10 nov 2010

O incrivel

Nel Porto gioca col numero 12 un giocatore che ha avuto uno sviluppo molto particolare, di sicuro lento rispetto al talento che sta mettendo in campo. E per questo in Europa il suo nome è ancora conosciuto per riferimenti fumettistici più che per motivi calcistici.

Givanildo Vieria de Souza, meglio noto come Hulk, è un attaccante esterno brasiliano nato il 25 Luglio 1986.
Arriva tra i dragoes nella stagione 2008-2009 per sostituire in rosa il vuoto lasciato dalla cessione di Ricardo Quaresma (che in Portogallo, ricordiamolo, fece grandissime cose) come giovane di talento pescato addirittura nel campionato giapponese, dov'è cresciuto calcisticamente fin dal 2005 e si è fatto un nome a suo di gol (111 presenze divise in tre squadre, 74 gol). Nella sua prima stagione a Oporto dopo un iniziale periodo di ambientamento si impone come titolare e con 9 gol inizia a mostrare i suoi numeri. L'anno successivo, nelle previsioni, doveva essere quello della consacrazione. A parte le difficoltà della squadra, il giocatore paga cara una poco chiara rissa nel tunnel degli spogliatoi al termine di un tesissimo Porto- Benfica. Quattro mesi di squalifica, successivamente e parecchio tardivamente ridotte a quattro giornate. Da Dicembre a Marzo lontano dai campi, stagione compromessa proprio quando si iniziava a vociferare di un interessamento del Manchester United a testimoniare la crescita del ragazzo.
Arriviamo così al 2010-2011, stagione in cui tutta la squadra deve riscattare un'annata opaca e tornare a dettare legge in campionato dopo il successo degli odiati rivali del Benfica. Hulk parte col botto, 15 gol in 15 partite, assoluta punta di diamante di un collettivo che dimostra una superiorità imbarazzante su tutti gli avversari (è recente il 5-0 rifilato al Benfica, in totale dieci punti di vantaggio sulla seconda in dieci giornate).

Fisico straripante da prima punta, tecnica e velocità da esterno puro. Mancino, sa giocare sia a sinistra (posizione coperta più negli anni passati) che a destra, dove è abilissimo a crearsi lo spazio per il tiro sfruttando grande tecnica, dribbling e velocità, ma letale anche negli assist, grazie a un capacità di andare sul destro rara in un mancino puro. Spaventoso il suo cambio di passo come la potenza del suo sinistro. Aggiunge grande corsa, ottima capacità di giocare con scambi stretti e il giusto spirito di sacrificio, per un quadro di talento assolutamente top.
I limiti sono nella tendenza a prendersi delle pause nel corso della partita, nel poco movimento senza palla (preferisce riceverla sui piedi per giocarsi l'uno contro uno, anche se sa attaccare la fascia in profondità) e nel tentare un pò troppo conclusioni da distanze siderali e numeri fini a se stessi.

Dopo una crescita frenata da vari motivi, Hulk vuole dimostrare cosa vuol dire incrivel all'Europa intera.

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