Banega è a un passo dal Borussia Dortmund di Jurgen Klopp. L'Inter è sulle tracce di Ever Banega. Milan: l'obiettivo è Banega. Moyes studia il colpo Banega. L'Atletico Madrid di Simeone vuole Banega.
Si sa, ogni nome è buono per fare un po' di ascolti, ma il centrocampista del Valencia è stato probabilmente uno dei più chiacchierati nella finestra di mercato conclusasi poche ore fa. Accostato a mezza Europa, il giocatore argentino ha tuttavia sorpreso tutti finendo per accasarsi al... Newell's. Una decisione a dir poco sorprendente, ma in perfetta linea con il suo modo di interpretare il gioco: ti aspetti uno scarico laterale semplice ed elementare, invece Ever prova un dribbling in un metro d'erba al limite della propria area di rigore, a testa alta e con qualche tocco impercettibile. Anche in questo caso soltanto il tempo saprà dirci se l'azione terminerà con una palla avvelenata regalata al pressing avversario, oppure se la giocata porterà a un contropiede micidiale orchestrato con tempi perfetti e il giusto pizzico di follia per scuotere la noia della partita. La sensazione, in ogni caso, è che questa sia destinata a essere la giocata decisiva per la carriera del Tanguito scuola Boca Juniors.
Il feeling tra Banega e il nuovo allenatore del Valencia Juan Antonio Pizzi non è mai sbocciato, complice il carattere difficile del giocatore e quello duro del tecnico ex-San Lorenzo. Con il Mondiale brasiliano alle porte i problemi sono emersi fin da subito e la soluzione migliore, a detta di entrambi, era un addio temporaneo. A sorprendere, tuttavia, è stata la destinazione scelta da Banega: Rosario, la sua Rosario. Cercato in tutta Europa, bocciato dal Boca Juniors su incomprensibile richiesta di Carlos Bianchi, Ever ha deciso di tornare in patria per giocare con la sua squadra del cuore a soli 25 anni. Una scelta quantomeno singolare e azzardata, soprattutto per un giocatore chiamato al salto di qualità decisivo per il prosieguo della propria carriera.
Sia chiaro, il Newell's Old Boys è con ogni probabilità il meglio che possa offrire il povero futbol argentino di questi tempi: campione del Final 2013, vicinissimo al titolo anche nell'Inicial conclusosi poche settimane fa proprio con la vittoria del Ciclon di JA Pizzi, pretendente di lusso per la Copa Libertadores. A Rosario, agli ordini di Berti, Banega potrà avere le chiavi della squadra e la giusta visibilità a livello nazionale e continentale per conquistarsi un posto nei 23 di Sabella, selezionatore solitamente affezionato al campionato locale. Il tutto accompagnato da una tifoseria già in delirio per l'arrivo di un leproso come loro, perchè Ever, nato nel barrio Saladillo, Rosario sud, il NOB lo ha sempre avuto nel cuore e sulla pelle: come testimonia l'ormai famoso tatuaggio con lo scudo del club.
Con una simile situazione ambientale sembra impossibile che Banega possa fallire questa chance e il giocatore stesso sa che è l'ultimo treno per rilanciare la propria carriera, per ripartire in contropiede e raccogliere i riconoscimenti che un talento sconfinato come il suo merita.
Per il campionato argentino si tratta ovviamente di un colpo sensazionale: Banega è infatti uno dei primi giocatori a tornare in patria con ancora ottime prospettive di carriera. Non va tuttavia dimenticato che per ora il prestito è semestrale e il trasferimento difficilmente rappresenterà il punto di partenza di un'inversione di tendenza, come accaduto in Brasile negli ultimi anni. La situazione economica del Paese albiceleste è infatti tragica e soltanto l'avvicinarsi di un evento come il Mondiale può spingere giocatori del calibro di Ever a prendere determinate decisioni. Ma il Tanguito porterà comunque un'insperata ventata di qualità e interesse di cui il movimento calcistico nazionale era orfano da troppo tempo.
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