12 dic 2011

Lunedì con Aguante Futbol

Assieme ai redattori di Aguante Futbol, facciamo il punto sull'attualità attraverso 5 domande.


1) Favola Udinese. La squadra di Guidolin vince ancora e va momentaneamente in testa. Può essere una candidata per lo Scudetto?

Pile: l'Udinese va fortissima da due stagioni, forse è addirittura la squadra che ha fatto più punti se si escludono le cinque giornate iniziali della scorsa stagione. In questo momento, però, non ha ancora la credibilità mediatica delle grandi squadre. Se Pozzo si decide a rinforzare ancora la rosa a Gennaio, magari inserendo un altro grande giocatore davanti, il sogno non è impossibile.

G.D.C: Dipende dagli obiettivi reali della società, perchè per vincere devi aggiungere qualcosa e non solo vendere. Per il livello di questa Serie A può rimanere in altissimo, ma la differenza può farla solo Di Natale.

G.B: L'Udinese è riuscita a superare la perdita di Sanchez ed Inler in modo sorprendente, confermandosi nelle zone alte della classifica. Tuttavia, come fa notare Giulio, la vera risposta dei friulani dovrà arrivare nei momenti di difficoltà, quando la squadra si dovrà aggrappare alle giocate e alla classe dei singoli. Basterà il solo Di Natale?

A.L: "La squadra di Guidolin" appunto, perché l'autore e principale artefice di questa opera d'arte -in termini di risultati e non solo- è proprio lui. Degni di lode anche i calciatori, ovviamente, chiunque viene messo in campo, da più di quanto è. Se deve essere credibilmente considerata come una società aspirante alla corsa dello Scudetto (fino alla fine), invece, è da chiedere solo ai proprietari, i Pozzo -purtroppo molto influenzati dal bacino di tifosi, in quantità non all'altezza-, dipenderà da loro e dalle loro priorità. Certo è, che in qualunque caso si troveranno/trovano fra le mani una fortuna. Encomiabile Udinese.


2) A Gennaio si muoverà un grande giocatore come Carlitos Tevez. Su di lui ci sono Milan, PSG e altre società un po' più defilate. Ma qual'è la squadra in Europa a cui serve di più? E dopo le recenti vicissitudini, siamo sicuri che possa essere un acquisto senza rischi?

G.D.C: Uno come Tevez serve a chiunque. Il Milan deve capire se Robinho ha chiuso la carriera con l'ultimo scudo e decidere se relegare in panchina per sempre Pato. Facile parlare di Inter, ma la squadra nerazzurra deve essere ricostruita dalle fondamenta e per quanto uno come lui sarebbe utilissimo rischierebbe di diventare un pericolosissimo specchietto per le allodole (abbiamo Tevez, ora va tutto bene). Su di lui non sono obiettivo perchè l'ho sempre adorato. Ma fin dalla Copa America Tevez ha evidenziato di avere qualche problema, atletico, tecnico, caratteriale e di ruolo. Dopo 7 mesi di inattività non sarà immediata la ripresa, dipende da quanta voglia ha ancora di giocare e dimostrare qualcosa.

Pile: Tevèz è un acquisto, per carattere del giocatore e questioni finanziarie, molto rischioso. Personalmente, se fossi una società capace di spendere senza problemi su cartellino e ingaggio del giocatore, ci investirei senza problemi. A meno che non sei in "ricostruzione": Tevez è, oggi, un giocatore per squadre che cercano il salto di qualità a livello internazionale, se si deve ricostruire e ripartire solo da lui (e verosimilmente c'è da investire su più reparti), il rischio è troppo grosso.

G.B: Giulio e Pile hanno detto praticamente tutto. Tevez è un calciatore straordinario e la cosa che a mio avviso gli riesce meglio è stupire: lo ha fatto andando in Brasile quando tutti si aspettavano un approdo in Europa, si è ripetuto scegliendo il West Ham e poi cambiando maglia a Manchester. Per questo non mi sorprenderei se dovesse tornare proprio al Corinthians o addirittura al suo amato Boca Juniors. Nel vecchio continente farebbe comodo a chiunque, basta soltanto capire chi ha la disponibilità per permettersi cartellino e stipendio. Il carattere? A mio avviso non è assolutamente un problema a livello calcistico e di equilibri di spogliatoio. Altro discorso invece per quanto riguarda l'aspetto economico: questa presumo sia destinata ad essere l'ultima tappa prima del tanto atteso ritorno in Argentina.

A.L: Sul Milan bisogna verificare quanto c'è di mediatico, e quanto di effettivamente concreto. Il PSG manderebbe un altro segnale all'Europa del calcio -per i mesi venturi-, portandosi a casa un vero Fuoriclasse contemporaneo, dal temperamento e dal carattere di certo non stabile e "sicuro", ma tecnicamente validissimo e più che affidabile. I costi, sono un qualcosa che fanno definire questa probabile operazione, un affare -viste le robe spropositate che girano.


3) Pallone d'Oro 2011, in corsa Messi, Xavi, Cristiano Ronaldo. A prescindere da colui che vincerà, trovate giusto il nuovo regolamento, in vigore dalla scorsa stagione?

Pile: Ci vuole una via di mezzo. Bisognerebbe porre l'attenzione su chi vince tante competizioni, perché se un giocatore si esprime su buoni livelli e la sua squadra vince tanto vuol dire che oltre a essere bravo ha pure un peso molto forte sulle vittorie di una squadra. Era sbagliato come era prima, sopratutto nelle assegnazioni post mondiale, ma è pure sbagliato adesso.

G.D.C: Il metodo è da sempre squilibrato e soprattutto negli ultimi anni contava moltissimo la pubblicità del giocatore oltre all'effettivo talento. L'unificazione col Fifa World Player ha addirittura peggiorato le cose. In ogni caso la vittoria di Messi è scontata.

G.B: Dopo i lunghi dibattiti dello scorso anno, il Pallone d'Oro 2011 mi sembra abbia generato meno interesse. E' l'inevitabile conseguenza delle scelte operate dodici mesi fa: si vota il più forte in senso assoluto e il giocatore più conosciuto a livello globale, quindi il risultato sembra essere destinato a rimanere scontato per lungo tempo.

A.L: La vittoria della scorsa stagione è stata pressappoco uno scandalo -se non altro perché non si può prescindere dal fare un discorso, sui bizzarri criteri adottati per le assegnazioni precedenti e, seguendo questo filone, la vittoria di Wesley Sneijder, se non scontata, doveva PERLOMENO esser messa in conto! Se l'unificazione del premio di France Football e quello della Fifa (che poi, parliamoci chiaro, con Blatter e Platini qual è la differenza sostanziale ?) ha portato ad un consegnare quest'ultima riconoscenza al più forte e decisivo universalmente, allora può andare, per me può passare.


4) Cosa succede al calcio inglese? L'eliminazione delle due squadre di Manchester è soltanto un caso?

G.D.C: Ferguson ha giocato pesantemente al buio in estate e pur avendo in gran parte vinto le scommesse non si può pretendere anche esperienza e soprattutto continuità. In più un portiere aiuterebbe molto la difesa.
Il City ha in panchina Mancini e una sola vera carenza che in CL paghi tantissimo, un centrale difensivo di livello internazionale. Poi c'è il Chelsea in crisi generazionale e in parte di rigetto verso AVB...insomma, tanti motivi particolari.

Pile: Il Chelsea può cambiare pure mille allenatori, ma se non effettua un ricambio generazionale è dura tornare a grandi livelli...lo Utd invece il ricambio generazionale l'ha fatto, in parte l'ha pure azzeccato secondo me, certamente non credo possa essere granché giustificabile un simile disastro in Champions League, Ferguson deve porsi qualche riflessione. Sul City sono pienamente d'accordo con Giulio.

G.B: La vera sorpresa, per quanto mi riguarda, è l'eliminazione dello United. Ad inizio stagione i giovani di Ferguson hanno espresso un gioco spettacolare, fatto di semplicità, intensità e velocità. Negli ultimi tempi la deboli sicurezze della squadra sono però crollate con qualche infortunio ed il calo di Rooney: sarà curioso vedere come reagiranno a questo settimana terribile. Su Chelsea e City non credo ci sia altro da aggiungere a quanto detto sopra.

A.L: Premesso che alla storiella del radicale declino subito dal Calcio Italiano, non ho mai dato la mia convinzione -certo c'è stato un peggioramento, ma è tutto riconducibile alla differenza di capitali (con le altre Top-Leghe), e a ciò che questo comporta come le diverse politiche messe in atto sul Mercato- stessa cosa, quindi, per la consequenziali credenze preconfezionate che vedrebbero Inghilterra e Spagna ad un altro livello. La debacle dei due Club di Manchester, è stata cosa fortemente inaspettata; e mentre per il City la causa dell'eliminazione è da attribuire all'aver cannato il Match, rivelatosi da dentro-fuori, a Napoli; per Ferguson la situazione è più nera di quello che si pensa -rammentando che nel girone competeva con Benfica e Basilea-. Per quanto sia stimabile Sir Alex, e per quanto abbia un credito infinito con i tifosi e i seguitori di questo Sport, bisogna imputargli le scelte e la pianificazione in sede di mercato non acconcie agli obiettivi -rivelatesi poi determinanti-, grane di organico dunque, che hanno condotto in Europa League (Torneo mai vinto né dai Red Devils, ne da Ferguson quindi). Mancini, invece, si tiene il suo "classico" dominio in territorio Nazionale e l'altrettanto classica maledizione nei confini Europei. La sua squadra rimane comunque un'armata, e il fallimento di questa stagione, non può arrogare e sottintendere ad un fallimento globale, in alcun modo, perché dal termine del 31 Agosto le gerarchie in Inghilterra sono state rivoltate: i Citizens sempre più consapevoli della loro forza, ora sono al comando sia in classifica, che nell'immaginario collettivo. Non credo ai tracolli "congiunti", e non trovo problemi comuni in questo caso, fra Chelsea, Manchester U e Manchester C. Abramovich dovrà rinverdire e svecchiare un altro pò, e Villas Boas capire quali sono i giocatori a cui dare responsabilità da titolari e quali meno -la ponderata (fin troppo) bocciatura di Torres e la nuova (e finalmente giustificata) avanzata di Didier, sono l'emblema. Vorrei spendere le ultime parole per l'Arsenal di Wenger, che zitto,zitto e con un Van Persie sempre più sugli scudi, ha agguantato un'agevole qualificazione agli Ottavi e sta risalendo sempre più.


5) Se gli inglesi spendono tanto e male, il Napoli può essere identificato, in questo momento, come società modello per quanto fatto nelle ultime stagioni?

G.D.C: Il Napoli ha un progetto, e non è poco. Ma vincere?

Pile: Beh, per vincere si parte da un progetto, e nel caso del Napoli non può essere un progetto che punti subito a vincere. Intanto stanno riacquistando quel peso internazionale che mancava da tanto tempo. E lo hanno riacquistato grazie all'inserimento, nel corso degli anni, di giocatori forti come Cavani, Lavezzi e via discorrendo. Credo che al momento abbiano un buon mix, sarà interessante vedere come e se riusciranno a fare un ulteriore salto di qualità.

G.D.C: Sarà interessante vedere fino a quando certi giocatori rimangono...e una buona CL nn fa Primavera (vedi Fiorentina 2009/2010).

G.B: Il Napoli ha un progetto, ma non sta cercando di affrettare i tempi? La scelta di puntare moltissimo sulla CL a discapito del campionato può essere dovuta a motivazioni economiche e di visibilità, ma non sarebbe meglio andare avanti passo dopo passo? Per il resto concordo con Giulio, molto dipenderà dalla capacità di trattenere, o sostituire, i giocatori chiave.

A.L: Notevolissimo il secondo intervento di Giulio. Il Napoli ha fatto breccia e leva in un momento di crisi generale. Portando quel minimo di solidità -nei rami dirigenziali-, una certa continuità di progetto, di flusso di investimenti e sopratutto l'inalterabilità alle fondamenta -che in precedenza, al contrario, aveva asfissiato una piazza come Napoli, distruggendola più volte-, è riuscito a crescere costantemente, facendo -agli occhi dei più- dei passi da gigante col tempo e nel tempo. La città in sé, poi, permette un entusiasmo persistente, è risaputo che sia questa l'arma in più degli azzurri, dal grande potenziale. Se ci aggiungiamo pure che fra Cavani, Lavezzi e Hamsik -per me senza dubbio il primo- non si sa chi abbia reso di più delle aspettative, allora [...]

7 commenti:

  1. Di Natale che sfotte Rooney è un'immagine bellissima :D

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  2. Specifico che per carattere di Tevez intendevo che nel giro di pochi mesi ha litigato con Mancini, Batista e mezza Argentina oltre ad aver deciso di tornare in Brasile per motivi di famiglia (perchè ricordiamo che nn è al Corinthians solo per problemi di tempo). Diciamo che ultimamente è più umorale del solito, e nn è poco.

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  3. Come scoprire cosa si cela dietro l'angosciante "allora [...]"?

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  4. Ahahah, è tutta colpa nostra, dopo la risposta "sintetica" sulla Premier abbiamo dovuto minacciarlo. :D

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  5. la suspance come strategia editoriale - di Antonio Lupica

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  6. Lo scopriremo nella prossima puntata...

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  7. bella la nuova rubrica!!!

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