Genio e sregolatezza: questa comunissima definizione è certamente quella più adatta per Daniel Bessa, talento 18enne della Primavera nerazzurra. Quarta stagione all'Inter, che lo ha preso da una selezione di C5 brasiliana, passaporto italiano, Daniel è alla sua prima stagione da titolare in Primavera, squadra di cui faceva parte già l'anno scorso.
Bessa viene impiegato sopratutto da trequartista, e, anche se può giocare anche da esterno, mezz'ala e seconda punta, i suoi movimenti in campo lo portano sempre ad essere il creatore di gioco della squadra. Straordinario tocco di palla (ricorda il primo Cassano), Daniel è dotato di grande inventiva che gli permette di vedere linee di passaggio che i comuni mortali non possono neanche immaginare. Brevilineo, riesce ad essere decisivo negli spazi stretti grazie ad un ottima rapidità di gambe. Tecnicamente, quindi, siamo di fronte ad un giocatore veramente fuori dal comune.
Perchè, quindi, sregolatezza? Per una serie di fattori. Daniel ha tutto per diventare un campionissimo, ma deve limare qualche difetto comportamentale (è già migliorato molto rispetto al passato) ed un discontinuità cronica che si nota già vedendo una partita di 90 minuti. E' capace di fare grandi cose nei primi minuti e poi assentarsi per il resto della gara o viceversa.
Con Pea, lo scorso anno, non aveva trovato molto spazio. Stramaccioni lo ha messo invece al centro del proprio progetto: parte spesso esterno nel tridente di attacco con assoluta libertà di svariare a tutto campo e compiti difensivi prossimi allo zero. In questo modo sta mostrando sprazzi da giocatore di assoluto livello, anche se deve limitare, come già detto, le sue frequenti pause.
Dipende tutto da lui: se saprà limitare i difetti, siamo di fronte ad un campionissimo. Per farsi un idea sul ragazzo, consiglio di vedere su Youtube il primo gol nel video relativo agli highlights di Inter-PSV di qualche giorno fa, valevole per la Next Generation Series, un autentico gioiello, per qualità tecnica e personalità.
Bessa viene impiegato sopratutto da trequartista, e, anche se può giocare anche da esterno, mezz'ala e seconda punta, i suoi movimenti in campo lo portano sempre ad essere il creatore di gioco della squadra. Straordinario tocco di palla (ricorda il primo Cassano), Daniel è dotato di grande inventiva che gli permette di vedere linee di passaggio che i comuni mortali non possono neanche immaginare. Brevilineo, riesce ad essere decisivo negli spazi stretti grazie ad un ottima rapidità di gambe. Tecnicamente, quindi, siamo di fronte ad un giocatore veramente fuori dal comune.
Perchè, quindi, sregolatezza? Per una serie di fattori. Daniel ha tutto per diventare un campionissimo, ma deve limare qualche difetto comportamentale (è già migliorato molto rispetto al passato) ed un discontinuità cronica che si nota già vedendo una partita di 90 minuti. E' capace di fare grandi cose nei primi minuti e poi assentarsi per il resto della gara o viceversa.
Con Pea, lo scorso anno, non aveva trovato molto spazio. Stramaccioni lo ha messo invece al centro del proprio progetto: parte spesso esterno nel tridente di attacco con assoluta libertà di svariare a tutto campo e compiti difensivi prossimi allo zero. In questo modo sta mostrando sprazzi da giocatore di assoluto livello, anche se deve limitare, come già detto, le sue frequenti pause.
Dipende tutto da lui: se saprà limitare i difetti, siamo di fronte ad un campionissimo. Per farsi un idea sul ragazzo, consiglio di vedere su Youtube il primo gol nel video relativo agli highlights di Inter-PSV di qualche giorno fa, valevole per la Next Generation Series, un autentico gioiello, per qualità tecnica e personalità.
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