Tuttavia c'è già chi si è mosso con largo anticipo, evitando pericolose aste e riponendo grandissima fiducia in questi giovani talenti. Grazie ad esemplari reti di osservatori e ad una gestione impeccabili dei settori giovanili ci sono infatti alcune squadre europee che hanno messo sotto contratto alcune giovani stelle sudamericane da mesi.
Il caso più eclatante è sicuramente quello di Philipe Coutinho, talento assoluto del Vasco da Gama acquistato dall'Inter nell'estate 2008 superando la concorrenza di società del calibro del Real Madrid. I nerazzurri per lui spenderanno un totale di circa 4 milioni di euro, dettagli se si pensa al valore del coetano Neymar, la cui clausola di rescissione si aggira attorno ai 30 milioni. La competenza e l'efficienza con cui si sono mossi Piero Ausilio ed i suoi collaboratori hanno infatti permesso di evitare costi eccessivamente spropositati e fuori mercato, convincendo il ragazzo a sposare con convinzione il progetto Inter. Sicuramente 4 milioni per un quindicenne non sono pochi, ma già a sei mesi di distanza dalla firma del contratto Coutinho ha incantato tutti disputando un grandissimo Sudamericano U-17, mettendosi in mostra come uno dei migliori talenti del continente e il trascinatore indiscusso della Seleção.
Il talento del Vasco non è però il solo verdeoro ad aver già suscitato l'interesse dei grandi club europei. Il Manchester United, da sempre molto attivo sul mercato brasiliano, ha infatti già messo sotto contratto il promettente terzino sinistro del Corinthians Dodô. Il brillante Sudamericano giocato dal giovane brasiliano classe '92 non è passato inosservato e pochissimo tempo dopo la sua conclusione è arrivato l'accordo con i Red Devils di Sir Alex Ferguson. Gli osservatori dei vice-campioni d'Europa saranno sicuramente rimasti positivamente impressionati dall'eleganza, dalla tecnica e dalla facilità di corsa del mancino verdeoro, tutte qualità che hanno contribuito alla vittoria finale dei carioca. A Manchester Jose Rodolfo Pires Ribeiro, in arte Dodô, troverà una piccola colonia brasiliana, composta dai gemelli Da Silva, Fabio e Rafael, Rodrigo Possebon e dal più conosciuto Anderson.
In finale i brasiliani hanno dovuto affrontare l'Argentina, avendo la meglio solo ai calci di rigore. Ed è proprio nella Seleccion che milita un altro dei giovani campioncini sudamericani già di proprietà di un club del vecchio continente: Damian Martinez. Il giovanissimo portiere dell'Independiente si è infatti messo ben preso in luce, rimediando agli errori di una linea difensiva non proprio impeccabile. A mettere le mani sul talento argentino è stata un'altra squadra inglese, vera e propria specialista del settore giovanile e infinita fucina di campioncini: l'Arsenal di Arsene Wenger. Segnalato da Tony Banfield e dai suoi assistenti, Martinez è stato invitato a Londra per una settimana di prova e non ha esitato ad accettare l'offerta dei Gunners. Nel Regno Unito il portierino del Rojo dovrà lavorare molto per limare alcuni difetti dovuti in gran parte alla giovane età, ma potrà sicuramente godere della fiducia e dei palcoscenici giusti per poter mettere in mostra le sue interessantissime qualità.
L'acquisto più recente è però quello di Gonzalo Barreto, punta uruguayana in forza al Danubio che a Gennaio si trasferirà a Roma, sponda Lazio. Un grande colpo quello della società di Lotito, capace di bruciare sul filo del rasoio un'agguerrita concorrenza e di assicurarsi uno dei talenti più cristallini del Sud America. Dribbling secco, tecnica, rapidità, furbizia e senso del gol: la stella della Celeste ha tutto per mettersi in mostra dapprima al Mondiale e più avanti in Italia, dove potrà prendere lezioni da quello che molti considerano il giocatore a cui più somiglia: Mauro Zarate.
Questi sono i talenti che hanno già pronto il passaporto e il biglietto di sola andata per l'Europa, in attesa soltanto di diventare maggiorenni, anche se non è difficile pensare che alla fine dei Mondiali la lista sarà inevitabilmente destinata ad allungarsi.
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