Sulla qualità del lavoro di Jupp Heynkes a Monaco c'è poco da dire talmente è evidente. La squadra è giovane e talentuosa, ma l'allenatore ha prima creato e poi costantemente sviluppato un sistema di gioco che fa rendere al massimo sostanzialmente chiunque, dai pilastri come Schweinsteiger ai giovani come Alaba ai parvenu come Dante ai nuovi arrivati come Mandžukić.
Il contesto funziona a 360 gradi, ma la fase offensiva rapisce l'osservatore. Il Bayern è la seconda squadra in Europa per percentuale media di possesso palla e di passaggi riusciti, dietro ovviamente al Barcellona, segna tanto (89 gol fatti in campionato) e in generale segue uno spartito ben chiaro. Il suo allenatore però non si è limitato a creare un ottimo contesto, si è inventato anche delle alternative. Heynkes ha sviluppato due versioni intercambiabili e alternative dell'attacco del Bayern. La squadra gioca col 4231 come modulo base (dal 2009-2010), ma a seconda della scelta dei trequartisti e della punta può variare l'interpretazione della fase offensiva.
La versione più orientata al possesso palla prevede Müller-Kroos-Ribery e Mandžukić.
Thomas Müller non è una vera ala, parte da destra per tagliare sfruttando la sua capacità di lettura tattica e i movimenti dei compagni. Kroos gestisce il pallone, organizza il gioco e crea spazi abbassandosi verso i mediani, inoltre spesso si scambia con Schweinsteiger per togliere riferimenti. Ribery sfrutta la circolazione di palla per ritagliarsi la possibilità di puntare i difensori in dribbling. Chiave di volta del sistema è Mandžukić, bravissimo a giocare di sponda e a muoversi continuamente per fornire opzioni di passaggio. Ne viene fuori un insieme molto fluido, che sfrutta la grande abilità tattica di praticamente tutti gli interpreti per far girare il pallone continuamente e velocemente e sbilanciare la difesa avversaria.
La versione da calcio verticale prevede Robben-Müller-Ribery e Gomez.
Rispetto a quanto detto prima si cerca molto di più la verticalità per mettere rapidamente Robben e Ribery nelle condizioni di puntare i difensori avversari (singolarmente o schierati per loro cambia poco). La squadra punta meno al fraseggio insistito, lascia sempre una delle due ali alta per ricevere palla subito e ribaltare in fretta il fronte di gioco. Müller copre qui un ruolo più "semplice" per movimenti, ma potenzialmente letale per le sue qualità da incursore. Gomez in verità non è scelto spesso da titolare, ma essendo per caratteristiche meno manovriero e più finalizzatore estremizza quest'idea di gioco. Non a caso contro il Barcellona sono stati scelti loro.
Ovviamente i nomi sono indicativi, ma in partite recenti sono stati proprio loro a interpretare i dettami di Heynkes a seconda delle necessità. Il Bayern è una grande squadra anche perchè sa adattarsi.
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