15 feb 2013

Il doppio problema Milito

Lasciando da parte il profondo trauma emotivo di ogni tifoso dell'Inter, il grave infortunio del Principe Diego Alberto Milito apre delle problematiche serie in termini decisionali per la società nerazzurra in una doppia ottica temporale, per il presente e per l'immediato fututo.

Partiamo dai fatti.
Milito è un giocatore straordinario, la prima punta ideale su cui si costruisce tutto il gioco di Andrea Stramaccioni, sia in termini di palleggio che di finalizzazione. Anche per questo la rosa nerazzurra non prevede un suo sostituto, semplicemente non esiste. Giocatore più pagato dell'Inter, contratto fino al 2014, classe 1979. 
Da ieri ai fatti bisogna aggiungere la lesione del crociato anteriore e del collaterale esterno, un infortunio grave e con tempi di recupero decisamente lunghi, di solito intorno ai 6 mesi (per la ripresa dell'attività agonistica, la preparazione fisica è un altro paio di maniche).

Quindi, i problemi.
Quello immediato è che l'Inter si trova in rosa solo tre punte di ruolo, un reparto a dire poco ridotto all'osso. Cassano e Palacio diventano titolari inamovibili, con Rocchi unica alternativa di ruolo (non schierabile nemmeno in Europa League). Si richiederà loro un grande sforzo sia in termini di fisico che di personalità. Nella speranza che l'ex Lazio abbia ancora qualche cartuccia da sparare.
Ma c'è anche da considerare l'ottica futura. Milito è ancora per un anno il giocatore più pagato della rosa, il riferimento assoluto. Impensabile relegarlo a un ruolo di secondo piano anche per il costo di eventuali sostituti di adeguato spessore. Non a caso si parla dell'arrivo di Mauro Icardi, talento finchè si vuole, ma giovane classe '93 disposto anche a sedersi in panchina.
Bisogna quindi chiedersi cosa fare col Principe. Lo si tiene fino a scadenza? Lo si aspetta ancora come potenziale titolare a cui affiancare un giovane? Si è disposti a curarlo e poi dargli tutto il tempo e i minuti necessari a tornare in forma? Si porta in rosa un giovane e un nuovo titolare per ricostruire l'attacco? E l'ultimo anno di contratto da giocatore più pagato come si gestisce?

Problematiche non semplici anche per tutta la componente emozionale a cui è indissolubilmente legato Milito.
Ma qualcuno in società dovrà pensarci e fare delle scelte. Da cui dipenderà molto del futuro immediato dell'Inter.


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