Lionel Messi - 39 partite, 35 gol
Gonzalo Higuain - 31 partite, 26 gol
Carlos Tevez - 38 partite, 26 gol
Diego Milito - 40 partite, 22 gol
Lisandro Lopez - 34 partite, 16 gol
Sergio Aguero - 39 partite, 14 gol
Mauro Boselli - 32 partite, 22 gol
Martin Palermo - 32 partite, 12 gol
Ezequiel Lavezzi - 25 partite, 5 gol
Le note meno positive riguardano probabilmente Aguero e Lavezzi. Il primo ha pagato la pessima annata dell'Atletico Madrid, faticando a ripetere quanto di buono messo in mostra la scorsa stagione, mentre il secondo ha lanciato segnali positivi ed incoraggianti soltanto negli ultimi tempi, un po' troppo poco per poter ambire ad un posto fra i 23 che partiranno per il Sud Africa.
Un capitolo a parte è il discorso riguardante Martin Palermo. Il Titan è sicuramente un giocatore affidabile, esperto e con la straordinaria capacità di saper entrare e colpire a freddo in qualsiasi momento. Tuttavia, dopo un inizio di Clausura impressionante per continuità di rendimento, sembra in evidente calo, trascinato nell'ombra da un Boca Juniors in profonda crisi. Palermo è sicuro del posto, forte della cieca fiducia di Maradona nei suoi confronti ma, rispetto ai compagni di reparto, è onestamente di livello inferiore.
Il Diez dovrà scegliere sei attaccanti da inserire in lista e, alla luce di quanto fatto vedere in questa stagione, i candidati più meritevoli dovrebbero essere: Messi, Higuain, Milito, Tevez, Boselli e Lisandro Lopez. Difficile, per non dire impossibile, che siano loro i prescelti dal DT, molto più orientato a preferire Palermo a Boselli ed Aguero a Licha Lopez. Sicuramente qualsiasi scelta farà cadere l'Argentina in piedi, con la consapevolezza di essere di fronte in ogni caso ad un parco attaccanti di livello assoluto e inavvicinabile da qualsiasi altra nazionale.
La chiave del successo in Sud Africa sarà riuscire a far rendere tutti i giocatori allo stesso livello espresso nei rispettivi club nel corso della stagione, mettendoli nelle condizioni migliori per sfruttare appieno il loro potenziale e inserendoli in un contesto di gioco logico e tatticamente credibile. L'unica preoccupazione può essere invece rappresentata dalla condizione fisica, perchè l'impressione è che, a differenza dei colleghi brasiliani, i giocatori della Seleccion abbiano finora dato il 100%, correndo il rischio di arrivare ai Mondiali senza benzina nel serbatoio.
Gonzalo Higuain - 31 partite, 26 gol
Carlos Tevez - 38 partite, 26 gol
Diego Milito - 40 partite, 22 gol
Lisandro Lopez - 34 partite, 16 gol
Sergio Aguero - 39 partite, 14 gol
Mauro Boselli - 32 partite, 22 gol
Martin Palermo - 32 partite, 12 gol
Ezequiel Lavezzi - 25 partite, 5 gol
Raramente piace parlare di calcio limitandosi ad utilizzare dati e statistiche varie, perchè al di là dell'utile argomentazione che possono portare ci sono aspetti del gioco difficilmente riducibili ad un semplice numero o ad una sola e desolante voce di un lungo elenco. Basta pensare all'importanza di una sponda, di una triangolazione, di una sovrapposizione, di un ripiegamento in fase difensiva o di un movimento per liberare lo spazio al compagno: elementi impossibile da descrivere in numeri, ma assolutamente fondamentali nell'economia del gioco. Tuttavia questa volta è sufficiente un semplice e banale elenco di dati per rendere l'idea della piacevole situazione in cui si trova attualmente il DT dell'Argentina Diego Armando Maradona.
Una batteria di cannonieri impressionante, in grado di riunire giocatori dalle più svariate caratteristiche e soprattutto con ruoli complementari, capaci di adattarsi in più posizioni senza alterare minimamente il rendimento in campo. Molti di questi giocatori stanno vivendo dei momenti fondamentali nella loro carriera, basta pensare a Messi, sempre più leader del Barça di Pep Guardiola, sempre più migliore al Mondo, insomma, sempre più Messi, a Higuain, consacratosi nonostante gli innumerevoli acquisti estivi e la feroce concorrenza di Cristiano Ronaldo, a Milito, che ha superato l'esame di maturità in una grande squadra con il massimo dei voti e la lode, o a Tevez, protagonista e bomber nel Manchester City tanto da ricordare il Carlitos dei tempi della Bombonera molto più maturo. Fra gli altri spiccano sicuramente Lisandro Lopez, decisivo nello storico passaggio in semifinale di Champions League del Lione e Boselli, sempre più implacabile con l'Estudiantes e stranamente sottovalutato nonostante una stagione ad ottimi livelli.
Le note meno positive riguardano probabilmente Aguero e Lavezzi. Il primo ha pagato la pessima annata dell'Atletico Madrid, faticando a ripetere quanto di buono messo in mostra la scorsa stagione, mentre il secondo ha lanciato segnali positivi ed incoraggianti soltanto negli ultimi tempi, un po' troppo poco per poter ambire ad un posto fra i 23 che partiranno per il Sud Africa.
Un capitolo a parte è il discorso riguardante Martin Palermo. Il Titan è sicuramente un giocatore affidabile, esperto e con la straordinaria capacità di saper entrare e colpire a freddo in qualsiasi momento. Tuttavia, dopo un inizio di Clausura impressionante per continuità di rendimento, sembra in evidente calo, trascinato nell'ombra da un Boca Juniors in profonda crisi. Palermo è sicuro del posto, forte della cieca fiducia di Maradona nei suoi confronti ma, rispetto ai compagni di reparto, è onestamente di livello inferiore.
Il Diez dovrà scegliere sei attaccanti da inserire in lista e, alla luce di quanto fatto vedere in questa stagione, i candidati più meritevoli dovrebbero essere: Messi, Higuain, Milito, Tevez, Boselli e Lisandro Lopez. Difficile, per non dire impossibile, che siano loro i prescelti dal DT, molto più orientato a preferire Palermo a Boselli ed Aguero a Licha Lopez. Sicuramente qualsiasi scelta farà cadere l'Argentina in piedi, con la consapevolezza di essere di fronte in ogni caso ad un parco attaccanti di livello assoluto e inavvicinabile da qualsiasi altra nazionale.
La chiave del successo in Sud Africa sarà riuscire a far rendere tutti i giocatori allo stesso livello espresso nei rispettivi club nel corso della stagione, mettendoli nelle condizioni migliori per sfruttare appieno il loro potenziale e inserendoli in un contesto di gioco logico e tatticamente credibile. L'unica preoccupazione può essere invece rappresentata dalla condizione fisica, perchè l'impressione è che, a differenza dei colleghi brasiliani, i giocatori della Seleccion abbiano finora dato il 100%, correndo il rischio di arrivare ai Mondiali senza benzina nel serbatoio.
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