Diego Forlan, uomo simbolo della sorpresa Uruguay e capocannoniere con 5 gol in coabitazione con Villa, Sneijder e Muller, è stato nominato Pallone d'Oro del Mondiale come miglior giocatore.
Qui abbiamo già descritto la carriera e le qualità del giocatore, ma quanto fatto con la sua nazionale merita un'analisi a parte, perchè va a esplorare nuovi ambiti del grandissimo talento di questo campione.
Oscar Washington Tabarez nel costruire il suo Uruguay si trovava per le mani una buona batteria di punte (Cavani, Suarez, Forlan), ma nessun giocatore di qualità in grado di fornirle palloni giocabili. Nel fare di necessità virtù decise di spostare qualche metro indietro proprio il suo miglior finalizzatore. Una mossa a sorpresa, sicuramente in principio discutibile anche per le non eccellenti prestazioni sia di Forlan sia di chi prendeva il suo posto come centravanti, ma che ha portato i suoi massimi frutti proprio al Mondiale.
Dopo un necessario periodo di ambientamento, nel suo Uruguay Forlan si è trasformato da implacabile centravanti a vero e proprio regista d'attacco, facendo da punto di riferimento per la creazione del gioco offensivo. La posizione è quella del trequartista, trait d'union tra un centrocampo di mediani recupera palloni (efficientissimi) e le punte. Nel Mondiale ha messo in mostra una visione di gioco e una capacità di servire i compagni assolutamente completa (di destro o di sinistro, nel breve o con lanci, ma anche su punizioni e calci d'angolo) straordinaria per una prima punta pura, ed è stato uno dei calciatori che ha giocato più palloni in assoluto.
Assist, gol e tanto tanto gioco sono partiti dai suoi piedi, tanto da essere eletto il migliore.Un giocatore maturo dotato di un senso tattico forse unico. Il 10 sulle spalle pare quanto mai appropriato.
Qui abbiamo già descritto la carriera e le qualità del giocatore, ma quanto fatto con la sua nazionale merita un'analisi a parte, perchè va a esplorare nuovi ambiti del grandissimo talento di questo campione.
Oscar Washington Tabarez nel costruire il suo Uruguay si trovava per le mani una buona batteria di punte (Cavani, Suarez, Forlan), ma nessun giocatore di qualità in grado di fornirle palloni giocabili. Nel fare di necessità virtù decise di spostare qualche metro indietro proprio il suo miglior finalizzatore. Una mossa a sorpresa, sicuramente in principio discutibile anche per le non eccellenti prestazioni sia di Forlan sia di chi prendeva il suo posto come centravanti, ma che ha portato i suoi massimi frutti proprio al Mondiale.
Dopo un necessario periodo di ambientamento, nel suo Uruguay Forlan si è trasformato da implacabile centravanti a vero e proprio regista d'attacco, facendo da punto di riferimento per la creazione del gioco offensivo. La posizione è quella del trequartista, trait d'union tra un centrocampo di mediani recupera palloni (efficientissimi) e le punte. Nel Mondiale ha messo in mostra una visione di gioco e una capacità di servire i compagni assolutamente completa (di destro o di sinistro, nel breve o con lanci, ma anche su punizioni e calci d'angolo) straordinaria per una prima punta pura, ed è stato uno dei calciatori che ha giocato più palloni in assoluto.
Assist, gol e tanto tanto gioco sono partiti dai suoi piedi, tanto da essere eletto il migliore.Un giocatore maturo dotato di un senso tattico forse unico. Il 10 sulle spalle pare quanto mai appropriato.
Non ho idea di quanto chieda l'Atletico Madrid (sicuro dai 20 in su), ma se qualcuno lo compra mette probabilmente a segno una sorta di operazione "Milito-bis".
RispondiEliminase lo vendono sono pazzi, da loro è il leader circa quanto lo è nell'Uruguay...
RispondiEliminaquando hanno venduto Torres era per lanciare Aguero, vogliono scommettere così tanto sul Toto adesso?
Più che altro bisogna vedere se Forlan vuole giocarsi le ultime carte in un club di prima fascia. Farebbe comodo a parecchi in questo momento!
RispondiEliminae la Juve è un club di prima fascia attualmente?
RispondiEliminaScusa ma hai mai visto una partita dell'Uruguay prima del Mondiale? Questo modulo con Forlán dietro a Suárez e Cavani, El Maestro lo ha sperimentato nella partita vinta dalla Celeste con il Sud Africa. Nelle qualificazioni l'Uruguay ha sempre giocato con il classico 4-4-2, con Eguren e El Ruso Perez centrali, El Malaka Martinez e El Cebolla Rodriguez come esterni, e la coppia d'attacco formata dal Cacha Forlan e dal Conejo Suárez, quindi non c'e' stato nessuno rodaggio, perche' Forlán in quella posizione non ha mai giocato in vita sua, ne tantomeno nell'Uruguay. E' stata una bella invenzione di Tabárez, che dopo lo scialbo pari con la Francia, dove la Celeste ha creato poco, ha deciso di arretrare El Cacha, visto anche la squalifica di Lodeiro, colui che in futuro potrebbe ricoprire questo ruolo. Essendo un grandissimo giocatore, Forlán c'ha messo un minuto ad abituarsi al nuovo ruolo, tanto da essere stato uno dei migliori nel match vinto dall'Uruguay con il Sud Africa, che poi ha dato il via al tridente che tanto bene ha fatto al Mondiale
RispondiEliminaSecondo me state dicendo la stessa cosa, cioè che Tabarez ha avuto l'intuizione di arretrare Forlan e il giocatore dell'Atletico è stato fantastico nell'interpretare questo nuovo ruolo.
RispondiEliminain generale hai ragione, ma mi riferivo principalmente a Uruguay-Argentina di qualificazioni mondiali, giocata tipo la notte stessa in cui ho pubblicato il primo articolo su Forlan. In quella partita Diego giocò di fatto dietro le punte,e me lo ricordo come fosse ieri perchè praticamente il mio articolo che lo magnificava come punta era da buttare e nn ci ero rimasto benissimo. L'esperimento vero e proprio c'è stato solo ai Mondiali grazie anche alla presenza di Suarez, e come dici giustamente forse con Lodeiro abile, continuo (soprattutto di testa) e arruolato nn l'avremmo mai visto
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