3 mag 2013

Finalmente il Superclasico


Domenica 5 maggio è la data cerchiata in rosso sul calendario da tutti gli appassionati del calcio argentino. È tempo di Superclasico e come sempre gli spunti da trattare sono molteplici: dalla sfida tra idoli in panchina, Carlos Bianchi e Ramon Diaz, alle assenze dei due grandi vecchi, Riquelme e Trezeguet. A due giorni dallo scontro alla Bombonera gli allenatori scoprono le carte, ben consapevoli che a decidere il risultato saranno prima di ogni altra cosa grinta e sangue freddo.

Ramon Diaz opta per la continuità e conferma il modulo più utilizzato finora, il 4312 che ha saputo finalmente dare stabilità e continuità sia a livello di gioco che di risultati. Emblematiche le dichiarazioni del DT: "Tornare alla Boca con il club che amo è una sensazione speciale. Sappiamo che per vincere dobbiamo giocare bene e per questo non cambieremo la nostra identità". Finora la crescita della Banda, seppur lenta, è stata piuttosto costante sul piano del gioco. Dalla gestione Almeyda c'è stato un sensibile miglioramento sia a livello di personalità che di chiarezza nelle idee da mettere in campo. Adesso il River deve cercare di perfezionare l'efficacia della manovra offensiva e soprattutto deve riuscire a portare a casa partite come quella di domenica scorsa contro il Quilmes, terminata in pareggio nonostante una buona prestazione.

Difesa che convince non si cambia e allora il Pelado conferma Barovero tra i pali e la linea a quattro con Mercado e Vangioni sugli esterni. In mezzo la coppia di giovanissimi Leandro Gonzalez Pirez e Eder Alvarez Balanta: per il primo è l'occasione di rifarsi dopo un Superclasico al Monumental da protagonista in negativo, per il secondo l'opportunità di confermare le sue straordinarie qualità in una partita dove concentrazione e nervi saldi fanno la differenza. Finora il centrale colombiano ha stupito tutti non solo per le due reti messe a segno, ma soprattutto per la solidità difensiva mostrata fin dai primi minuti dell'esordio contro il Racing.
A centrocampo l'assenza di Ariel Rojas può essere pesante, perchè l'asse di sinistra formato dall'ex-Godoy Cruz e dal Piri Vangioni ha spesso sopperito alle lacune dei Millonarios in fase di costruzione della manovra. Al suo posto rientra però Leo Ponzio, il vero leader della squadra in assenza di Trezeguet; assieme a lui agiranno Ledesma e Carlos Sanchez, ancora titolarissimo nonostante un semestre con poche luci e tante ombre.
Davanti Ramon si affida a Manu Lanzini, confermato sulla trequarti alle spalle del duo Iturbe-Funes Mori. Per il centravanti del River si prospetta una domenica molto intensa ed evitare di replicare la prestazione suicida di due anni fa sarebbe un buon punto d'inizio. L'errore clamoroso all'ultimo secondo della sfida con il Quilmes non lo aiuta ad arrivare alla Boca con l'autostima ai massimi livelli, ma sbagliare anche questo derby potrebbe davvero scrivere fine ai rapporti già non particolarmente idilliaci con i tifosi della Banda.

Dall'altra parte il Boca arriva al Superclasico stanco dall'impegno di Copa contro il Corinthians, ma con ben altro morale dopo 10 partite senza vittorie, un terzultimo posto e lo storico 6-1 subito dal San Martin de San Juan in campionato. È proprio la difesa l'anello debole di una squadra già di per sè non irresistibile, ma la sfida contro il Timao ha dimostrato che, per quanto feriti possano essere, gli Xeneizes e il Virrey non perderanno mai l'orgoglio. E quando si gioca contro il River, con la Doce alle spalle, l'orgoglio non può mancare.

Anche in questo caso Bianchi disegna la squadra sulla falsariga di quella schierata in Libertadores, senza tradire lo schema storico degli Xeneizes nonostante l'assenza di Juan Roman Riquelme: Orion; Marin, Caruzzo, Burdisso Jr, Nahuel Zarate; Ledesma, Bravo, Sanchez Mino; Erviti/Paredes; Martinez / Blandi / Acosta / Silva.
Fino a centrocampo l'undici è definito, con il giovanissimo Zarate chiamato nel difficile compito di sostituire l'infortunato Clemente Rodriguez, mentre davanti iniziano i dubbi di Carlos Bianchi. La ventina di minuti giocata contro l'Estudiantes ha rilanciato prepotentemente Paredes, goiellino azul y oro messo da parte con troppa fretta dopo il ritorno a Casa Amarilla di Riquelme, a cui il DT potrebbe decidere di affidare la regia al posto di Erviti.
In attacco i dubbi aumentano maggiormente e la scelta non sarà facile: tenere in panchina un bomber di razza come Blandi non è decisione da prendere a cuor leggero - soprattutto conoscendo la vena realizzativa che Nico aveva nelle sfide contro il River ai tempi delle Inferiores -, ma lo stesso Tanque Silva venderebbe l'anima per gonfiare la vena in occasioni come questa. Difficile rinunciare alla qualità di Juan Manuel Martinez, ma il Boca dovrà anche tenere conto del ritorno in Brasile contro il Corinthians.

La certezza è che entrambe le squadre avranno tutte le motivazioni per vincere domenica e l'impatto visivo e sonoro della Bombonera contribuirà ad amplificarle ulteriormente. D'altronde questo è il Superclasico.

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