23 mag 2011

Precisazione tattica

Leonardo ultimamente non fa che ripetere che la squadra è in crescita sotto l'aspetto fisico e tattico, a far intendere che i veri problemi esplosi durante la settimana maledetta sono ormai un ricordo, spazzato via dai risultati (7 partite, 5 vittorie, 1 sconfitta, 1 pareggio, più la finale di Coppa Italia conquistata).

Ma quanto la mano del tecnico ha influito su questo percorso?
Tralasciando il discorso sul valore e le motivazioni degli avversari affrontati (squadre dal nono posto in giu, escluse la Lazio sempre in difficoltà in trasferta e il Napoli alla ricerca di un solo punto per la Champions), dal punto di vista tattico c'è stato si un cambiamento, ma con un'importante analogia col recente passato.

Abbandonati i moduli principali usati dal brasiliano di Niteroi (4-3-1-2 e 4-2-3-1) la squadra è approdata a una disposizione tattica più conservativa e prudente. Un 4-4-2 in linea con due centrocampisti centrali abbastanza statici, una punta come ala sinistra, Zanetti come ala destra col compito principale di coprire il terzino di spinta e il trequartista del giorno (Kharja/Sneijder) come seconda punta in appoggio a Pazzini o Milito. Non esattamente un ricettacolo di calcio spettacolo, ma si fa di necessità virtù e si bada al sodo.

Tutto questo i tifosi dell'Inter l'avevano già visto.
Non parlo del 4-4-2 dei primi anni 2000, ma di Novembre-Dicembre 2010, con Rafa Benitez in panchina. Anche allora dopo un periodo di scarsi risultati il tecnico spagnolo aveva dovuto abbandonare il suo credo tattico (4-3-3 o 4-2-3-1) e la squadra era tornata a proporre un 4-4-2 in linea, tra l'altro criticatissimo dagli esigenti supporters nerazzurri, portando a casa risultati utili in campionato e Champions e la vittoria nel Mondiale per Club.
Allora però il cambiamento tattico era avvenuto dopo l'esonero de facto di Benitez. Prima di salutare consensualmente la società a fine Dicembre, Rafa aveva già smesso di contare qualcosa sulla panchina da tempo, e la squadra si era messa in condizioni di autogestione, di fatto rigettando tutte le novità tentate dal tecnico di Madrid. Col 4-4-2 in linea si viaggiava col pilota automatico, contando sulla vena del Maicon, Eto'o, Milito, Sneijder di turno, e si sono portati a casa i risultati che servivano.

Sulla base di cosa dovrei pensare che cinque mesi dopo sia cambiato qualcosa?

4 commenti:

  1. Esagero se dico che questo tentativo disperato (e triste) di trovare un equilibrio tattico mi ricorda un po' i 4 centrali difensivi di Maradona ai Mondiali?

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  2. il parallelismo ha un suo senso PURTROPPO

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  3. Vogliamo dire due parole sullo spettro di poter vedere anche prossimamente Lucio a centrocampo?

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  4. se ti dico che addirittura preferisco Lucio a Cambiasso e Motta?
    ok che una persona sana di mente fa giocare Mariga, però almeno Lucio ho la certezza che corre

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