14 gen 2014

Inter: dati statistici del girone di andata


Conclusa la prima metà di campionato può avere un senso dare un occhio ai numeri prodotti dall'Inter di Mazzarri. Come ricorda sempre l'allenatore toscano bisogna tenere a mente che la squadra veniva da uno dei peggiori semestri immaginabili, ripartire non era facile, il mercato non è stato certo faraonico e di mezzo c'è stato anche un cambio nei vertici societari che andrà digerito.
Dati riferiti alla sola Serie A.

L'Inter a fine girone d'andata è quinta a parimerito con la sorpresa Verona a 32 punti, un risultato in linea con l'andamento generale degli ultimi 2 anni, in lotta per l'ingresso in Europa League. Un anno fa era quarta con 35 punti. Il terzo posto occupato dal Napoli è lontano 10 punti, la Roma è seconda a 12 mentre la Juventus fa gara a se a 20 lunghezze. Se si esclude l'Hellas, che però si può dire abbia sostituito una tra Lazio e Milan, un andamento coerente con le attese estive non certo ottimistiche dei tifosi, di sicuro nulla per cui esaltarsi. I 32 punti sono frutto di 8 vittorie 8 pareggi e 3 sconfitte, arrivate con Lazio, Roma e Napoli in 3 partite storicamente ostiche, 2 di queste nelle ultime 4 partite. Un po' troppi e troppo amari i pareggi, dovuti a un'incapacità generale a gestire i risultati e/o a chiudere i conti. A conferma, il risultato che si è ripetuto di più è l'1-1, uscito 6 volte. Il trend dell'ultimo periodo parla di 2 pari, 2 sconfitte e 1 vittoria. Il lasso temporale migliore sono state le prime 5 partite che hanno portato 13 punti, con Inter-Cagliari a rappresentare un ideale spartiacque della stagione. Nel girone di ritorno l'Inter giocherà in trasferta contro tutte le squadre dall'ottavo posto in su.

La squadra è sesta per possesso palla col 51,5% di media. 38 i gol fatti per il quarto migliore attacco, 23 gol subiti per la quinta miglior difesa. 0 rigori a favore (unica in A col Chievo), 4 contro. Ben 9 i legni colpiti. L'Inter è quarta alla pari col Napoli per tiri totali (277) e quinta per tiri nello specchio (99). Solo in 2 occasioni non ha trovato la via del gol, curiosamente contro Roma e Lazio.
Analizzando i marcatori, si nota come il reparto di attacco abbia avuto grosse difficoltà, con sostanzialmente solo il capocannoniere Palacio (10 centri) a comparire in modo significativo. L'ultimo gol di un altro attaccante risale a Settembre, mese in cui Milito e Icardi misero a segno tutti i loro 4 gol complessivi. Hanno colmato questo vuoto i centrocampisti, chiamati spesso a giocare da seconde punte, come Guarin (3 gol, 4 pali) e Alvarez (4 gol), decisivi anche nella rifinitura con 4 e 7 assist. Da segnalare i 4 gol di Cambiasso, sempre abile a inserirsi. Significativi i numeri di Jonathan e Nagatomo (secondo miglior marcatore della rosa), capaci di mettere insieme in coppia 9 reti e 8 assist, a testimonianza della grande insistenza di Mazzarri nel gioco sulle fasce. In totale i marcatori sono 11.
Come dicevamo la squadra non ha un grande rapporto coi corner, ed è la seconda che ne ottiene di più in Serie A (121). Nelle partite in cui ha trovato gol su palla inattiva (Udinese, Verona), il risultato è stato anche favorevole, testimoniando l'importanza di queste situazioni per sbloccare le contese, magari senza scoprirsi troppo.
Per quanto riguarda i gol subiti, la maggior parte arrivano dopo il trentesimo sia del primo che del secondo tempo, 4 volte si è andati sopra i 3 mentre sono 6 le partite chiuse a rete inviolata. Come prima marcatura 10 volte l'Inter è andata in vantaggio, 9 ha dovuto recuperare.
Parlando di fase di non possesso l'Inter è al quindicesimo posto per ammonizioni alla pari con la Lazio, terza per contrasti effettuati, prima per contrasti vinti alla pari col Parma, con 2 giocatori (Juan Jesus e Cambiasso) nella top 10 individuale. A confermare l'idea di una difesa abbastanza statica lo scarso numero di intercettazioni prodotte, con un solo nome nella top 20. Guarin si segnala come il singolo più falloso dell'intera Serie A.

L'Inter è scesa in campo con 17 formazioni diverse, solo per 3 giornate consecutive è riuscita a schierare gli stessi uomini (Juventus-Sassuolo-Fiorentina).
Come presenze in totale sono 25 i giocatori scesi in campo, con un gruppo di 13 giocatori sopra le 10, di cui 10 sopra le 15. Ci sono invece 10 giocatori che hanno 5 presenze o meno, a testimonianza della tendenza di Mazzarri ad affidarsi a un gruppo preciso.
Cambiasso e Palacio sono quelli con più apparizioni (19), seguiti da Guarin, Handanovic, Kovacic, Nagatomo (a 18) e Alvarez, Jonathan, Juan Jesus e Taider (a 17).
Quei 13 sono anche i giocatori col maggior minutaggio. 11 si collocano sopra i 1000 minuti giocati, con Cambiasso e Palacio sopra i 1600. A 800 troviamo Kovacic e Taider, dopo di loro tutti sotto i 300. Wallace, Andreolli e Mudingayi non arrivano a 50, ultimo troviamo il neo-esordiente Botta.
Va sottolineato come il giovane croato, malgrado la percezione diffusa sia diversa, ha trovato un suo spazio, soprattutto considerando che nel minutaggio pesa la partita di Torino dove è uscito al minuto 5. Più che altro è partito poche volte titolare (7 partite), di media gioca circa 47 minuti e ben 11 volte è subentrato.
Dei nuovi acquisti hanno trovato uno spazio significativo Rolando, Campagnaro e Taider. L'algerino è in una situazione simile a quella di Kovacic, con 48 minuti giocati di media, ma al contrario parte spesso titolare per poi essere sostituito (10 volte).

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