30 gen 2012

Martedì con Aguante Futbol

Assieme ai redattori di Aguante Futbol, facciamo il punto sull'attualità attraverso 4 domande.

1)
A cosa serve la squalifica per bestemmie se poi nei fatti non si riesce mai a stabilire se il labiale è netto?

G.B.: Non serve. E' una regola approvata in fretta e furia per non si sa quale motivo e dimenticata con la stessa velocità. Salvo casi particolari in cui può essere comodo riportarla sulle prime pagine dei giornali.
G.D.C.: A nulla. E' il classico esempio di un attacco isterico di bigottismo che poi nei fatti non si ha il coraggio di applicare. Specie coi forti.
Pile: A prescindere dal fatto che possa servire o meno, o possa funzionare o meno per via del labiale, è il sistema italiano (o più nello specifico il sistema calcio) a non essere adatto ad una regola del genere
A.L.: Un'altra legge inefficace e sterile che in diversi casi ha assunto connotati ridicoli. Inutile rimarcare come il fermo dogma della 'legge uguale per tutti' di fatto non viene mai messo in pratica e applicato. Parlano i casi avvenuti finora; non voglio accennare a parzialità nel giudicare, ma di certo una manifesta variabilità.

2) Mancini: "Datemi più soldi per il mercato e stenderò il Manchester United".

G.B.: Mi sembra una richiesta sensata, in un mercato dopato dagli sceicchi (Malaga e PSG) e dagli Abramovich di turno è giusto che anche l'umile Manchester City abbia il diritto di poter acquistare qualcuno senza doversi accontentare di seconde o terze scelte.
G.D.C.: Richiesta un pò forzata, che messa così sa tanto di bambino viziato. La Coppa d'Africa causa sempre dei problemi, e prima o poi qualcuno dovrà pensare come risolvere la questione.
Pile: Mi sembra una richiesta un pò forzata, ma Mancini ha sempre fatto così, lo fece anche all'Inter dopo una Supercoppa vinta e dopo che Moratti aveva già assecondato tutte le richieste. Può sembrare una presa di posizione arrogante e presuntuosa, per me è sintomo di personalità. Mancini ha tante carenze, ma la faccia tosta non gli manca e questa per me è una qualità.
A.L.: Più che forzata direi piuttosto stravagante, entra di diritto nei colmi calcistici.
Il parere è sempre quello, Mancini e il Manchester City alla fine riusciranno a portare a casa la Premier League, mercato o non mercato che sarà.


3) Ad oggi, Pato giura amore al Milan e impedisce l'arrivo di Tevez. Il Milan ci guadagna o ci perde?

G.B.: Nell'immediato, nonostante il prolungato stop di Tevez, il Milan a mio avviso ci perde. In ottica futura è difficile fare previsioni, perchè come avete giustamente detto Pato ha davanti un'intera carriera ed è tutto nelle sue mani.
G.D.C.: La risposta può darla solo la futura carriera di Pato. Ad oggi il milanista ha di sicuro ottimi numeri, ma è un giocatore con più limiti che pregi. Non ultimi il carattere, il rapporto con Ibrahimovic e quello con Allegri, cose non esattamente secondarie per rimanere al Milan. Tevez doveva essere un'occasione quasi gratis, ma al variare delle condizioni c'era poco da inventarsi.
Pile: Difficile da dire. Pato è un giocatore che, a 22 anni, ha già dimostrato tanto, ma vive un momento difficile. Allo stesso tempo, anche Tevèz è un grande giocatore in un momento un pò così. Io penso che solo la società Milan o gli addetti ai lavori possono conoscere a fondo pregi o difetti di questa (non) operazione.
A.L.: E' veramente una cosa impossibile da prevedere –e sarebbe altrettanto insensato provare a farlo–. Fare un confronto, mettendo in contrapposizione le abilità dei due sarebbe velleitario, poiché sono troppi i fattori e le variabili influenzanti che alla lunga potrebbero rivelarsi determinanti. Pato ha dalla sua l'età, un potenziale ancora da esprimere appieno –o perlomeno farlo con continuità, dimostrare di poter tenere un'intera stagione ad alto livello–, e la garanzia che comunque vadano le cose rimarrebbe nel "calcio che conta" –perchè saranno sempre parecchi i Club alla finestra per lui.
Il valore di Tevez, per quanto mi riguarda, è sempre stato fuori discussione, un fuoriclasse che molto probabilmente attualmente può dare di più –del Brasiliano–, ma è l'instabilità dimostrata e puntualmente venuta fuori ovunque è andato che da qualche grattacapo. L'impressione è che messo a suo agio, Tevez > Pato; ma appunto rimane un'impressione troppo opinabile.


4) Al Porto arriva Danilo, talento brasiliano abbastanza dimenticato negli ultimi mesi. Che impatto potrà avere col calcio europeo?

G.B.: Arrivare al Porto lo aiuterà ad adattarsi senza eccessiva pressione al calcio europeo, iniziando in un campionato a metà strada fra l'anarchia brasiliana e i tatticismi del vecchio continente. La squadra di Pinto da Costa potrebbe essere l'ambiente ideale per un giocatore ancora tutto da impostare come lui.
G.D.C.: A me il giocatore è sempre piaciuto, sono molto curioso di vederlo. Magari nel suo ruolo, a centrocampo, perchè da terzino è sprecato e avrebbe veramente troppo da imparare, come dimostra l'altalenante Mondiale Under 20. Col suo dinamismo e la fisicità potrebbe essere una valida opzione anche per la nazionale.
Pile: Il Porto mi sembra essere la squadra giusta per un giovane promettente sudamericano come Danilo. Devo dire che il giocatore non è fra i miei preferiti, anche se la sua duttilità è una qualità importante. Il fatto che, come si dice nella domanda, possa esser stato un po' dimenticato porta un po' alla luce il problema dei giocatori sudamericani, nel senso che spesso in patria li enfatizzano sopratutto per questioni di mercato e forse questo suo accantonamento anche mediatico potrebbe dipendere dal fatto che è stato ceduto da mesi.
A.L.: Può essere la tappa perfetta, il club con un'ottima caratura che gioca in una nazione non rientrabile e non definibile di 'prima fascia', ergo il massimo per l'ambientamento, con un comunque distinto livello di gioco competitivo. Il Porto in particolare poi, non devo dirlo io quante promesse ha prelevato dal Sud America facendole esprimere al massimo -e talvolta anche più- in Europa [..] è una trama già vista.
Il profilo del giocatore, nell'ultimo periodo in particolare, è stato un po' altalenante nelle prestazioni, ma il talento è stato dimostrato -parla anche l'esborso per lui-.
Ha tutte le carte in regola per far bene, e andar progressivamente migliorando.

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