Una evidente tendenza mediatica del calcio moderno è di chiedere ai centrocampisti offensivi gol a grappoli. In questo senso giocatori come Fabregas, Cristiano Ronaldo o Kakà hanno segnato un netto cambiamento nella percezione del ruolo, e se progressivamente sono diventate sostanzialmente delle punte pure poco importa, la linea è tracciata e le aspettative dei tifosi si muovono verso la direzione indicata. Altri nomi con Hamsik e Vidal, entrambi rigoristi, contribuiscono ad alimentare il fuoco.
In particolare il giocatore di cui più spesso si parla in termini di gol segnati nel ruolo è Mateo Kovacic. Il numero 10 dell'Inter ha infatti un rapporto difficoltoso con la rete, in primis a livello concettuale. Il giovane classe '94 è un centrocampista, magari di difficile collocazione precisa, ma sicuramente un centrocampista di quelli creativi che non apettano altro che un movimento da servire. Vedendolo giocare è evidente che sia quasi riluttante quando è il momento di tirare, vive spasmodicamente nella ricerca del passaggio smarcante per sua stessa ammissione. Deve di sicuro crescere, completarsi e migliorare anche in questo, ma veramente a un giocatore come lui devono essere chiesti 10 gol a stagione, traguardo che lui stesso si è posto per l'anno a venire?
Prendendo in analisi una serie di centrocampisti sia di qualità che di inserimento protagonisti negli ultimi anni vediamo queste cifre:
Zinedine Zidane: in doppia cifra in campionato solo nel 1992-1993, sua prima stagione al Bordeaux. Su 16 stagioni complete considerando tutte le competizioni ha superato i 10 gol in 6. Complessivamente in Italia 31 gol in 209 partite, in carriera 125 in 681.
Manuel Rui Costa: 10 gol in campionato solo nel 1998-1999 alla Fiorentina, 3 stagioni in doppia cifra nel complesso (oltre alla Fiorentina, Benfica 1993-1994 e 2007-2008). In Italia 61 gol in 468 partite, in carriera 97 in 684.
Paul Scholes: in doppia cifra in campionato 2 volte nel 1995-1996 e 2002-2003, complessivamente in 8 stagioni su 20. In carriera 155 gol in 718 partite.
Juan Sebastian Veron: mai in doppia cifra in campionato, solo alla Lazio nel 1999-2000 è arrivato a 10 gol complessivi. In Italia 29 gol in 263 partite, in carriera 78 in 630.
Dejan Stankovic: in doppia cifra sia in campionato che complessivamente solo alla Stella Rossa nel 1996-1997 e 1997-1998. In Italia 74 gol in 526 partite, in carriera 109 in 622.
Clarence Seedorf: mai in doppia cifra in campionato, 2 volte complessivamente a 10 gol nel 2006-2007 e 2007-2008. In Italia 81 gol in 558 partite, in carriera 135 in 889.
Andrea Pirlo: mai in doppia cifra, nè in campionato nè in aggregato, 3 volte oltre i 5 gol complessivi. 66 gol in 652 partite.
Pavel Nedved: in doppia cifra in campionato 3 volte (Sparta Praga 1995-1996, Lazio 1997-1998, Juventus 2006-2007 in Serie B), complessivamente 6 in 18 stagioni giocate. In Italia 110 gol in 507 partite, in carriera 141 in 642.
Xavi: 10 gol in campionato nel 2011-2012, complessivamente in doppia cifra anche nel 2008-2009. 86 gol in 784 partite.
Andres Iniesta: mai in doppia cifra, nè in campionato nè complessivamente. In 14 stagioni 12 volte ha segnato 4 gol o meno in campionato. In carriera 55 gol in 561 partite.
Luka Modric: alla Dinamo Zagabria in doppia cifra in campionato nel 2007-2008 e complessivamente anche nel 2005-2006. Tra Inghilterra e Spagna 23 gol in 264 partite, in carriera 68 in 432.
Wesley Sneijder: in doppia cifra in campionato all'Ajax nel 2006-2007 e al Galatasaray nel 2013-2014, complessivamente anche nel 2005-2006 sempre coi lancieri. In Italia 22 gol in 116 partite, in carriera 111 in 420.
Mesut Özil: mai in doppia cifra in campionato, 3 volte complessivamente (2009-2010 col Werder, 2010-2011 e 2012-2013 col Real). In carriera 52 gol in 344 partite.
Bastian Schweinsteiger: considerati anche i trascorsi da ala, mai in doppia cifra nè in campionato nè nel complesso. In carriera 65 gol in 506 partite.
Mesut Özil: mai in doppia cifra in campionato, 3 volte complessivamente (2009-2010 col Werder, 2010-2011 e 2012-2013 col Real). In carriera 52 gol in 344 partite.
Bastian Schweinsteiger: considerati anche i trascorsi da ala, mai in doppia cifra nè in campionato nè nel complesso. In carriera 65 gol in 506 partite.
Diciamo che, quantomeno, 10 gol a stagione si chiedono a una punta più che a un centrocampista. Serve una qualità di gioco complessiva alta, ma i gol sono un'ossessione moderna decisamente mal riposta.
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