NATO: 06 - Luglio - 1992
ALTEZZA: 160cm
PAESE: Argentina
RUOLO: Seconda punta
La sfida contro il Chacarita difficilmente se la dimenticherà Daniel Villalva, così come non la scorderanno mai i tifosi del River Plate.
E' infatti il ritorno al gol del Burrito Ariel Ortega, grazie ad uno splendido pallonetto che regala il definitivo 4-3 contro il neopromosso Chacarita ed è il nuovo esordio di Matias Almeyda, El Pelado richiamato come ultima spiaggia nella speranza di riuscire a colmare almeno parzialmente il buco presente sulla mediana dei Millonarios. E' anche il ritorno alla vittoria, la prima stagione, dopo le sconfitte in Copa Sudamericana contro il Lanus ed in campionato contro il Banfield. Ma soprattutto è il giorno del primo gol del Keko Villalva, con un guizzo da campione dopo una splendida imbeccata di Ortega, suo idolo, maestro e protettore. Tutto questo al termine di una settimana molto tribolata a Nuñez, per via delle insistenti voci di un possibile addio di Gorosito (smentito) e delle polemiche rosa legate al matrimonio dell'Ogro Fabbiani.
A far dimenticare tutto ci hanno fortunatamente pensato Ortega, con una ripresa sontuosa, e il giovanissimo pibe delle inferiores del Millo.
Chi è Daniel Villalva?
E' la classica mezzapunta argentina, un concentrato di tecnica, dribbling, velocità e rapidità. Grazie al fisico minuto (probabilmente un po' troppo minuto) risulta spesso imprendibile per gli avversari e devastante in campo aperto. Messosi in luce nelle giovanili del River Plate si è ben presto ritagliato un ruolo fondamentale anche nella selezione sub-17 argentina, emergendo come uno dei migliori prospetti nel Sudamericano giocatosi in primavera in Cile.
Anche in questa competizione ha messo in mostra un'ottima vena realizzativa, favorita dall'ottima capacità di inserirsi fra le difese con o senza palla. In contropiede è un punto di riferimento per i compagni ed una costante spina nel fianco per gli avversari, un trottolino incontenibile, sguizzante e imprevedibile.
Fin dai primi allenamenti stagionali ha letteralmente conquistato Ariel Ortega, tanto da spingerlo a definirlo il suo erede. E ieri il Burrito ha rincarato la dose, affermando che con Villalva e Mauro Diaz la Banda potrebbe puntare anche al titolo: un messaggio chiaro a Gorosito, una presa di posizione forte e un attestato di stima che difficilmente il Keko potrà dimenticare!
Sicuramente, al di là di quelli che potrebbero essere i limiti legati al fisico, è un talento cristallino che necessita soltanto di fiducia, pazienza e soprattutto tanto tanto spazio. L'esordio stagionale di ieri è sicuramente incoraggiante e lascia ottime sensazioni per il futuro, nella speranza che possa ben presto diventare una delle colonna del River Plate e uno degli idoli del Monumental.
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