Col numero 8 nel centrocampo del Real Saragozza gioca un ragazzo che ha suscitato un paragone quantomeno scomodo. Sarà il numero, sarà un pò l'aspetto fisico, sarà il ruolo, sarà soprattutto il destro raffinato e la capacità di creare gioco, ma si dice che nella città aragonese, da Bilbao, stia sbocciando l'erede di Andres Iniesta.
Ander Herrera nasce il 14 Agosto 1989 appunto a Bilbao, ma calcisticamente la sua casa è il Real Saragozza, squadra in cui milita fin dalle giovanili.
Nel 4-2-3-1 gioca trequartista dietro l'unica punta, libero di dare qualità all'intero reparto offensivo. Perfetto continuatore della grande tradizione di centrocampisti spagnoli, possiede tecnica in quantità industriale e una grande visione di gioco abbinata a una capacità rara di servire i compagni con passaggi rasoterra. Molto veloce nelle giocate, sa gestire la palla specialmente negli scambi stretti, anche se l'impianto di gioco del Saragozza (diciamo non esattamente trascendentale) non lo valorizza. Buon fisico (182 cm), gran dribbling e buona progressione, deve crescere nel tiro in porta e nel lancio lungo, che sfrutta molto poco. Decisamente da educare in fase di non possesso, in cui si limita a un discreto pressing, pur mostrando spirito di sacrificio quando l'allenatore gli chiede di giocare più arretrato quasi da mediano.
Dietro la faccia da bambino, si nasconde un grande talento.
Ander Herrera nasce il 14 Agosto 1989 appunto a Bilbao, ma calcisticamente la sua casa è il Real Saragozza, squadra in cui milita fin dalle giovanili.
Nel 4-2-3-1 gioca trequartista dietro l'unica punta, libero di dare qualità all'intero reparto offensivo. Perfetto continuatore della grande tradizione di centrocampisti spagnoli, possiede tecnica in quantità industriale e una grande visione di gioco abbinata a una capacità rara di servire i compagni con passaggi rasoterra. Molto veloce nelle giocate, sa gestire la palla specialmente negli scambi stretti, anche se l'impianto di gioco del Saragozza (diciamo non esattamente trascendentale) non lo valorizza. Buon fisico (182 cm), gran dribbling e buona progressione, deve crescere nel tiro in porta e nel lancio lungo, che sfrutta molto poco. Decisamente da educare in fase di non possesso, in cui si limita a un discreto pressing, pur mostrando spirito di sacrificio quando l'allenatore gli chiede di giocare più arretrato quasi da mediano.
Dietro la faccia da bambino, si nasconde un grande talento.
Interessante, anche perchè ho sentito parlare di lui solo in questi giorni e quindi non lo conoscevo :D
RispondiEliminama realisticamente credo di nn andare tanto lontano dal vero se dico di essere l'unico in Italia ad aver visto una sua partita intera...
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