Il Velez oltre ad essere protagonista sul campo nell'era Gareca lo è stato anche sul mercato esportando in Europa diversi giocatori, dalla prima generazione dei vari Nicolas Otamendi, Jonathan Cristaldo, Maxi Moralez, Ricky Alvarez, Augusto Fernandez fino ai più recenti Gino Peruzzi e Facundo Ferreyra. Il Fortin ha sempre dimostrato di saper produrre talenti, Lucas Romero è l'esponente più in vista della nuova generazione.
Nato il 18 Aprile 1994 gioca in pianta stabile con la prima squadra dalla stagione 2012/2013, con esordio il 9 Settembre 2012 contro l'Estudiantes. Gareca si fida molto di questo ragazzo e lo schiera diverse volte da titolare, in particolare nelle coppe dove serve più palleggio, come regista davanti alla difesa.
Fisicamente piccolo (172cm di altezza), compensa la scarsa fisicità con un'ottimo posizionamento, sia nel coprire le linee di passaggio che nell'andare a contrastare. Tatticamente molto disciplinato, si propone sempre ai compagni per ricevere palla e far partire l'azione. A quanto dice l'indicazione principale del suo allenatore è stata di alzare la palla solo quando non c'è nessun'altra opzione, quindi il suo stile di gioco è molto da tiqui-taca, con scarichi veloci palla a terra sul compagno smarcato più vicino. Tende abbastanza al possesso e all'orizzontalità, ma quando il Velez deve alzare i ritmi dimostra di non aver problemi a giocare in verticale velocizzando i tempi.
Tecnicamente presenta un destro raffinato nel controllo, continuità e precisione nei passaggi e visione. Non usa praticamente mai il sinistro. Malgrado il fisico sa eludere il pressing con la tecnica e un buon dribbling sullo stretto. Non ha progressione nè particolare propensione a spingersi in avanti, si fa trovare però spesso pronto al tiro sui palloni ribattuti appena fuori area. Ha una buona personalità e non ha paura di cercare il tiro da lontano, che però deve ancora migliorare.
Oltre alle esperienze nel club, vanta anche la convocazione nella selezione Under 20 dell'Argentina nel 2013.
Come idea è un giocatore che può ricordare Marco Verratti, pur avendo uno stile di gioco differente e dovendo ancora crescere. Il suo impatto in Europa dipenderà anche dallo sviluppo fisico. Per com'è oggi potrebbe diventare un ottimo elemento o migliorando nella rapidità e quindi in fase difensiva o aggiungendo fosforo al suo possesso palla.
L'età e la serietà sono dalla sua, servirà una squadra che creda in lui e gli fornisca il contesto migliore per esprimersi.
SONO # UNO!
RispondiEliminaCRACK CRACK CRACK
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