A 28 anni, Thiago Motta ha ricevuto la sua prima convocazione in nazionale. La nuova Italia di Cesare Prandelli ha scelto di aprirsi consistentemente agli oriundi (già provati Ledesma e Amauri, sotto osservazione Zarate e Taddei) per non precludersi nessuna alternativa. In precedenza dagli anni sessanta al duemila troviamo solo Mauro German Camoranesi come predecessore illustre, pedina fondamentale per carattere, tecnica e duttilità tattica della squadra campione del mondo a Germania 2006.
Come ha detto il suo allenatore Leonardo dopo le presenze con le giovanili "mi stupisce che fino a oggi non l'abbia chiamato il Brasile", e in effetti un centrocampista con le sue caratteristiche fisico-tecniche avrebbe fatto parecchio comodo anche alla nazionale pentacampeão.
Per l'Italia Thiago rappresenta un valore aggiunto spaventoso. Centrocampista totale, porta tecnica, fisico, personalità, leadership e mentalità vincente (basta vedere il palmares) a una squadra in una delicata fase di transizione. In mezzo al campo può essere schierato in ogni posizione, e per stile di gioco e potenzialità tecnico-tattiche si sposa a meraviglia con centrocampisti quali Montolivo, De Rossi, Aquilani, cioè il presente e il futuro della nazionale. Anche il fatto che sia l'unico mancino non guasta.
Senza esagerare coi facili entusiasmi, questo matrimonio promette molto. Se il fisico lo assisterà, Motta in nazionale sarà un crack.
Come ha detto il suo allenatore Leonardo dopo le presenze con le giovanili "mi stupisce che fino a oggi non l'abbia chiamato il Brasile", e in effetti un centrocampista con le sue caratteristiche fisico-tecniche avrebbe fatto parecchio comodo anche alla nazionale pentacampeão.
Per l'Italia Thiago rappresenta un valore aggiunto spaventoso. Centrocampista totale, porta tecnica, fisico, personalità, leadership e mentalità vincente (basta vedere il palmares) a una squadra in una delicata fase di transizione. In mezzo al campo può essere schierato in ogni posizione, e per stile di gioco e potenzialità tecnico-tattiche si sposa a meraviglia con centrocampisti quali Montolivo, De Rossi, Aquilani, cioè il presente e il futuro della nazionale. Anche il fatto che sia l'unico mancino non guasta.
Senza esagerare coi facili entusiasmi, questo matrimonio promette molto. Se il fisico lo assisterà, Motta in nazionale sarà un crack.
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