16 nov 2009

Luis Alberto Suarez

Seguendo l'Ajax in questa stagione, non si può fare a meno di notare il suo capitano, il giocatore col numero 16 Luis Suarez. Media gol impressionante e presenza costante sul campo da gioco.
Scoprendo poi che il ragazzo ha 22 anni(nato il 24 gennaio 1987 in Uruguay) l'interesse aumenta.

La sua carriera si è di fatto svolta in Olanda, eslcuso un anno al Nacional di Montevideo.
Arriva infatti al Groningen nel 2006, e le sue prestazioni sono tali da garantirgli un posto nell'Ajax dalla stagione successiva.
Nella squadra di Amsterdam le aspettative(alte, soprattutto per un investimento da 7,5 milioni di euro) non solo vengono confermate fin dall'esordio, ma il giocatore migliora in fretta. 17 gol la prima stagione(18 coppe comprese), 22 la seconda(28 totali). Quest'anno le statistiche parlano di un irreale 13 presenze 19 gol, con due poker all'attivo. Che sia nata una stella?

Fin qui bastava wikipedia, ma parliamo delle caratteristiche tecniche.

Il ragazzo è una punta pura, anche come fisico, notevole nel proteggere palla e capace anche nel gioco aereo.
Nell'Ajax gioca spesso come punta esterna,sia a sinistra che a destra, ma non facciamoci ingannare. L'istinto è quello del goleador, fiuta sempre la porta e soprattutto da sinistra tende sempre ad accentrarsi. Rende al meglio in una posizione da punta più classica.
Destro naturale, tecnicamente piuttosto valido, la sua caratteristica indubbiamente migliore è il tiro. Potentissimo, veloce e preciso. Centra la porta da qualunque posizione, e anche il sinistro non è male.
Solo col timore che incute quando carica il destro, riesce ad aprirsi spazi nelle difese. Non rapidissimo soprattutto in allungo(dove fatica a difendere palla), se la cava in dribbling specie in uno contro uno. Il primo movimento è sempre alla ricerca della porta, tuttavia è anche in grado di sfornare pregevoli assist ai compagni(il cross è un'altra sua arma importante, specie col destro). E' bravo sia a dettare che a rifinire gli uno-due nei pressi dell'area.
E' ancora limitato(anche se è strano dirlo visti i numeri) dal fatto di dover giocare sempre fronte alla porta. Spalle alla porta è ancora spaesato, preferisce partire da appena fuori area per poter puntare porta e difensori.
Senza palla è ancora parecchio carente. Tende a volere la palla sui piedi, per poi cercare una soluzione, possibilmente il tiro. Movimenti in profondità troppo pochi, è più bravo ad allargarsi per ricevere palla. Non rientra mai in difesa, anzi gioca spesso altissimo per approfittare degli errori dei difensori, anche con successo.

Resta da vedere a quanto si fermerà il suo score quest'anno. E, c'è da starne certi, questo sarà il suo ultimo anno in Olanda.

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