre il rischio che la Bundes diventi un campionato ancora più Bayern-centrico di quanto non lo sia storicamente?
Speriamo di no, ma il rischio purtroppo è abbastanza forte.

Come è stato visto in Germania il trasferimento di Mario Götze al Bayern, considerando le tempistiche e la rivalità tra i due club? Secondo te come si sarebbe affrontata la vicenda se fosse successo tra due squadre italiane che si stavano per sfidare in finale? Ci piacerebbe inoltre avere una tua opinione sul ruolo che Götze potrebbe ricoprire al Bayern e su come gli potranno fare spazio in squadra, vista la concorrenza. Ad esempio c'è già chi parla di finto 9 alla Messi.
Ero in Germania quando è arrivata la notizia. A Monaco si parlava solo del caso Hoeness e la Bild è riuscita a spostare l’obiettivo. Il fatto che si giocassero le semfinali di Champions sembrava un dettaglio. Tutto molto strano, quindi non voglio neanche pensare al “macello mediatico” che si sarebbe sollevato in Italia.
Sul ruolo non ho la più pallida idea e se fossi io l’allenatore del Bayern non sarei così sicuro di farlo giocare titolare fisso. Sarà a causa della mia passione per Toni Kroos.

La partenza di Götze e quella molto probabile di Lewandowski creano un buco enorme nella rosa di Klopp. Secondo te da quali giocatori potrebbe ripartire il Borussia Dortmund? Punteranno su qualche giocatore già conosciuto della Bundesliga, come Schürrle o Herrmann, oppure rivolgeranno ancora la loro attenzione a campionati meno conosciuti come successo ad esempio con Kagawa, Kuba o lo stesso Lewandowski?
Attendo con gioia le mosse della premiata ditta Watzke-Zorc. La prima, l’acquisto di Sokratis Papastathopoulos, mi convince relativamente ma, se ripenso a Piszczek quando era a Berlino, posso pensare che Klopp riuscirà a trasformare anche il greco in un grande giocatore.

Il sistema calcio tedesco negli ultimi anni ci ha abituati a una produzione di talenti impressionante, basta pensare ai Götze, Reus, Schürrle, Draxler. Secondo te chi potrebbero essere i prossimi talenti destinati a esplodere? Ad esempio si parla molto di Goretzka del Bochum ed Emre Can del Bayern.
Di Goretzka parlano tutti molto bene, ma non sono ancora riuscito a vederlo all'opera, mentre Emre Can è già molto maturo per la sua età.

L'Hoffenheim è stata una delle più grandi favole del calcio tedesco degli ultimi anni, con un'ascesa incredibile dalle serie minori fino ai vertici della Bundes. Poi un lento declino, culminato col crollo di questa stagione in cui si è giocato la salvezza agli spareggi. Cause del crollo? Che futuro avranno?
Se vendi gente come Demba Ba, Carlos Eduardo, Luiz Gustavo, Vedad Ibisevic e compagnia, è difficile riuscire a mantenere alto il livello. Poi quest’anno è arrivato anche il terribile incidente a Vukcevic che ha creato una situazione non facile da gestire. Mettiamoci una gestione non proprio perfetta e qualche altra scelta sbagliata e il tutto si è complicato maledettamente e se non fosse stato per il suicidio del Fortuna Düsseldorf sarebbe stata retrocessione. Cosa accadrà in futuro? Dipende dal signor Hopp. Se vuole tornare ad investire l’Hoffenheim può sicuramente ritornare competitivo.

Stefan Kießling invece ha vissuto una stagione da protagonista, chiudendo capocannoniere con 25 gol. Alla soglia dei 30 anni è un giocatore maturo? Può avere prospettive più ambiziose del Leverkusen? In Nazionale può essere lui la punta che manca dietro a Klose?
Sicuramente è maturato tanto, ma a Jogi non piace e penso che per il dopo Klose sia meglio puntare su Super Mario Gomez. Ammesso e non concesso che si voglia puntare su un centravanti fisso in Nazionale.

Parlando di Nazionale, secondo te riuscirà Löw a mettere un po’ di ordine nella sua testa con tutto lo straordinario talento offensivo a disposizione?
Quante volte abbiamo sentito dire che un allenatore vorrebbe avere l’imbarazzo della scelta. A volte però è una grandissima stupidaggine. Qui sono veramente troppi e ogni volta che scegli sbagli. In ogni caso io farei giocare Reus sempre e comunque, poi gli altri a seconda della forma.

Gündoğan, che nel BVB ha raccolto splendidamente l’eredità di Nuri Sahin, a differenza del compagno ha optato per la nazionale tedesca. Dopo questa stagione ai massimi livelli Löw deciderà di dargli maggior spazio oppure dovrà ancora accontentarsi di rimanere all’ombra della coppia Schweinsteiger-Khedira?
Credo lo farà giocare di più, ma qualcuno che copre, in una squadra così offensiva, è assolutamente necessario averlo.

Il contratto di Joachim Löw è in scadenza a fine Mondiale. Secondo te tenterà l’avventura in un club? Chi vedresti bene come suo successore sulla panchina della Germania? Magari lo stesso Heynckes?
Sinceramente vedrei bene Jürgen Klopp, mentre Jogi potrebbe andare ad allenare all’estero.

In chiusura, secondo te ci sarà la possibilità di tornare a vedere in Italia i Rummenigge, Matthäus, Völler, oppure sarà molto più probabile assistere a un’inversione di tendenza in un futuro anche piuttosto vicino?
Se fossi un giocatore tedesco ci penserei mille volte ad abbandonare il campionato tedesco per l’Italia. Su Spagna e Inghilterra si può discutere, ma la serie A, di questi tempi, non offre garanzie precise. Al massimo potrebbe fare questo percorso qualche giocatore di secondo livello.



In collaborazione con G.D.C.
Si ringrazia ancora Pietro Nicolodi, persona squisita ed incredibilmente disponibile.

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