Alejandro Dario Gomez arriva a Catania durante l'estate 2010 dopo la cessione di Jorge Martinez alla Juventus, l'ennesimo argentino della ricca colonia costruita da Pietro Lo Monaco.
Perfetto sconosciuto per il pubblico italiano, questo piccolo argentino aveva già dato ampie dimostrazioni del suo talento in patria.
Nato il 15 Febbraio 1988 arriva in prima squadra all'Arsenal di Sarandì nel 2005 e dall'anno successivo è un titolare. El Arse non è esattamente una grande del calcio argentino, ma grazie al quinto posto finale ottenuto nel 2006/2007 ottiene l'accesso alla Copa Sudamericana 2007. Partendo dai preliminari vinti contro il San Lorenzo, la squadra del Papu arriva fino in fondo battendo il Goias, il Guadalajara in cui esordiva un giovane chiamato Chicharito e il River Plate. Nell'andata della finale contro l'America Gomez segna una doppietta decisiva per la vittoria del torneo, la prima e momentaneamente unica grande conquista del club di Sarandì.
Sempre nel 2007 fa parte della fortunata seleccion albiceleste Under 20 che va in Canada a disputare e vincere i Mondiali di categoria, insieme a nomi come Mauro Zarate, Ever Banega, Maxi Moralez, Angel Di Maria e la stella assoluta Sergio Lionel Aguero.
Dopo 77 presenze e 16 gol, nel 2009 passa al San Lorenzo dove trova la sua annata migliore con 47 presenze complessive, 8 gol e a suon di prestazioni importanti attira l'attenzione degli scout rossoazzurri del Catania.
In Italia ci mette un pò a carburare. Si sa che il nostro calcio è complesso e il ragazzo pur facendo cose buone spesso si perde in tiri improbabili o giocate troppo articolate. Soprattutto da quando arriva in panchina Diego Pablo el Cholo Simeone il suo rendimento sale. Il talento, vedendolo giocare, non si poteva mettere in discussione, ma diventa molto più essenziale, utile e continuo. In stagione colleziona 33 presenze e 4 reti, tra cui quelle a Inter, Juventus e Roma (gol della vittoria all'ultimo secondo che porta il Catania al record di punti in Serie A).
Piccolo (164 centimetri), ma ben piazzato, fa di tecnica, dribbling e accelerazioni il suo pane. Abilissimo nel saltare l'uomo sia nello stretto che in progressione, unisce alla rapidità una grande destrezza nell'assist soprattutto filtrante palla a terra. In Argentina ha segnato molti gol con tiri spettacolari, mentre in Italia si è segnalato per la sua competenza nell'inserirsi senza palla. Capace di usare entrambi i piedi ama svariare su tutto il fronte d'attacco, risultando letale sia come ala che come rifinitore, mostrando una capacità tattica rara per un giocatore appena sbarcato in Europa. E' infine un lottatore, pronto a mettere sempre in campo la famosa garra argentina.
Avrà un futuro in Europa? Seguiamo il numero 17 del Catania e lo scopriremo.
Perfetto sconosciuto per il pubblico italiano, questo piccolo argentino aveva già dato ampie dimostrazioni del suo talento in patria.
Nato il 15 Febbraio 1988 arriva in prima squadra all'Arsenal di Sarandì nel 2005 e dall'anno successivo è un titolare. El Arse non è esattamente una grande del calcio argentino, ma grazie al quinto posto finale ottenuto nel 2006/2007 ottiene l'accesso alla Copa Sudamericana 2007. Partendo dai preliminari vinti contro il San Lorenzo, la squadra del Papu arriva fino in fondo battendo il Goias, il Guadalajara in cui esordiva un giovane chiamato Chicharito e il River Plate. Nell'andata della finale contro l'America Gomez segna una doppietta decisiva per la vittoria del torneo, la prima e momentaneamente unica grande conquista del club di Sarandì.
Sempre nel 2007 fa parte della fortunata seleccion albiceleste Under 20 che va in Canada a disputare e vincere i Mondiali di categoria, insieme a nomi come Mauro Zarate, Ever Banega, Maxi Moralez, Angel Di Maria e la stella assoluta Sergio Lionel Aguero.
Dopo 77 presenze e 16 gol, nel 2009 passa al San Lorenzo dove trova la sua annata migliore con 47 presenze complessive, 8 gol e a suon di prestazioni importanti attira l'attenzione degli scout rossoazzurri del Catania.
In Italia ci mette un pò a carburare. Si sa che il nostro calcio è complesso e il ragazzo pur facendo cose buone spesso si perde in tiri improbabili o giocate troppo articolate. Soprattutto da quando arriva in panchina Diego Pablo el Cholo Simeone il suo rendimento sale. Il talento, vedendolo giocare, non si poteva mettere in discussione, ma diventa molto più essenziale, utile e continuo. In stagione colleziona 33 presenze e 4 reti, tra cui quelle a Inter, Juventus e Roma (gol della vittoria all'ultimo secondo che porta il Catania al record di punti in Serie A).
Piccolo (164 centimetri), ma ben piazzato, fa di tecnica, dribbling e accelerazioni il suo pane. Abilissimo nel saltare l'uomo sia nello stretto che in progressione, unisce alla rapidità una grande destrezza nell'assist soprattutto filtrante palla a terra. In Argentina ha segnato molti gol con tiri spettacolari, mentre in Italia si è segnalato per la sua competenza nell'inserirsi senza palla. Capace di usare entrambi i piedi ama svariare su tutto il fronte d'attacco, risultando letale sia come ala che come rifinitore, mostrando una capacità tattica rara per un giocatore appena sbarcato in Europa. E' infine un lottatore, pronto a mettere sempre in campo la famosa garra argentina.
Avrà un futuro in Europa? Seguiamo il numero 17 del Catania e lo scopriremo.
Il Papu... Vediamo chi sarà il primo a svegliarsi e a portarlo via da Catania!
RispondiEliminaio la sparo grossa, ma secondo me nn è tanto inferiore a Sanchez
RispondiEliminaSe consideriamo il rapporto prezzo/qualità l'operazione Sanchez avrebbe molte valide alternative... e Gomez è una di queste :D
RispondiEliminama l'hai visto a San Siro fare praticamente l'interno di centrocampo?? e ha fatto pure due lanci da regista vero
RispondiEliminaMetterlo in versione centrocampista (dove si è cmq difeso), è stato un discreto delitto calcistico del Cholo :)
RispondiEliminaNon appena è stato rimesso in zona offensiva e il Catania ha potuto alzare il baricentro Gomez è tornato ad essere una spina nel fianco...
anche perchè col suo fisico in mezzo al campo ha poco da fare oggettivamente. però mi piace che lotta sempre, uno così tascabile che ha il coraggio di fare a sportellate con Lucio ha la mia stima :D
RispondiEliminaieri Catania ingiudicabile, modulo a caso e giocatori dove capitava
... per non parlare dell'agonismo lasciato in Sicilia :D
RispondiEliminaEhhh, la garra è sempre garra e il Papu da buon argentino non se la dimentica mai, vedi quando sotto un diluvio era andato testa contro petto (eheh) con un avversario. :D