Spesso l'importanza di un giocatore va al di là di ciò che si vede. Una serie di cose intangibili caratterizza il singolo atleta più di freddi numeri da videogioco, e determina di fatto la resa in campo sua e del gruppo di cui fa parte.
Oltreoceano riassumono questo concetto col termine intangibles (da cui la mia libera traduzione) per sottolineare come queste voci non rientrino in nessuna statistica. Proprio per questo sono aspetti meno considerati e più difficilmente comprensibili, ma ugualmente determinanti. E' così che un giocatore con doti modeste può rivelarsi decisivo, mentre uno con grandi numeri perdersi nel suo talento. Gli esempi più immediati nel calcio nostrano possono essere Gattuso e Cassano, ma la lista è lunga.
Non parliamo solo di professionalità, personalità e grinta. Leadership, capacità di stare in campo, di mettere la squadra davanti all'ego, movimenti, essere d'esempio e aiuto per i compagni, essere vincenti, ma anche tutte le piccole cose proprie del modo di giocare unico di un atleta che lo rendono speciale e spesso gli danno un qualche vantaggio in campo. Tanto per fare esempi, un giocatore determinante in questo senso è Samuel Eto'o. Protagonista di una stagione non all'altezza della sua fama, è ed è stato secondo me il giocatore determinante per la nascita dell'Inter attuale. Attraverso il suo esempio di professionalità e abnegazione, perchè è il giocatore più pagato e con più trofei della rosa, ma fa tutto quello che gli si chiede senza fiatare, e quindi i compagni lavorano il doppio per stare al suo passo. Ma anche attraverso la sua leadership, le sue parole, la sua aurea. Cose non immediatamente manifeste, ma che si notano in piccoli gesti tipo il discorso a Balotelli prima di entrare in campo domenica o l'invito ai compagni a salire durante una rimessa laterale in Inter-Chelsea. Esempio negativo l'attuale John Terry, che per le note vicende di gossip sta vedendo la sua corazza di leader sempre più erosa, con evidenti ripercussioni sul campo (come detto anche da Marcel Desailly).
Non è tutto oro quel che luccica, ma capita che ci sia dell'oro che non si vede.
Oltreoceano riassumono questo concetto col termine intangibles (da cui la mia libera traduzione) per sottolineare come queste voci non rientrino in nessuna statistica. Proprio per questo sono aspetti meno considerati e più difficilmente comprensibili, ma ugualmente determinanti. E' così che un giocatore con doti modeste può rivelarsi decisivo, mentre uno con grandi numeri perdersi nel suo talento. Gli esempi più immediati nel calcio nostrano possono essere Gattuso e Cassano, ma la lista è lunga.
Non parliamo solo di professionalità, personalità e grinta. Leadership, capacità di stare in campo, di mettere la squadra davanti all'ego, movimenti, essere d'esempio e aiuto per i compagni, essere vincenti, ma anche tutte le piccole cose proprie del modo di giocare unico di un atleta che lo rendono speciale e spesso gli danno un qualche vantaggio in campo. Tanto per fare esempi, un giocatore determinante in questo senso è Samuel Eto'o. Protagonista di una stagione non all'altezza della sua fama, è ed è stato secondo me il giocatore determinante per la nascita dell'Inter attuale. Attraverso il suo esempio di professionalità e abnegazione, perchè è il giocatore più pagato e con più trofei della rosa, ma fa tutto quello che gli si chiede senza fiatare, e quindi i compagni lavorano il doppio per stare al suo passo. Ma anche attraverso la sua leadership, le sue parole, la sua aurea. Cose non immediatamente manifeste, ma che si notano in piccoli gesti tipo il discorso a Balotelli prima di entrare in campo domenica o l'invito ai compagni a salire durante una rimessa laterale in Inter-Chelsea. Esempio negativo l'attuale John Terry, che per le note vicende di gossip sta vedendo la sua corazza di leader sempre più erosa, con evidenti ripercussioni sul campo (come detto anche da Marcel Desailly).
Non è tutto oro quel che luccica, ma capita che ci sia dell'oro che non si vede.
davvero bello quest'articolo! bella anche la foto :P
RispondiEliminaEto'o mi piace perchè nonostante il suo curriculum, è un ragazzo umile e generoso. Sia in campo (sempre disposto ad aiutare i compagni e sacrificarsi) che fuori. Bello anche il gesto di regalare la maglia del camerun al piccolo, fuori ad appiano