12 ago 2013

Le amichevoli dell'Inter


La partita col Real Madrid ha chiuso il calcio estivo dell'Inter. Già il 17 Agosto è tempo della prima partita ufficiale, l'umiliante preliminare di Coppa Italia.
Il ritiro e la tournèe americana hanno visto la squadra impegnata in 8 amichevoli, contro Trentino Team, Vicenza, Feralpi Salò, Amburgo, Chelsea, Valencia e appunto la squadra di Ancelotti. Il livello è chiaramente diverso, con le prime tre partite sostanzialmente di rodaggio, una intermedia e poi la Guinnes Cup. Partiamo dicendo che il livello delle prestazioni tutte è stato fortemente influenzato dai notevoli carichi di lavoro che hanno appesantito le gambe e appannato la lucidità. Tuttavia diversi aspetti sono risultati evidenti.

I numeri parlano di 10 gol segnati e 11 subiti in 8 partite, con 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. La situazione peggiora di molto se depuriamo il dato dalle amichevoli più semplici. 8 gol infatti sono arrivati contro Trentino Team, Vicenza e Feralpi Salò, contro 1 subito (3-0, 3-1 e 2-0 i risultati), mentre le partite più impegnative hanno visto 2 gol segnati e 10 subiti (1-1, 2-0, 4-0, 1-1 e 3-0).
Purtroppo le scorie degli ultimi anni non si cancellano con un buon ritiro. Che la squadra abbia paura e tenda a scoraggiarsi è evidente, così come è chiaro che ormai le sconfitte siano accettate come normali o addirittura inevitabili.
La difesa è ancora abbadonata a se stessa da un centrocampo anarchico e fisicamente inadeguato, ma i singoli soffrono troppo i tagli e le giocate nello stretto. A volte sembra che manchi comunicazione per come si perdono le marcature e si percepisce una certa leggerezza generale figlia probabilmente dell'abitudine a prendere gol. La linea risulta spesso troppo bassa e pochissimo aggressiva.
Il centrocampo è il reparto messo peggio, come accade costantemente da anni. Il reparto è difficile da amalgamare a causa delle particolari caratteristiche dei singoli, e il risultato purtroppo è inadeguato. Qualche spunto offensivo si trova, la fase di non possesso però risulta assolutamente deficitaria, sia nel giro palla che nella copertura che, anzi soprattutto, nell'opporsi al palleggio avversario. Indispensabile il mercato, inutile girarci attorno. Mazzarri attende da mesi un esterno destro titolare, ma sarebbe il caso di avere anche un nuovo centrale per far accomodare in panchina un Cambiasso ormai inaffidabile. Avrà anche lavorato molto in ritiro, ma in mezzo al campo non riesce a essere sufficiente in nessuna delle due fasi, con rarissimi spunti di classe. Del resto è dal 2010 che non ricopre un ruolo simile, e ci sarà anche un motivo. Ha giocato tutte la partite da titolare rendendo chiarissima a chiunque la situazione. Bella sorpresa Patrick Olsen, che con personalità e applicazione ha dimostrato di avere la stoffa.
Il reparto offensivo, totalmente ristrutturato, paga la giovane età media, l'assorbimento del lavoro, il ramadan di Belfodil e le difficoltà generali del resto della formazione. La squadra ha sempre creato poco e raramente ha tenuto il possesso. Palacio è il totem di riferimento, ma è impensabile chiedergli di fare tutto. Personalmente ho avuto ottime impressioni da Belfodil, che nonostante le difficoltà fisiche ha messo in mostra un repertorio molto interessante. Come movimenti collettivi non si è visto molto, ed essendo un reparto così giovane non si può pretendere che facciano tutto da soli.

La squadra, ripeto, ha di sicuro dovuto assorbire un lavoro fisico pesante (causa primaria del disastro contro il Valencia, per dire), ma l'impressione non è decisamente delle migliori. Poche idee soprattutto in attacco, tanta paura in difesa, troppa staticità, scarso sostegno tra compagni e tendenza a farsi schiacciare bassissimi. Inoltre, un'impostazione affidata decisamente troppo ai lanci lunghi.
Per quanto Mazzarri abbia una sua impronta ben definita come tecnico, è percepibile la difficoltà a portarla sul campo.






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