5 lug 2010

WC2010: Top&Flop Generali - Quarti di Finale

FLOP

Brasile (Secondo Tempo): irriconoscibile, dopo un grandissimo primo tempo la Seleçao cade sotto i colpi dell'Olanda. Sconvolgente è soprattutto il crollo psicologico generale provocato dal rocambolesco autogol di Felipe Melo, una reazione inspiegabile per una squadra sempre solidissima e sicura dei propri mezzi.

Rigoristi: Cardozo, Xabi Alonso e soprattutto Gyan. La posta in palio è sempre maggiore e la pressione inizia a giocare bruttissimi scherzi, come accaduto in particolar modo al centravanti ghanese, sfortunato protagonista di un terribile dramma calcistico.

Argentina: inevitabile, prevedibile, giusta. Tanti possono essere gli aggettivi per descrivere l'eleminazione della Seleccion, che, nonostante i continui elogi ricevuti durante il torneo, mette definitivamente in mostra i già evidenti punti deboli. E' bastata una squadra valida e soprattutto organizzata per far crollare un castello di carte inspiegabilmente considerato a livello globale una fortezza inespugnabile.

Beatificazione di Maradona: come sempre il campo ha ragione ed è meglio aspettare i suoi verdetti prima di trarre affrettate conclusioni. Sono bastate quattro partite contro avversari tutt'altro che irresistibili per avviare i primi processi di beatificazione per il Diez allenatore, il nuovo Mourinho, il rivoluzionario della tattica, maestro della panchina dotato di intuizioni geniali, infallibile nello scegliere i suoi uomini e nel muovere le pedine sullo schacchiere. Ora, improvvisamente, Maradona è tornato un buonissimo motivatore abile nel gestire lo spogliatoio ma carente dal punto di vista tattico. Era davvero necessario dover assistere a tutto questo?

Pupilli degli allenatori: tema ampiamente trattato in un recente articolo del blog, le scelte impopolari sono finora costate carissimo a tutti i CT. Lippi e Domenech prima, Dunga e Maradona adesso. Lasciare grandi giocatori a casa in nome del gruppo, del proprio credo calcistico e via dicendo non ha pagato, anzi, ha inevitabilmente condannato questi selezionatori ad uscite di scena piuttosto ingloriose.

Leggenda di F.Melo: da oltre un anno sentiamo ciclicamente questa leggenda secondo cui il mediano ex-Fiorentina si esprimerebbe sempre ad ottimi livelli in Nazionale e sarebbe una delle colonne portanti della Seleçao di Carlos Dunga. Detto che qualche buona prestazione Felipe Melo l'ha effettivamente offerta e che raggiungere il livello e la costanza messe in mostra con la Juventus è un'impresa ai limiti dell'impossibile, la sensazione è che questa differenza non sia poi così marcata. Buono il lavoro in copertura e fase di non possesso, rivedibilissimo l'apporto in costruzione e smistamento del gioco, scandalosa l'incapacità di saper giocare e comportarsi a certi livelli.

Fuoriclasse: Rooney, Cristiano Ronaldo, Kakà e Messi. Le stelle più attese sono tornate tutte a casa senza un briciolo di gloria, schiacciate dall'enorme pressione e dalle troppe aspettative. E' ancora giusto considerarli tutti dei "fuoriclasse"?


TOP

Brasile (Primo Tempo): i primi 45' di gioco sono uno spettacolo dei brasiliani, corti, aggressivi e velocissimi nelle ripartenze. Purtroppo per loro si accontentano del risultato e non fanno gli straordinari per cercare di chiudere la partita, sottovalutando l'Olanda e soprattutto i suoi campioni.

Olanda: dopo un'ora di sofferenza e paura gli Orange si svegliano e, complice il fortunoso pareggio, mettono sotto pressione il Brasile, raggiungendo una grande quanto meritata vittoria. Non appena Robben e Sneijder entrano in partita la squadra di Van Marwijk decolla, alzando la linea del pressing e non concedendo più agli avversari nessun punto di riferimento.

Parata di Suarez: molti lo hanno considerato un gesto antisportivo ed assolutamente da condannare. Noi però andiamo controcorrente e lo mettiamo fra i Top, perchè l'attaccante dell'Ajax ha deciso di giocarsi tutto regalando ai compagni e alla sua nazionale un'ultima chance per sperare nel passaggio del turno. Espulsione e giornata di squalifica sono il giusto prezzo che Suarez sarà ben felice di pagare, nel frattempo in patria c'è già chi lo considera eroe nazionale.

Germania: ancora una volta fra i Top, impossibile non menzionarli dopo i quattro gol rifilati anche all'Argentina. La corazzata teutonica continua a mietere vittime illustri e, priva del talentino Müller squalificato per somma di ammonizioni, si prepara ad affrontare la favorita Spagna . Ci sarà un'altra sorpresa?

Mediani tedeschi: Schweinsteiger e Khedira sono probabilmente la nota più positiva dei quarti di finale, grazie ad una prestazione superlativa su tutti i fronti. Corrono, recuperano decine di palloni, ingabbiano e fanno fare una pessima figura a Messi, ripartono, fanno girare palla e sono decisivi anche in zona offensiva. La sfida contro il centrocampo spagnolo sarà sicuramente uno spettacolo nello spettacolo.

Squadre europee: abbiamo lodato fino a pochi giorni fa il Sudamerica e le sue rappresentative, apparse in forma smaliante ed assolutamente incontenibili, ma l'unica superstite ad approdare in semifinale è l'Uruguay. Il calcio del vecchio continente dimostra una volta per tutte che non va minimamente sottovalutato quando il gioco inizia a farsi serio.

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