C'è un centrocampista argentino che da quando ha messo piede in Europa non fa che vincere campionati. Eppure il suo nome non è tra le grandi stelle e il mercato delle cosiddette grandi l'ha sempre più o meno ignorato.
Luis Oscar Lucho Gonzalez inizia la sua carriera nell'Huracan prima di passare a 21 anni nel River Plate. Qui personalmente inizio a seguire questo centrocampista che come pochi altri sa unire quantità e qualità, ricoprendo in mezzo al campo qualunque ruolo e supportato da un buon fisico (186 cm). Interno del rombo a destra e a sinistra principalmente, ma all'occorrenza enganche dietro alle punte o volante davanti alla difesa, semplice mediano e volendo esterno del centrocampo a 4. Due titoli di campione d'Argentina coi millionarios e un oro olimpico con la nazionale che vide esplodere il talento cristallino di Carlos Tevez.
Ma anche allora il suo nome era in secondo piano. Tevez, Mascherano e altri dominavano la scena, e così Lucho arrivò in Europa al Porto quasi in sordina. Co Adrianse prima e Jesualdo Ferreira poi si resero subito conto di avere per le mani un giocatore speciale. Dal 2005 al 2009 ha vinto 4 campionati consecutivi e una Coppa di Portogallo, da capitano della squadra. Qui hanno inizato a chiamarlo el Comandante per la grinta e le doti da leader dimostrate in mezzo al campo. Nel Porto ha sempre giocato a centrocampo nel 4-3-3, sfruttando appieno le sue ampie qualità. Impostazione, rifinitura, inserimenti, gol, ma anche fase difensiva e come detto tanta, tanta personalità. Un centrocampista completo, capace di prendere sulle spalle la squadra.
Malgrado prestazioni pregevoli e gol decisivi anche in Champions League, l'unico vero interessamento per lui arriva dall'Olympique Marsiglia, nobile decaduta del campionato francese. Così Lucho nell'estate 2009 lascia la città e la squadra che tanto ha amato (e che tanto lo ha amato) per una cifra tra 18 e 24 milioni a seconda del rendimento, e va nella Ligue 1 agli ordini di Didier Deschamps. Squadra ambiziosa, che vorrebbe tornare a vincere il campionato che manca dal 1992, quando il suo allenatore ancora giocava. E guardacaso, proprio il Marsiglia si è laureato campione di Francia per la stagione 2009/2010.
Malgrado prestazioni pregevoli e gol decisivi anche in Champions League, l'unico vero interessamento per lui arriva dall'Olympique Marsiglia, nobile decaduta del campionato francese. Così Lucho nell'estate 2009 lascia la città e la squadra che tanto ha amato (e che tanto lo ha amato) per una cifra tra 18 e 24 milioni a seconda del rendimento, e va nella Ligue 1 agli ordini di Didier Deschamps. Squadra ambiziosa, che vorrebbe tornare a vincere il campionato che manca dal 1992, quando il suo allenatore ancora giocava. E guardacaso, proprio il Marsiglia si è laureato campione di Francia per la stagione 2009/2010.
Un campionato un pò anomalo, senza una vera dominatrice e con due sorprese come Montpellier e Auxerre a fare da contraltare alle difficoltà di Lione soprattutto e Bordeaux, campione uscente, nel finale di stagione. Il Marsiglia era partito male, e con lui Lucho con una serie di problemi fisici. Poi el Comandante è tornato a giocare, un pò più avanzato che in passato, da vero trequartista ispiratore. E con 43 presenze e 8 gol, ha riportato il Marsiglia in vetta. Al quinto scudetto consecutivo (settimo in carriera) non è più un caso.
bellissimo!! bravooo!! by dario91ld
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