22 giu 2010

WC2010: Top&Flop Giocatori - Seconda Giornata

FLOP

Lukas Podolski: se nel calcio non contasse segnare avrebbe giocato una grandissima partita. Purtroppo per lui e per la Germania riesce a sbagliare tutti i tanti tiri che prende, compreso un rigore.

Nicolas Anelka: una grandissima stagione al Chelsea da rifinitore dietro a Drogba, prima punta all'improvviso in nazionale. Non vede mai palla e fa scoppiare un putiferio.

Frank Ribery: anche peggio della prima, perchè autoproclamatosi leader e fonte del gioco, eliminando di fatto Gourcuff. Si perde dietro ai suoi inutili dribbling e chissà quali altri problemi.

Fabio Cannavaro: lui in prima persona vive del ricordo del Mondiale 2006, insieme a chi lo schiera titolare.

Alberto Gilardino: semplicemente invisibile dietro ai difensori della Nuova Zelanda, non esattamente il meglio del panorama mondiale. A essere cattivi, bisognerebbe iniziare a chiederci se ci sia mai stato in nazionale maggiore.

Cristiano Ronaldo (minuti 1-55): a dire poco irritante, gioca da solo e con un macigno sulle spalle (il gol che mancava da un anno e mezzo).


TOP

Milos Krasic: l'esatto opposto della prima partita, una costante spina nel fianco della difesa tedesca, da vero esterno. Da lui parte il cross che porta al primo gol serbo di questo mondiale, lampi di classe.

Diego Forlan: uno spettacolo. 10 vero a distribuire palloni di destro e di sinistro, fonte di gioco e goleador di giornata. Cos'altro chiedere a un leader?

Luis Suarez: il talento dell'Ajax questa volta risponde presente. Non trova il gol, ma tra dribbling, cross e giocate è sempre un pericolo per il Sud Africa.

Diego Perez: mediano difensivo di grande intensità, un vero frangiflutti su cui si ferma ogni manovra del Sud Africa. Poco visibile, tantissimo prezioso lavoro oscuro da cui parte il gioco dell'Uruguay.

Raul Meireles: uomo-ovunque del Portogallo joga bonito. Corre, pressa, cuce il gioco e si inserisce con precisione, dando gol e assist alla sua nazionale. Un centrocampista completo come pochi, che sguazza negli spazi.

Tiago Mendes: quasi non si vede, ma ogni pallone che tocca diventa oro. Il centrocampista incaricato di dare qualità al Portogallo non si tira indietro vedendo tutto quello che si muove negli spazi e andando anche ad attaccarli (con successo visti i due gol).

Cristiano Ronaldo (minuti 55-95): si ricorda che ha dei compagni, inizia a passare palloni veloci e precisi e a sfruttare il suo dribbling e la sua velocità. Trova un gol e due assist. Quando gioca non si ferma.

Carlos Tevez: uomo simbolo assoluto dell'Argentina, con buona pace di Messi, Maradona e compagnia. Fisicamente un toro, corre più di tutti e porta in campo vagonate di qualità. Assist, dribbling, tiri. Una punta completa come poche, in forma strepitosa.

Jean Beausejour: di origini haitiane, esterno sinistro del Cile di Bielsa, bravissimo ad andare sempre sul fondo crossando con continuità. Grandissima corsa (come tutta la squadra), conferma le sue qualità dopo il gol vittoria alla prima giornata.

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