Il Barcellona degli ultimi dieci anni non è esattamente una squadra che perde molto. Ancora di meno se consideriamo il periodo dell'età matura di Messi.
Le sconfitte si possono contare, di solito sono eventi ben evidenziati. Ma soprattutto hanno un elemento comune, con una regolarità quasi impressionante: la presenza in campo di Marc Bartra.
Bartra è un centrale difensivo prodotto della masia, classe 1991. Ha iniziato a trovare spazio dal 2012/2013 (sedici presenze, trenta l'anno dopo e venticinque nell'ultimo) pur essendo nell'orbita della prima squadra fin dal 2010. Il suo palmares personale fa invidia a molti club, vanta presenze anche nella Spagna e con l'ultimo rinnovo ha una clausola rescissoria di cinquanta milioni. È quel giocatore di cui si sente parlare come grande talento, difensore moderno tecnicamente abilissimo e spesso finisce nelle notizie di mercato nostrane. Ha anche un sito personale e un logo che unisce nome e numero (gioca col 15), manco fosse Neymar.
Tutto bene, non fosse che la sua titolarità aumenta esponenzialmente le probabilità di sconfiggere una macchina apparentemente perfetta come il Barcellona.
Il rapporto di Bartra coi momenti sbagliati della storia del club inizia già nel 2012/2013. Il catalano si trova a giocare titolare in Champions League nelle semifinali col Bayern Monaco. La doppia sfida finirà complessivamente 7-0 per i tedeschi, risultando sempre complessivamente la peggior sconfitta accumulata dal Barcellona nell'era moderna.
Bartra comunque era appena arrivato in prima squadra, il Bayern in quella stagione era inarrestabile e non è giusto scaricare le colpe sui giovani, soprattutto in una rosa come quella blaugrana. Il ragazzo si farà.
L'anno dopo il Barcellona viene eliminato dalla Champions dall'Atletico Madrid, in una doppia sfida molto dura. Bartra entra al dodicesimo nell'1-1 al Camp Nou ed è titolare nella vittoria dell'Atletico per 1-0 al Calderon al ritorno.
Sempre nel 2013/2014 il Barcellona perde anche la finale di Copa del Rey contro il Real Madrid. La partita finisce 2-1 per i blancos, Bartra è titolare e a dire la verità segna anche il gol del momentaneo pareggio catalano, ma ancora una volta sceglie di entrare nella storia dalla parte sbagliata guardando Bale fare questa cosa qui. E per quanto Bale sia forte e velocissimo in campo aperto questo è l'unico gol di questa fattura che ha trovato nella sua carriera al Real.
Nel dubbio, ma probabilmente è solo casualità, Bartra nel 2014/2015 non gioca nè la finale di Copa del Rey nè quella di Champions League, entrambe vinte dal suo club.
Arriviamo così a oggi, primi trofei ufficiali per il Barcellona post triplete.
Nella Supercoppa Europea vinta dal Barcellona sul Siviglia per 5-4 entra nel finale dei regolamentari per evitare i supplementari. Konoplyanka segnerà il 4-4.
Nella Supercoppa di Spagna l'Athletic Bilbao, che negli ultimi anni ha affrontato un'infinità di volte i balugrana perdendo praticamente sempre, ha vinto l'andata per 4-0. Titolare al centro della difesa Marc Bartra. Negli ultimi otto anni due volte il Barcellona ha perso con quattro gol di scarto, entrambe con lui in campo.
Se tifate Barcellona e vedete Bartra titolare in una partita importante siete autorizzati a partire con gli scongiuri.
Nessun commento:
Posta un commento