17 set 2010

Top Class '89

Top Class '89:

Panchina: Smalling, Azpilicueta, Marin, Ganso, Walcott, Carroll, Arnautovic, Marilungo

Generazione a dire poco traboccante di talento.
In porta Sergio Asenjo, grande speranza spagnola per il dopo Casillas, almeno fino all'esplosione nella sua stessa squadra (l'Atletico Madrid) di un portiere di talento pari se non superiore, ma di un anno più giovane...
La coppia centrale non è certo la punta di diamante della formazione, ma garantisce fisicità, padronanza del gioco aereo e una discreta esperienza grazie alle sorti nel Bayern e in nazionale di Holger Badstuber. Sulle fasce elementi di ben altro spessore. Gareth Bale è fin dall'esordio considerato il nuovo Giggs, uno dei pochi esterni capaci di coprire l'intera fascia dando grandissima qualità in termini di cross e inserimenti offensivi. Forse in prospettiva più ala che terzino, ma di primissimo piano senza alcun dubbio. Fuori ruolo nella formazione in quanto mancino naturale Emiliano Insua, uno dei migliori terzini prodotti dal calcio argentino negli ultimi anni.

La mediana garantisce palloni recuperati in quantità, fisicità, corsa e inserimenti grazie al lavoro di Moussa Sissoko e Andrea Poli, due centrocampisti completissimi e già con diverse presenze malgrado la giovane età. La qualità può essere interamente affidata al disarmante reparto offensivo. L'ultimo Mondiale, pur vinto dalla Spagna, è stato senza dubbio il torneo di Thomas Muller, talento assoluto scoperto e lanciato da Louis Van Gaal dimostratosi capacissimo di fare la differenza a ogni livello. Javier Pastore e lo sfortunato Stevan Jovetic completano il reparto di rifinitori con tecnica, garra e grandissima capacità di fare gioco. Alexandre Pato non ha certo bisogno di presentazioni, può stupire che sia ancora così giovane visto da quanti anni è sul palcoscenico.
Assolutamente da non sottovalutare la panchina, con molti nomi che possono tranquillamente essere preferiti ai nostri titolari, compreso Paulo Henrique Ganso, il regista del Brasile del futuro.


La stella: Javier Pastore

Troppo facile puntare su talenti già affermati come Muller o Pato. Il giocatore del Palermo è il futuro assoluto del ruolo, uno dei pochi trequartisti puri rimasti. Incrocio ideale tra Kakà e Riquelme, i suoi idoli, in una stagione si è imposto nel calcio italiano ed è diventato un riferimento per la sua squadra (che la scorsa stagione ha sfiorato l'ingresso in Champions League). In un'altra stagione crescerà tanto da meritarsi una grande europea?


Ha collaborato G.B.

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