29 ago 2009

River: Almeyda e Villalva




Domani Matias Almeyda e Daniel Villalva siederanno l'uno a fianco all'altro sulla panchina del Monumental.

El Pelado
ha esordito con i Millonarios nella stagione '91/'92, pochi mesi dopo a Caá Catí nasceva il Keko; parlare di generazioni a confronto è a dir poco riduttivo.
Contro il Chacarita, per chissà quale scherzo del destino, le loro vie si incroceranno inevitabilmente e porteranno gli amanti della Banda a pensare a cosa ha vissuto il River Plate in tutto questo tempo, a quanti giocatori hanno vestito quella maglia, a quante battaglie hanno vissuto, alle vittorie e, purtroppo, alle recenti sconfitte.
Chissà che Almeyda non racconti a Villalva dei gloriosi tempi passati, quando lui era pronto per esordire in una delle migliori squadre del Sud America e di lì a poco avrebbe vinto 3 titoli argentini e 1 Copa Libertadores. Erano gli anni d'oro del River, quando le giovanili giocavano un ruolo fondamentale e costituivano le basi su cui costruire un progetto vincente. Una squadra e una società che non avevano paura a lanciare ogni anno giovani talenti che di lì a poco li avrebbero guidati a nuove e gloriose vittorie.
Tempi lontani, troppo lontani. Adesso quei giovani sono dovuti tornare per dare una mano ad una squadra disastrata, mal gestita e indebitata fin sopra i capelli. Gallardo, Ortega ed ora anche Almeyda. Tre vecchie glorie che avrebbero tranquillamente potuto sedersi in poltrona a godersi le loro vittorie, eppure l'amore per questa maglia li ha spinti a rimettersi in gioco, a voler dare tutto per chi li ha sempre amati: i tifosi.

E i giovani di adesso? I talenti delle Inferiores vengono lasciati a giocare tra le riserve, chiamati in casi eccezionali o peggio ancora venduti senza neanche avere la possibilità di dimostrare quanto valgono.
Domani toccherà a Villalva (che ha collezionato la prima presenza la scorsa stagione), mezza punta tutta tecnica e velocità messasi in luce nei vari campionati giovanili e stella indiscussa dell'Argentina sub-17, arrivata seconda al Sudamericano di categoria anche grazie ai suoi gol, nella speranza che sia soltanto il primo passo per tornare ai fasti d'un tempo.

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