Il segreto di Pulcinella è un idiotismo della lingua italiana di origine incerta, usato per indicare un falso segreto, qualcosa che ormai è diventato di pubblico dominio nonostante i tentativi di tenerlo nascosto. Più in generale, la locuzione può anche essere usata per sottolineare un'ovvietà.
Perchè l'Inter sia oggi una squadra presentabile (forse) per un tempo e spiccioli è, appunto, un segreto di Pulcinella. E sia chiaro che la partita contro la Juve è solo l'ennesima dimostrazione, semplicemente l'ultima a livello temporale, ma l'unica nemmeno per sogno.
Fin dall'inizio della sua (pessima) gestione Ranieri si è trovato nella condizione di dover limitare i danni in mezzo al campo. Alcuni giocatori atleticamente sono inadatti a giocare, e per schierarli titolari come sempre accade bisogna inventarsi qualcosa.
Questo qualcosa si traduce in un giovane, massimo due quando va di lusso, mandati a giocare col preciso compito di mangiarsi il campo, correre, coprire per se e per tutti quelli che hanno attorno. Poi, col tempo e col fiato che avanza, magari pensare di fare qualcosa offensivamente.
Con questa rete protettiva la squadra riesce a reggere e ogni tanto a produrre qualcosa.
Ma appena i corridori calano o vengono sostituiti si capisce quanto la coperta sia corta. Puntualmente l'Inter finisce in balia degli avversari, che siano i secondi in classifica o i noni, in casa o in trasferta, incapace di gestire la palla e soprattutto di recuperarla.
Il segreto di Pulcinella in nerazzurro è che la squadra atleticamente non è in grado di reggere il confronto con nessuno o quasi. Il calo con rischio crollo col passare dei minuti è una dolorosa conseguenza.
Perchè l'Inter sia oggi una squadra presentabile (forse) per un tempo e spiccioli è, appunto, un segreto di Pulcinella. E sia chiaro che la partita contro la Juve è solo l'ennesima dimostrazione, semplicemente l'ultima a livello temporale, ma l'unica nemmeno per sogno.
Fin dall'inizio della sua (pessima) gestione Ranieri si è trovato nella condizione di dover limitare i danni in mezzo al campo. Alcuni giocatori atleticamente sono inadatti a giocare, e per schierarli titolari come sempre accade bisogna inventarsi qualcosa.
Questo qualcosa si traduce in un giovane, massimo due quando va di lusso, mandati a giocare col preciso compito di mangiarsi il campo, correre, coprire per se e per tutti quelli che hanno attorno. Poi, col tempo e col fiato che avanza, magari pensare di fare qualcosa offensivamente.
Con questa rete protettiva la squadra riesce a reggere e ogni tanto a produrre qualcosa.
Ma appena i corridori calano o vengono sostituiti si capisce quanto la coperta sia corta. Puntualmente l'Inter finisce in balia degli avversari, che siano i secondi in classifica o i noni, in casa o in trasferta, incapace di gestire la palla e soprattutto di recuperarla.
Il segreto di Pulcinella in nerazzurro è che la squadra atleticamente non è in grado di reggere il confronto con nessuno o quasi. Il calo con rischio crollo col passare dei minuti è una dolorosa conseguenza.
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