16 ott 2009

Uruguay-Argentina: le pagelle

Romero 6,5
Dimostra freddezza e trasmette sicurezza al reparto, nonostante sappia di rischiare il posto al minimo errore.

Otamendi 7
Gioca fuori ruolo e cerca di spingere per quanto possibile. Un muro in fase difensiva.

Demichelis 7,5
Rientra da un grave infortunio, fa l'esordio nell'Argentina targata Maradona e sforna una prestazione ottima. Attento, sicuro e preciso nel far ripartire l'azione. Leader vero.

Schiavi 6
E' il meno sicuro del reparto difensivo. Insuperabile sulle palle alte, soffre la mobilità delle punte avversarie. La sensazione è che con Samuel sarebbe tutta un'altra storia.

Heinze 6,5
La sua miglior partita dell'era Maradona, giocando da terzino. Uno dei pochi con la giusta carica agonistica.

Mascherano 5,5
Fa buon filtro, ma è inesistente in costruzione. Pesa la poca personalità, soprattutto alla luce della fascia che porta.

Veron 5
Insolitamente timoroso e impreciso, soffre anche lui l'eccessiva pressione. Meriterebbe 8 per le dichiarazioni post-partita, quando si conferma ancora un volta il vero leader della squadra.

Jonás 4,5
Mai in partita, non mette in campo neanche la corsa e la grinta che lo contraddistinguono. Lascia perplessi la titolarità indiscussa.

Di Maria 6,5
Sparisce alla distanza, ma è l'unico a dare vivacità ed imprevedibilità in fase offensiva.

Messi 4
Dr. Jekyll & Mr. Hide. A Barcellona è un giocatore geniale ed inarrestabile, una meraviglia per gli occhi. In Nazionale diventa irriconoscibile, un fantasma, un trascinatore assente.

Higuain 6,5
Gioca in un ruolo a cui è poco abituato e fa il possibile con un grande lavoro di sponda. Non spreca un pallone ed è l'unico, costante, punto di riferimento. Non viene mai messo nelle condizioni per potersi rendere pericoloso sotto porta.


Monzon 5
Sostituisce uno sfinito Di Maria senza toccare praticamente palla.

Bolatti 6,5
Trova il gol che mette al sicuro la qualificazione da bomber di razza, poi si limita a dare maggiore copertura ed equilibrio in mezzo al campo.

Tevez S.V.


Maradona

La gestione dei cambi desta qualche perplessità, ma il tabellino alla fine da ragione a lui. Rovina tutto in sala stampa con un delirio di onnipotenza che farà parlare a lungo.


In collaborazione con G.D.C.

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