Ieri ha vinto l'Arsenal, ma soprattutto ha vinto, anzi, stravinto, Jack Wilshere. Più del finto esteta Wenger, che pur non potendolo mai ammettere ha riacciuffato una partita destinata alla deriva coprendo bene gli spazi e ripartendo a velocità supersoniche, più del catalano Fabregas e più dell'imprevedibile invenzione del genio maledetto di Robin Van Persie a brillare è stata la stellina del diciannovenne inglese.
Sfrontato ed irrispettoso, oppure semplicemente esaltante. Wilshere ha sfidato i maestri catalani al loro gioco, all'ormai leggendario tiki-taka magnificato da Palloni d'Oro, campionati spagnoli, Coppe del Re e soprattutto da un Europeo ed una Coppa del Mondo. C'erano anche ieri gli eroi di Johannesburg e ci saranno anche al ritorno al Camp Nou, quando magari l'operacion Remuntada non sarà così impossibile e quando il tecnico francese dei Gunners dovrà levarsi definitivamente la maschera: è davvero possibile eliminare il Barcellona giocando a viso aperto? Oppure una volta tanto il fine giustificherà i mezzi?
Nel frattempo ciò che nessun risultato riuscirà a macchiare è la prestazione del giovanissimo Jack, che al cospetto di Xavi ed Iniesta non ha tremato per un secondo, anzi, coadiuvato dal loro stesso erede, quel Cesc apparentemente sempre più prossimo a fare ritorno a Barcellona, ha risposto colpo su colpo tessendo trame e disegnando linee degne degli avversai. Certo, senza esagerare nei tocchetti in orizzontale o nel palleggio snervante, perchè in fondo lui è nato a Stevenage, mica a Terrassa o a L'Hospitalet, e allora molto meglio una verticalizzazione secca ed improvvisa in grado di dare un decisivo cambio di marcia alla manovra, come in occasione del due a uno di Arshavin.
Personalità, capacità di difendere palla in qualsiasi situazione, geometrie e una lucidità sorprendente hanno permesso a Wilshere di mettere tutta la sua qualità tecnica al servizio della squadra e non è un caso se l'Inghilterra dei grandi ha già iniziato a puntare su di lui per ripartire laddove dei mostri sacri del centrocampo come Gerrard e Lampard hanno finora fallito.
Sfrontato ed irrispettoso, oppure semplicemente esaltante. Wilshere ha sfidato i maestri catalani al loro gioco, all'ormai leggendario tiki-taka magnificato da Palloni d'Oro, campionati spagnoli, Coppe del Re e soprattutto da un Europeo ed una Coppa del Mondo. C'erano anche ieri gli eroi di Johannesburg e ci saranno anche al ritorno al Camp Nou, quando magari l'operacion Remuntada non sarà così impossibile e quando il tecnico francese dei Gunners dovrà levarsi definitivamente la maschera: è davvero possibile eliminare il Barcellona giocando a viso aperto? Oppure una volta tanto il fine giustificherà i mezzi?
Nel frattempo ciò che nessun risultato riuscirà a macchiare è la prestazione del giovanissimo Jack, che al cospetto di Xavi ed Iniesta non ha tremato per un secondo, anzi, coadiuvato dal loro stesso erede, quel Cesc apparentemente sempre più prossimo a fare ritorno a Barcellona, ha risposto colpo su colpo tessendo trame e disegnando linee degne degli avversai. Certo, senza esagerare nei tocchetti in orizzontale o nel palleggio snervante, perchè in fondo lui è nato a Stevenage, mica a Terrassa o a L'Hospitalet, e allora molto meglio una verticalizzazione secca ed improvvisa in grado di dare un decisivo cambio di marcia alla manovra, come in occasione del due a uno di Arshavin.
Personalità, capacità di difendere palla in qualsiasi situazione, geometrie e una lucidità sorprendente hanno permesso a Wilshere di mettere tutta la sua qualità tecnica al servizio della squadra e non è un caso se l'Inghilterra dei grandi ha già iniziato a puntare su di lui per ripartire laddove dei mostri sacri del centrocampo come Gerrard e Lampard hanno finora fallito.
posso spezzare una lancia a favore di un altro mago del centrocampo, Samir Nasri?
RispondiEliminaOvvio, anche se ieri l'ho apprezzato soprattutto per il lavoro in fase difensiva. Su Dani Alves è stato tatticamente decisivo.
RispondiEliminasi, soprattutto in fase difensiva, escludendo una cosuccia come l'assist a Arshavin :D
RispondiEliminaQuelli sono dettagli :D :D
RispondiEliminaUn po' fumantino come carattere Wilshere. Ieri l'ho visto quasi più concentrato a fare la voce grossa con gli avversari che a giocare...
RispondiEliminaE' sempre stato così Wilshere, anche al di fuori del calcio :D Comunque grande giocatore, spero che l'Arsenal riesca nell'impresa
RispondiEliminaRob
è il Rooney del centrocampo :D
RispondiEliminaVeramente :D
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