1 mag 2013

Ignacio Scocco

«Se viene Nacho, se viene Scocco, atención que probó al arcooo... goool! Gooolazoooo! Golazo de Ignacio Scocco. Tremendo gol en la vuelta y la primera pelota que toca la clavó!»


Si riapre con queste parole la seconda avventura di Ignacio Martín Scocco, per tutti Nacho, al Newell's Old Boys, squadra in cui mosse i primi passi da professionista quasi dieci anni fa. Arrivato in prestito dall'Al-Ain, Nacho ha impiegato pochi minuti a rientrare prepotentemente nei cuori dei tifosi della Lepra, inventandosi dal nulla un gol sensazionale contro il malcapitato San Martín de San Juan. È una rete di una semplicità disarmante, ma è allo stesso tempo il manifesto di un giocatore che fino a un anno fa non viaggiava sotto ai radar, ma ci passava attorno, facendo tappa prima in Messico (Pumas e Toluca), poi in Grecia (AEK Atene) e infine negli Emirati Arabi Uniti.
 
In quell'anticipo sul difensore e in quel destro scaraventato sotto all'incrocio dei pali c'è tutto Ignacio Scocco: scaltrezza, rapidità e potenza. Nacho è con ogni probabilità uno dei pochi attaccanti in circolazione a saper veramente calciare in porta, grazie a un destro forte, preciso e imprevedibile. Il gol segnato al San Martín è solo una delle gemme di questo attaccante classe '85 e negli ultimi dodici mesi diversi portieri argentini hanno dovuto fare i conti con le sue conclusioni dalla distanza. Le doti principali di Scocco, tuttavia, sono la completezza sul piano tecnico, favorita ed esaltata dal fisico snello ed esplosivo, e l'intelligenza tattica, qualità che gli permettono di interpretare ogni ruolo del reparto offensivo senza perdere minimamente la propria efficacia.
 
Con il ritorno a Rosario, Scocco ha saputo trovare una sorprendente continuità in zona gol, adattandosi perfettamente al dinamismo del 433 di Gerardo Martino. Capocannoniere del torneo Inicial assieme a Facundo Ferreyra, altro attaccante con largo seguito nel Vecchio Continente, ha messo a segno 24 reti in 34 partite, contribuendo in modo decisivo alle fortune del Newell's sia in campionato che in Copa Libertadores. Il tridente offensivo del Tata, dove parte come punta centrale scambiando spesso posizione con gli esterni, sembra costruito su misura per esaltare la sua capacità di muoversi con precisione chirurgica negli spazi alle spalle della difesa. I suoi tagli sono difficili da leggere e in possesso di palla diventa imprevedibile grazie a un piede quasi da trequartista, che gli consente di rendersi insidioso anche come assist-man.
 
La relativa leggerezza fisica, ben compensata da elasticità, potenza e coordinazione di livello assoluto, è forse l'unico difetto assieme all'età. Nacho ha infatti 27 anni e non si può più considerare un talento in erba, ma non sarebbe il primo calciatore a esplodere con qualche anno di ritardo e l'aver già raggiunto una certa maturità può invece rappresentare un punto a suo favore in vista del ritorno in Europa. Il giocatore è infatti stato chiaro e in estate, al termine del prestito al Newell's, vuole ritentare l'avventura oltreoceano. A Rosario hanno già messo da parte ogni speranza di poterlo vedere tra le fila della Lepra anche la prossima stagione: su di lui ci sono infatti già diversi club italiani (Torino su tutti) e non (recente l'interesse del Galatasaray).
La sensazione è che Scocco, questa volta, possa avere ben altro impatto sul calcio europeo e che il suo eventuale passaggio a una squadra di medio-basso livello sia soltanto una tappa intermedia prima dell'approdo in un club con ambizioni ben superiori.

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