20 ago 2011

L'altro Borussia

Le prime tre giornate di Bundesliga hanno rivelato una sorpresa interessante, come più o meno tradizione del campionato tedesco. Proprio per l'andamento ondivago insito della Bundes non c'è da gridare al miracolo, ma da concentrare l'attenzione più che volentieri.

Parliamo del Borussia bianco, con sede a Mönchengladbach, nome che dice poco fuori dalla Germania, ma che in realtà rappresenta il sesto maggiore club tedesco.
La scorsa stagione si sono salvati solo agli spareggi e pure in modo abbastanza sofferto. A maggior ragione colpiscono i primi risultati, con vittoria sul Bayern a Monaco 0-1 e 4-1 sul Wolfsburg di Felix Magath, per un totale di 7 punti nelle prime giornate.
Ripeto, ancora presto per giudizi definitivi, ma particolari interessanti.

Lo svizzero Lucien Favre è l'allenatore dallo scorso Febbraio, quando la squadra era ultima e sembrava già retrocessa. L'ha portata alla salvezza e quest'anno sembra aver posto delle basi importanti. Schiera la formazione con un 4-4-2 molto fluido, pronto a trasformarsi in 4-2-3-1 o 4-1-4-1 grazie a movimenti collettivi e al grande dinamismo di alcuni elementi. Non so se sia una cosa voluta, ma il sistema di gioco ricorda il Borussia giallo, come anche la gran quantità di giovani di talento.

Brilla il portiere Marc-André ter Stegen, addirittura un classe 92 prodotto del vivaio con doti forse uniche. Qualcuno ha detto il nuovo Neuer?
La difesa è il reparto con più esperienza e che rispetto all'anno scorso sembra più migliorato. In particolare Dante è passato da indecoroso telepass a difensore affidabile. Ma dietro agli uomini storici (Dante, Daems, Brouwers) spingono le nuove leve Håvard Nordtveit, nazionale norvegese classe 90 di scuola Arsenal visto anche da mediano contro il Bayern, e Tony Jantschke, terzino destro titolare classe 90 dal vivaio, terzo giocatore più giovane della storia del club a segnare un gol.
A centrocampo si trova Juan Arango a dettare i tempi col suo sinistro, un mediano a cui è affidata la fase difensiva pura (Marx, Nordtveit), il classe '88 Roman Neustädter, giocatore in evoluzione con grande corsa e inserimenti e
Marco Reus. Il vero talento della squadra è in condizioni di forma eccezionali, gioca come esterno su entrambe le fasce con una velocità di corsa impressionante. Gol, inserimenti, gioco di squadra, numeri tecnici, forse una maturazione decisiva per la sua carriera. Dietro di loro altri giovani come Joshua King ('92) in prestito dal Manchester United, Patrick Herrman ('91), Lukas Rupp ('91).
L'attacco è retto dalla capacità di difendere la palla di Mike Hanke, che forma con Igor De Camargo la coppia salvezza della squadra. Dietro di loro Raul Bobadilla è rientrato dal prestito all'Aris Salonicco come un giocatore nuovo. Il talentuoso argentino di scuola River è un giocatore molto particolare classe '87, con fisico da prima punta vera, capacità di tenere palla e giocare spalle alla porta unite a una tecnica e una passione per la giocata tipiche dei fantasisti. Tutto questo insieme a una tendenza preoccupante al sovrappeso (che ora sembra aver perso) ne fa l'erede designato di Cristian el Ogro Fabbiani, con tutto quello che ne può conseguire. In particolare contro il Wolfsburg ha offerto una prova di spessore assoluto, speriamo non si riveli un fuoco di paglia. Altro talento è l'ausraliano Matthew Leckie, classe '91 prelevato dall'A-League, ala destra in patria adattato a punta vera in Germania, molto veloce e abile in contropiede.

Squadra giovane, molto fisica,organizzata e con spunti tecnici notevoli. Dove potrà arrivare?

3 commenti:

  1. Giustissimo sottolineare e osservare il Gladbach, in zona Olanda. Ieri come hai ben ravvisato, demolito il Wolfsburg di Magath, sia per l'enunciato del risultato, sia per quanto concerne la prestazione, dominio, possesso e pericolosità continua dalle parti di Benaglio..

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  2. Ho visto anch'io la partita contro il Wolfsburg... quando Bobadilla ha fatto quel numero assurdo alla Redondo stavo per commuovermi.

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