Visualizzazione post con etichetta lahm. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta lahm. Mostra tutti i post

29 giu 2012

Euro 2012, semifinali

Portogallo - Spagna

- tristezza vera per la continua violenza che la Spagna opera contro il calcio come sport.
- Portogallo ben messo in campo, col limite pesante di non inquadrare la porta.
- la Spagna dal 2008 vince le partite in difesa. Se mai subirà gol vedremo cosa succederà, e non è escluso che finalmente perda.

- Sergio Ramos come Pirlo, con lo stesso identico effetto finale. Ma non ho sentito campagne di beatificazione.
- la Spagna finalmente ha cercato di giocare con una punta vera davanti. Torres (unico attaccante contemplato fino a oggi) non sarà in forma smagliante, ma perchè Negredo titolare? Fernando Llorente che ha fatto a Del Bosque?
- Cristiano Ronaldo più che il leader del Portogallo è la sua unica speranza.




Italia - Germania

- partita praticamente perfetta dell'Italia, con l'unica colpa di non aver chiuso la pratica in una delle infinite occasioni. C'era la goleada a portata di mano, comoda.
- la Germania paga al massimo tutti i difetti fino a oggi solo intravisti. Regala letteralmente due gol e si fa cogliere impreparata sistematicamente sul contropiede. In più in attacco ricama troppo, portando pochi pericoli veri in proporzione. Ennesima occasione fallita.
- difesa tedesca in bambola totale. Lahm ripete l'errore che è costato Euro2008, Hummels marca Cassano come nemmeno al campetto ci si può permettere, Boateng inesistente e Badstuber fondamentalmente inutile.

- finalmente Balotelli. Doppietta che fa dimenticare quanto sbagliato in passato, serviva tutto per prendere la mira stavolta.
- Daniele De Rossi incarna tutte le qualità su cui è costruita la squadra di Prandelli. Si vede molto meno di Pirlo, ma è la pietra angolare che permette a tutti gli altri di costruire.
- Buffon perchè era furioso a fine partita? Si era giocato il 2-0? (scontata, ma doverosa)
- Manuel Neuer eroe, condottiero e personaggio del decennio.
- Bastian Schweinsteiger è alla ricerca di se stesso da Giugno 2011, assente ingiustificato da un anno intero. Peggior tedesco all'Europeo.
- Mario Gomez ha perso, ancora una volta, la sua battaglia contro Miro Klose. La Germania del futuro ha un problema.






ha collaborato G.B.

13 lug 2010

WC2010: Top11

Panchina: Neuer, S.Ramos, Lugano, Puyol, Van Bronckhorst, Khedira, D.Perez, Robben, Özil, Iniesta, Klose.


Casillas: Mondiale strepitoso per il capitano della Spagna. Si esalta nei momenti difficili, parando un rigore decisivo a Cardozo e superandosi in finale su Robben.

Lahm: eredita la fascia di capitano da Ballack e come sempre non delude. Solido, mai fuori posizione, mai un errore, è una sicurezza assoluta.
Pique: ennesima conferma ad altissimi livelli da parte del centrale del Barcellona. A soli 23 anni ha già vinto l'inimmaginabile ed è inevitabilmente destinato ad un carriera più che luminosa.
Friedrich: la coppia centrale avrebbe dovuto essere uno dei punti deboli della Germania di Löw, ma lui e Mertesacker smentiscono tutti gli scettici con un Mondiale di ottimo livello. Perfetto in marcatura, sicuro ed intelligente negli interventi, il Wolfsburg ha sicuramente messo a segno un ottimo colpo.
Fucile: padrone assoluto della fascia sinistra dell'Uruguay, grazie alla sua polivalenza è una pedina fondamentale nello scacchiere di Tabarez.

Schweinsteiger: anche per lui un'importantissima conferma. Da quando Van Gaal lo ha riportato al suo ruolo naturale ha compiuto un impressionante salto di qualità, consacrandosi come uno dei migliori centrocampisti al mondo.
Xavi: impossibile non inserirlo nella formazione ideale del Mondiale sudafricano. E' il metronomo della Roja, non spreca un pallone ed è prezioso anche sacrificandosi in copertura.

Müller: la rivelazione di questo torneo, ha intelligenza tattica da vendere e ottimi fondamentali. La sua capacità di leggere il gioco e la concretezza, se paragonati all'età, fanno tremare.
Sneijder: trascina l'Olanda ad un passo dalla leggenda, illuminando la manovra e all'occorrenza sacrificandosi anche per la squadra. Non riesce ad eguagliare Pelé, ma questa rimarrà comunque una stagione indimenticabile.
Forlan: è l'Uruguay. Punta, seconda punta, ala, trequartista, fa di tutto e lo fa per un mese a livelli eccelsi. Il Pallone d'Oro del Mondiale è il giusto riconoscimento ad un grandissimo giocatore e ad un fantastico leader in grado di trascinare la sua nazionale ad un traguardo che mancava da decenni.

Villa: bomber implacabile, si adatta alla perfezione agli schemi ed al tipo di gioco della Spagna. Non da riferimenti ai difensori avversari, svariando su tutto il fronte offensivo senza perdere un briciolo di incisività e pericolosità in zona gol.


In collaborazione con G.D.C.

4 lug 2010

WC2010: Top&Flop Giocatori - Quarti di Finale

FLOP

Kakà: distrutto fisicamente e nell'orgoglio. Non gli riesce nulla di ciò che l'ha portato al Pallone d'Oro appena 3 anni fa, aggiungendo al mix una personalità da bambino arrogante. Deve ricominciare da zero, e potrebbe non bastare.

Felipe Melo: questi Mondiali consegnano un giudizio impietoso, giocatore non di questo livello. Un anno fa sembrava sul punto di esplodere, è collassato su se stesso. E si crede anche (e ancora) un fenomeno...

Luis Fabiano: non ha visto un pallone, sovrastato dai centrali olandesi. Un Mondiale non all'altezza delle aspettative, e se non segna lui il Brasile di Dunga è spuntato.

Nicolas Otamendi: fuori ruolo, contro avversari decisamente in palla, soffre da matti. Lascia il segno solo per i falli.

Lionel Messi: AAA personalità cercasi. Quando c'è da remare contro le difficoltà, irrimediabilmente scompare dal campo. E ostinarsi a cercare di saltare 5-6 avversari non fa che peggiorare le cose. La camiseta albiceleste è un problema, e grosso.

Gonzalo Higuain: dolorosa conferma. Quando la posta in palio si alza, lui scompare dal campo.


TOP

Kevin-Prince Boateng: fisico e polmoni, ma non sottovalutiamo la tecnica e la duttilità tattica. Se mette un pò a posto la testa, in Europa ne sentiremo parecchio parlare.

Diego Forlan: giocatore di livello assoluto, personalità da vendere.

Wesley Sneijder: fenomeno assoluto, capace di svegliare se stesso e trascinare l'intera Olanda dopo un primo tempo anonimo. Due gol pesantissimi, direttamente alla storia.

Mark Van Bommel: il simbolo dell'Olanda che cresce alla distanza. In mezzo ben supportato da De Jong inizia male, ma mattoncino per mattoncino conquista il centrocampo, il gioco e il Brasile annaspa.

Bastian Schweinsteiger: centrocampista di una completezza ammorbante. Sa fare tutto e bene, in una stagione ha avuto una crescita esponenziale a dire poco. Dove può arrivare?

Thomas Muller: forse il giocatore più decisivo del Mondiale fino a oggi. Alla prima stagione da professionista il ragazzo lanciato da Van Gaal promette già di entrare nei libri di storia.

Sami Khedira: un gigante in mediana. Ogni tanto esagera col dribbling, ma davanti alla difesa è un muro.

Philipp Lahm: cuor di capitano, terzino destro di una solidità difensiva sconvolgente e costante corsa in attacco. Un esempio per la sua squadra.

Miroslav Klose: una sentenza, ai Mondiali si esalta come nessuno, e adesso è a un solo gol da Ronaldo. Punta al record assoluto di gol dopo aver pareggiato una leggenda come Gerd Muller, qualcuno riuscirà a fermarlo? Tanti grandi nomi avrebbero da imparare...