13 apr 2010

Il Maestro

Nella straordinaria rosa del Real Madrid c'è un giocatore che è in grado di dare uno straodinario apporto alla squadra in termini di creazione di gioco. Questo giocatore è nella rosa della prima squadra da 15 anni, non ha mai giocato in altri club e tuttavia non è mai stato considerato una stella assoluta dell'universo galacticos, pur avendo le qualità tecniche per esserlo.

Josè Maria Gutierrez Hernandez, detto Guti, gioca nel Real dal 1984, quando aveva 8 anni. Un esempio di fedeltà alla maglia raro nel calcio di oggi, premiato col ruolo di vicecapitano. Mancino illuminato, visione di gioco nel breve e nel lungo, assist e lanci al millimetro le sue doti più splendenti. Proprio per l'assist ha ammesso di avere una predilezione particolare, e c'è da credergli visto cosa è in grado di fare (chiedere a Karim Benzema per informazioni). Oltre 500 presenze, poche da titolare. Giocatore atipico, unico, proprio per questo di difficile collocazione, parecchio incostante soprattutto da giovane. Nella sua carriera ha ricoperto diversi ruoli nella sua unica squadra, trovando i momenti migliori all'inizio dell'era Del Bosque (anche come punta) e negli anni degli ultimi scudetti blancos, ricoprendo il ruolo del vero playmaker. Spesso sottovalutato, difficilmente in quel primo piano occupato da tanti compagni anche meno utili alla squadra. Nel Madrid attuale, con tanti giocatori che tendono a portare palla e cercare il dribbling, lui è l'unico davvero in grado di velocizzare il gioco e creare il fraseggio necessario a una squadra di livello. Quando c'è, la differenza si vede.
Per questo hanno iniziato a chiamarlo il maestro.

1 commento:

  1. visto il Real di ieri, ribadisco e confermo che predica più o meno nel deserto

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