Dopo essere stato indicato come uno dei principali obiettivi dei club di mezza Europa, al termine di una lunga trattiva, manca solo l'ufficialità per il passaggio di Eduardo Salvio all'Atletico Madrid. Il costo del trasferimento si aggira attorno agli 8 milioni di euro e venerdì l'attaccante del Lanus sarà nella capitale spagnola per discutere gli ultimi dettagli e per apporre la firma sul contratto. Passato quasi in sordina, quello dei Colchoneros è sicuramente uno degli acquisti più importanti di questa sessione di mercato, un grandissimo colpo in prospettiva, a cifre più che contenute analizzando il valore ed il potenziale della giovane stella argentina.
Classe 1990, Salvio è considerato uno dei talenti più cristallini del Sud America e probabilmente uno dei migliori giocatori del campionato argentino, dove con Blanco e Sand ha formato nella scorsa stagione un tridente inarrestabile, fatto di fantasia, forza fisica, velocità e gol, che ha candidato così il Lanus come una delle pretendenti più accreditate per la conquista del titolo. Nonostante negli ultimi sei mesi non abbia particolarmente brillato, risentendo del momento non molto positivo della squadra e incappando in qualche problema fisico di troppo, il Toto ha potuto comunque festeggiare le prime presenze nella Seleccion argentina agli ordini del DT Diego Armando Maradona.
Alto poco più di un metro e 70, la joyita del Lanus fa della rapidità, del cambio di passo e dell'imprevedibilità le sue armi principali. Tutte qualità che gli permettono di essere una costante spina nel fianco per qualsiasi difesa e che, abbinate ad un'ottima forza fisica, ne fanno un giocatore polivalente, in grado di giostrare con la stessa facilità su entrambe le fasce o alle spalle di una prima punta. Completo sotto qualsiasi punto di vista, escluso per ovvi motivi il gioco aereo, è in grado di trovare con buona frequenza la via del gol e, allo stesso tempo, di servire assist più che invitanti per i compagni. Un talento più volte paragonato per l'incedere e per il portamento al Pocho Lavezzi, ma che ha dalla sua sicuramente una maggior caratura tecnica ed un margine di crescita nettamente superiore. Dotato di uno spirito di sacrificio invidiabile per un'ala/mezza punta, deve migliorare soltanto sotto il profilo della continuità e nella costruzione della manovra.
Classe 1990, Salvio è considerato uno dei talenti più cristallini del Sud America e probabilmente uno dei migliori giocatori del campionato argentino, dove con Blanco e Sand ha formato nella scorsa stagione un tridente inarrestabile, fatto di fantasia, forza fisica, velocità e gol, che ha candidato così il Lanus come una delle pretendenti più accreditate per la conquista del titolo. Nonostante negli ultimi sei mesi non abbia particolarmente brillato, risentendo del momento non molto positivo della squadra e incappando in qualche problema fisico di troppo, il Toto ha potuto comunque festeggiare le prime presenze nella Seleccion argentina agli ordini del DT Diego Armando Maradona.
Alto poco più di un metro e 70, la joyita del Lanus fa della rapidità, del cambio di passo e dell'imprevedibilità le sue armi principali. Tutte qualità che gli permettono di essere una costante spina nel fianco per qualsiasi difesa e che, abbinate ad un'ottima forza fisica, ne fanno un giocatore polivalente, in grado di giostrare con la stessa facilità su entrambe le fasce o alle spalle di una prima punta. Completo sotto qualsiasi punto di vista, escluso per ovvi motivi il gioco aereo, è in grado di trovare con buona frequenza la via del gol e, allo stesso tempo, di servire assist più che invitanti per i compagni. Un talento più volte paragonato per l'incedere e per il portamento al Pocho Lavezzi, ma che ha dalla sua sicuramente una maggior caratura tecnica ed un margine di crescita nettamente superiore. Dotato di uno spirito di sacrificio invidiabile per un'ala/mezza punta, deve migliorare soltanto sotto il profilo della continuità e nella costruzione della manovra.
Ora non resta che aspettare e vedere come sarà l'ambientamento a Madrid, dove, con Aguero e Forlan, potrebbe formare un tridente tutto sudamericano potenzialmente incontenibile.
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