18 mar 2010

Il Real vuole Mourinho?

Per il momento ovviamente è solo una voce, anche se uscita a più riprese negli ultimi anni (perchè Mou adesso allena l'Inter direbbe qualcuno), ma è una suggestione che merita qualche riflessione extra perchè l'acqua è più profonda di quel che sembra.

L'operazione è semplice: club più glamour del mondo + allenatore più mediatico del mondo. A fare 2+2 siam capaci tutti. Possiamo poi riprendere una vecchia dichiarazione di Josè in cui diceva di voler vincere anche la Liga dopo Premier e Serie A (e il poker sarebbe ovviamente storico) e andare a leggere la famosa clausola (bilaterale) del suo contratto che prevede lo svincolo dietro pagamento di una penale. Vediamo quindi che in Spagna di fatto di squadre ce ne sono solo due (controllare la classifica prego), e una delle due ha in panchina Guardiola fresco di triplete. La tavola è apparecchiata e il matrimonio fattibile.

E' proprio qui che inizia la nostra immersione. Josè Mario dos Santos Felix, detto Mourinho è un personaggio. Anzi, è IL personaggio nel mondo del calcio. Bello, intelligente, brillante, arrogante, vincente. Ha una personalità straripante e lo dimostra a ogni singola dichiarazione,mai banale o casuale. Spesso per gestire la sua squadra e la pressione su di essa esaspera questa sua caratteristica, col risultato che a fare notizia è più lui che i giocatori che allena. Basta vedere i titoli dei giornali quando parlano di Inter quanto spesso citino il suo tecnico. Su di lui si concentrano gli occhi di tutti.

Qui abbiamo il problema: nel Real Madrid esiste solo Il Real Madrid. Specie con Florentino Perez presidente, i tecnici sulla panchina sono mera estensione della volontà della dirigenza. La squadra la decidono le alte sfere e il marketing, in campo ci vanno certi nomi per forza, i giocatori sono i protagonisti (del resto sono loro che fanno salire il fatturato), le dichiarazioni sono "controllate", esiste solo un modo di vedere le cose. Una serie di restrizioni forzate che si sposano malissimo col tecnico di Setubal, che vuole la massima libertà anche per il mercato (tradotto: giocatori utili e non solo nomi) e la gestione del gruppo.

Moratti assumendo Mourinho sapeva benissimo che figura si portava in casa, e ha accettato il rischio che si prendesse lui visibilità e meriti. A Madrid potrebbe succedere?

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