24 ago 2013

Juan Manuel Iturbe

 
Juan Manuel Iturbe è uno di quei nomi che si sente da anni malgrado il ragazzo sia nato nel 1993 ed è uno di quei nomi da paragone scontato. Piccolo, mancino, velocissimo, gran dribbling, in Paraguay è diventato il Messi guaranì in tempo zero, ovviamente facendo riferimento al primo Lionel più che al realizzatore di oggi.
Nato a Buenos Aires, ma cresciuto in Paraguay esordisce nel Cerro Porteño addirittura nel 2009. Nel 2011 lo acquista il Porto, ma essendo ancora minorenne resta un'altra stagione nel suo club. Nella squadra portoghese trova pochissimo spazio anche per la concorrenza dei vari Hulk, Varela, James Rodriguez e nel 2013 viene quindi mandato in prestito semestrale al River.

Come caratteristiche parliamo di un giocatore molto esplosivo e veloce, sia nel breve che in allungo, con un mancino tecnicamente rilevante. Vive di uno contro uno, sa giocare sull'esterno sia a destra che a sinistra, ha un buon tiro anche se non è un realizzatore. Presenta però i limiti tipici di un giocatore che ha assaggiato poco campo (scarsa capacità tattica, una certa anarchia nel ruolo) e dei giovani di talento che sanno di essere bravi (tendenza a fare tutto da solo, discontinuità). C'è da dire che non ha mai avuto continuità di impiego se non in Argentina, dove pur non incidendo particolarmente (3 gol) era una pedina importante per il gioco di Ramon Diaz.

Il vero tratto caratterizzante è la personalità. Iturbe è un lottatore, ma soprattutto un ragazzo capace di prendere decisioni nette anche mettendosi contro tutti.
A fine 2009 ebbe una seria disputa contrattuale col Cerro rifiutandosi di firmare un rinnovo, e fu escluso dalla squadra.  Considerandosi svincolato si trasferisce in Argentina ad allenarsi col Quilmes, ma al termine di una battaglia legale fu costretto a tornare in Paraguay o a non giocare fino al compimento dei 18 anni, data in cui sarebbe decadduto ogni sul legame col Cerro.
Per quanto riguarda la nazionale, Iturbe ha rappresentato il Paraguay a livelli Under-17 e Under-20. Ha scelto però la nazionale maggiore argentina, facendo infuriare un paese intero che vedeva in lui una grande speranza futura. Da parte dell'AFA fu un vero e proprio furto dato che approfittarono della presenza del ragazzo in Argentina nel 2010 per invitarlo a degli allenamenti della seleccion Sub-20, inserendolo anche nella squadra destinata a fare da sparring alla nazionale maggiore nei Mondiali 2010.

Una testa calda? Forse. Un giovane di carattere di sicuro. Tanto talento quasi del tutto ancora da incanalare, un curriculum già ricco di aneddoti. Rischio o investimento?

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