La favola della Ponte Preta si è spenta proprio all'ultimo atto. Per una squadra piccola andata avanti a suon di miracoli già l'1-1 casalingo nella finale d'andata era stato un ottimo risultato che lasciava tutto aperto nel ritorno. Ma alla Fortaleza il Lanus ha imposto il suo maggior spessore tecnico dominando anche oltre il 2-0 conclusivo. Coi gol di Ayala al minuto 25 e di Blanco al 45 la partita era già chiusa e il secondo tempo è stata tutta gestione degli argentini.
Il Lanus conquista il terzo titolo della sua storia, il secondo internazionale, consolidando un cammino che vede da anni la squadra a ottimi livelli. L'unico campionato vinto è del 2007, ma successivamente il club si è sempre trovato a lottare per i primi posti. Tuttavia nell'ultimo anno e mezzo è forte la sensazione che si sia avviata una nuova fase con Guillermo Barros Schelotto, allenatore (in coppia col fratello gemello Gustavo) giovane (classe 1973) con un passato da leggenda del Boca e secondo argentino più vincente della storia con 17 titoli di cui 10 internazionali (4 Libertadores, 2 Sudamericane, 2 Intercontinentali). Si è presentato fin da subito con uno stile moderno e decisamente europeo, ha portato la sua squadra in finale eliminando U de Chile, River Plate e Libertad rimanendo lo stesso altamente competitivo in campionato, dove è secondo con 30 punti. La finale di ritorno è stata vinta grazie alla sua scelta di schierare Ismael Blanco, autore di un assist e un gol. Anche da allenatore ha un futuro scritto al Boca, ne sentiremo parlare.
La Ponte Preta dal canto suo rappresentava un piccolo miracolo sportivo. Arrivata alla Copa malgrado il quattordicesimo posto in campionato per il rifiuto di sostanzialmente tutte le altre a partecipare, sembrava spacciata appena arrivata alla fase a eliminazione. Se con il Deportivo Pasto ci poteva anche stare passare il turno, eliminare Velez (una delle favorite) e San Paolo (campione in carica) con risultati anche netti è stata un'impresa, ancora di più per una squadra dal rendimento pessimo in campionato. Il primo titolo in 113 anni di storia sembrava scritto nel cielo, ma dopo una gara d'andata gagliarda al ritorno anche i principali protagonisti di questa grande cavalcata sono sembrati scarichi. L'espulsione del tecnico Jorginho a fine primo tempo col risultato già sul 2-0 probabilmente ha spento del tutto il furore agonistico.
Lo scontro tra queste due squadre aveva similitudini con altre due finali recenti di Copa Sudamericana.
Come nel 2010 vedeva affrontarsi un'argentina e una brasiliana giunta
in finale malgrado la retrocessione in campionato. Allora
l'Independiente si impose ai rigori sul Goias dopo una grande rimonta e
tornò per una notte a far valere il suo soprannome di rey de copas.
Restava quello tra l'altro l'ultimo successo argentino in campo
internazionale.
Come nel 2012 invece si affrontavano una squadra di
nome evidentemente più forte e tecnica e un'outsider assoluta giunta
fino in fondo con un percorso sorprendente fatto di difesa e
contropiede. Curiosamente anche la sfida tra San Paolo e Tigre vide un
pareggio nella gara d'andata e un 2-0 al ritorno, seppur in circostanze a dire poco particolari.
Schelotto si porta a casa il suo primo titolo da allenatore. Per uno col suo curriculum poteva essere solo un trofeo internazionale, da dedicare al maestro Carlos Bianchi. Il Lanus avrebbe anche la possibilità di lottare per il campionato, se i risultati si incastrano bene.
Riuscirà una storica doppietta?
Nessun commento:
Posta un commento