7 mag 2011

Dortmund: l'ombelico del mondo (Parte 2)

Inizia ora il giro del mondo, perchè a completare l'undici titolare del Borussia Dortmund ci pensa una rappresentanza di giocatori provenienti da quasi tutti i continenti, un concentrato di diverse nazionalità, culture e soprattutto scuole calcistiche.
In difesa, assieme ad Hummels e Schmelzer, vi sono Lukasz Piszczek e Neven Subotić. Il primo è un terzino destro polacco, in Germania da quando aveva 19 anni e poco impegnato nell'ultima stagione fra le fila dell'Herta Berlino. Il BVB crede in lui ed approfitta della retrocessione della squadra della capitale per acquistarlo: i fatti danno subito ragione ai dirigenti dei gialloneri, perchè l'impronunciabile esterno difensivo polacco si rivela ben presto un ottimo innesto in grado di portare solidità e spinta alla manovra. Subotic è invece uno dei gioielli del Borussia Dortmund, assieme a Mats Hummels la colonna portante su cui Klopp ha basato la fase difensiva della sua squadra. Cittadino del mondo, nasce in Bosnia, si trasferisce fin da piccolo in Germania e dopo pochi anni attraversa l'oceano per seguire la famiglia negli USA. Lì inizia a giocare per l'Università di South Florida e in una tournée con la nazionale giovanile a stelle e strisce viene notato dagli osservatori del Mainz, all'epoca allenato proprio da Klopp. Il passo che lo porta a Dortmund a ricongiungersi con il suo vecchio allenatore è breve e in maglia giallonera dà vita ad una delle coppie difensive migliori d'Europa: uno straordinario concentrato di forza fisica, senso della posizione, anticipi, chiusure, ripartenze e tanta, tantissima classe.

Assieme a Bender, il centrocampo del Borussia Dortmund è orchestrato da Nuri Şahin, l'autentica mente della squadra. Trequartista di origine turca nato però a pochissimi chilometri da Dortmund, per la precisione Lüdenscheid, è stato il più giovane esordiente e realizzatore in Bundesliga: un predestinato. Mancino delizioso, inizia la carriera da trequartista, ma è Klopp ad intravederne le grandi doti da regista: lo arretra sulla linea dei mediani ed il nazionale turco accende la luce, dando il via a tutte le manovre dei gialloneri e rendendosi pericolosissimo anche in zona gol.
Sulla trequarti, coperto dalla coppia Bender-Şahin, c'è probabilmente la vera, grande sorpresa del Borussia Dortmund 2010/2011: Shinji Kagawa. Tuttologo giapponese scovato nella terra del Sol Levante dalla straordinaria rete di osservatori del club tedesco, è costato quasi meno del biglietto aereo per farlo arrivare nella Ruhr. I dirigenti del BVB si staranno già sfregando le mani al solo pensiero della plusvalenza in cantiere, ma nel frattempo a godere a pieno titolo delle prodezze del giapponese sono gli 80.000 del Westfalenstadion. Abilità nell'inserimento, dribbling nello stretto, movimento preciso e costante, senso del gol e duttilità fanno del giapponesino classe '89 un talento assoluto dal potenziale cristallino.

Ultimo elemento della formazione titolare è il centravanti di Buones Aires Lucas Barrios, il finalizzatore perfetto per la mole di gioco prodotta dai ragazzi di Klopp. Bomber di razza dal fisico devastante, vive per il gol ed in funzione del gol e la sua media realizzativa in Bundesliga rende perfettamente l'idea. Da buon giramondo in stile BVB, anche lui fa collezione di passaporti e dopo gli esordi più che positivi nel campionato argentino tenta una poco felice avventura europea fra le fila del Tottenham. L'adattamento alla Premier League non è dei migliori e prima di trasferirsi in Germania Barrios fa ritorno in Sud America, al Colo Colo, dove ricomincia a bucare i portieri avversari con continuità disarmante. Inspiegabilmente ignorato dalla Seleccion albiceleste, la Pantera decide di accettare la lunga corte del Paraguay, paese di nascita materno, esordendo agli ordini di Gerardo Martino con un gol, ovviamente.

A completare lo straordinario giro del mondo che da Dortmund e dall'Europa ci ha portati a visitare il lontano Oriente, le coste della Florida e il Rio della Plata ci pensa uno dei giocatori meno conosciuti della banda-Klopp: Mitchell Langerak, numero 20 e riserva di Roman Weidenfeller. Arrivato a Dortmund direttamente dal Queensland australiano, il ventiduenne ex-portiere dei Melbourne Victory è un'altra delle pazze invenzioni dei dirigenti del BVB. In questa stagione è stato chiamato in causa in una sola occasione, lasciando tuttavia intravedere ottimi segnali.

Ritornati in Germania, sembra doveroso chiudere con una piccola escursione nel Baden-Württemberg, a Stoccarda, la città natale di Jürgen Klopp, autentico arteficie della stagione e del progetto del Borussia Dortmund. Allenatore dalle qualità straordinarie, ha regalato ai tifosi del BVB una squadra dalle potenzialità uniche, spesso spettacolare per la qualità di gioco espressa e per la personalità messa in campo nonostante la media età dei suoi uomini chiave. Klopp ha fatto da allenatore, tutor e padre per dei ragazzi che mese dopo mese hanno stupito la Germania e l'Europa calcistica, fornendo prestazioni di livello assoluto anche contro avversari ben più quotati, come il Bayern Monaco vice-campione d'Europa di Van Gaal. La partita all'Allianz Arena nel girone di ritorno può essere un breve, seppur superficiale, riassunto dei gialloneri: difesa alta e sempre concentrata, centrocampo equilibrato, in grado di soffocare sul nascere la manovra avversaria e con la stessa facilità far ripartire degli attacchi veloci e letali finalizzati da un reparto offensivo completissimo e perfetto per il calcio moderno.
Con l'avvicinarsi dell'estate Dortmund diverrà probabilmente anche l'ombelico del mercato, perchè gli innumerevoli talenti messi in vetrina dal BVB saranno appetiti da tutta Europa e la dirigenza giallonera dovrà riuscire a resistere alla tentazione di smantellare un piccolo capolavoro in nome del denaro. Qualche sacrificato illustre ci sarà ed il primo nome sulla lista è quello della stella Nuri Şahin, vicinissimo al trasferimento a Madrid agli ordini di José Mourinho.

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