FLOP
Kakà: distrutto fisicamente e nell'orgoglio. Non gli riesce nulla di ciò che l'ha portato al Pallone d'Oro appena 3 anni fa, aggiungendo al mix una personalità da bambino arrogante. Deve ricominciare da zero, e potrebbe non bastare.
Felipe Melo: questi Mondiali consegnano un giudizio impietoso, giocatore non di questo livello. Un anno fa sembrava sul punto di esplodere, è collassato su se stesso. E si crede anche (e ancora) un fenomeno...
Luis Fabiano: non ha visto un pallone, sovrastato dai centrali olandesi. Un Mondiale non all'altezza delle aspettative, e se non segna lui il Brasile di Dunga è spuntato.
Nicolas Otamendi: fuori ruolo, contro avversari decisamente in palla, soffre da matti. Lascia il segno solo per i falli.
Lionel Messi: AAA personalità cercasi. Quando c'è da remare contro le difficoltà, irrimediabilmente scompare dal campo. E ostinarsi a cercare di saltare 5-6 avversari non fa che peggiorare le cose. La camiseta albiceleste è un problema, e grosso.
Gonzalo Higuain: dolorosa conferma. Quando la posta in palio si alza, lui scompare dal campo.
TOP
Kevin-Prince Boateng: fisico e polmoni, ma non sottovalutiamo la tecnica e la duttilità tattica. Se mette un pò a posto la testa, in Europa ne sentiremo parecchio parlare.
Diego Forlan: giocatore di livello assoluto, personalità da vendere.
Wesley Sneijder: fenomeno assoluto, capace di svegliare se stesso e trascinare l'intera Olanda dopo un primo tempo anonimo. Due gol pesantissimi, direttamente alla storia.
Mark Van Bommel: il simbolo dell'Olanda che cresce alla distanza. In mezzo ben supportato da De Jong inizia male, ma mattoncino per mattoncino conquista il centrocampo, il gioco e il Brasile annaspa.
Bastian Schweinsteiger: centrocampista di una completezza ammorbante. Sa fare tutto e bene, in una stagione ha avuto una crescita esponenziale a dire poco. Dove può arrivare?
Thomas Muller: forse il giocatore più decisivo del Mondiale fino a oggi. Alla prima stagione da professionista il ragazzo lanciato da Van Gaal promette già di entrare nei libri di storia.
Sami Khedira: un gigante in mediana. Ogni tanto esagera col dribbling, ma davanti alla difesa è un muro.
Philipp Lahm: cuor di capitano, terzino destro di una solidità difensiva sconvolgente e costante corsa in attacco. Un esempio per la sua squadra.
Miroslav Klose: una sentenza, ai Mondiali si esalta come nessuno, e adesso è a un solo gol da Ronaldo. Punta al record assoluto di gol dopo aver pareggiato una leggenda come Gerd Muller, qualcuno riuscirà a fermarlo? Tanti grandi nomi avrebbero da imparare...
Kakà: distrutto fisicamente e nell'orgoglio. Non gli riesce nulla di ciò che l'ha portato al Pallone d'Oro appena 3 anni fa, aggiungendo al mix una personalità da bambino arrogante. Deve ricominciare da zero, e potrebbe non bastare.
Felipe Melo: questi Mondiali consegnano un giudizio impietoso, giocatore non di questo livello. Un anno fa sembrava sul punto di esplodere, è collassato su se stesso. E si crede anche (e ancora) un fenomeno...
Luis Fabiano: non ha visto un pallone, sovrastato dai centrali olandesi. Un Mondiale non all'altezza delle aspettative, e se non segna lui il Brasile di Dunga è spuntato.
Nicolas Otamendi: fuori ruolo, contro avversari decisamente in palla, soffre da matti. Lascia il segno solo per i falli.
Lionel Messi: AAA personalità cercasi. Quando c'è da remare contro le difficoltà, irrimediabilmente scompare dal campo. E ostinarsi a cercare di saltare 5-6 avversari non fa che peggiorare le cose. La camiseta albiceleste è un problema, e grosso.
Gonzalo Higuain: dolorosa conferma. Quando la posta in palio si alza, lui scompare dal campo.
TOP
Kevin-Prince Boateng: fisico e polmoni, ma non sottovalutiamo la tecnica e la duttilità tattica. Se mette un pò a posto la testa, in Europa ne sentiremo parecchio parlare.
Diego Forlan: giocatore di livello assoluto, personalità da vendere.
Wesley Sneijder: fenomeno assoluto, capace di svegliare se stesso e trascinare l'intera Olanda dopo un primo tempo anonimo. Due gol pesantissimi, direttamente alla storia.
Mark Van Bommel: il simbolo dell'Olanda che cresce alla distanza. In mezzo ben supportato da De Jong inizia male, ma mattoncino per mattoncino conquista il centrocampo, il gioco e il Brasile annaspa.
Bastian Schweinsteiger: centrocampista di una completezza ammorbante. Sa fare tutto e bene, in una stagione ha avuto una crescita esponenziale a dire poco. Dove può arrivare?
Thomas Muller: forse il giocatore più decisivo del Mondiale fino a oggi. Alla prima stagione da professionista il ragazzo lanciato da Van Gaal promette già di entrare nei libri di storia.
Sami Khedira: un gigante in mediana. Ogni tanto esagera col dribbling, ma davanti alla difesa è un muro.
Philipp Lahm: cuor di capitano, terzino destro di una solidità difensiva sconvolgente e costante corsa in attacco. Un esempio per la sua squadra.
Miroslav Klose: una sentenza, ai Mondiali si esalta come nessuno, e adesso è a un solo gol da Ronaldo. Punta al record assoluto di gol dopo aver pareggiato una leggenda come Gerd Muller, qualcuno riuscirà a fermarlo? Tanti grandi nomi avrebbero da imparare...
ottimo! finalmente un articolo obiettivo, anche sui top player della liga come Kakà e Messi :D
RispondiEliminaHiguain i suoi gol li ha fatti però..
li ha fatti, ma potevo farli anche io quei 4 gol
RispondiEliminae quando il livello si è alzato, lui è scomparso dal campo
ha troppo talento per nascondersi quando conta ;)