Come già detto (http://aguantefutbol.blogspot.com/2010/09/uno-strano-immobilismo.html) l'Inter nell'annata in corso si trova in una situazione particolare a livello di rosa fin dall'inizio della stagione. Da qui l'importanza di tener d'occhio i giovani (http://aguantefutbol.blogspot.com/2010/10/baby-nerazzurri-puo-esistere-un-altro.html) per andare a colmare eventuali lacune.
Ma nessuno poteva immaginarsi una situazione tanto delicata. Una quantità abnorme di infortuni dovuta ai motivi più vari ha decimato una rosa già ridotta all'osso, e l'unica possibile via d'uscita sono loro, i baby talenti nerazzurri.
Analizziamo la situazione. La difesa dopo gli infortuni di Walter Samuel (gravissimo) e Maicon (che si trascinava un problema a un ginocchio) può contare solo su cinque elementi sani, Chivu, Cordoba, Materazzi, Lucio e Santon, cioè un solo terzino di ruolo e quattro centrali di cui due adattabili in fascia. Posto che Zanetti, tanto per semplificare il tutto, serve assolutamente come mediano a causa di un'epidemia ben più grave tra i centrocampisti, si può solo attingere dalla Primavera per completare il reparto (tradotto, anche solo per avere un difensore di fascia in panchina). I principali candidati sono Felice Natalino (classe '92) e Simone Benedetti (anche lui '92), che anche solo per avere due squadre nelle partitelle saranno promossi di sicuro. A quanto si dice il primo avrebbe dovuto in ogni caso aggregarsi ai grandi entro breve e si è già visto in panchina, a testimonianza di grande talento, ma anche di essere preferito al nuovo acquisto Davide Faraoni, e rappresenta l'unica risposta per un terzino destro di ruolo. Il secondo diventa forzatamente il quarto centrale della rosa (escludendo adattamenti di Chivu che costringerebbero in ogni caso a schierare Santon o Biraghi sulla sinistra), grossa responsabilità per un ragazzo di appena 18 anni che ha dalla sua però grandissimo potenziale e esperienza in B con la sua ex squadra, il Torino. Senza dimenticare che Davide Santon è pur sempre un classe '91 anche se se ne parla come fosse un veterano.
A centrocampo, come dicevo, l'emergenza è addirittura più marcata. Sono infatti indisponibili Motta (cronicamente), Stankovic, Cambiasso, Mariga, Muntari e probabilmente per mercoledì anche Wesley Sneijder vittima di un malore nella sfortunatissima partita di sabato. Il reparto vede quindi convocabili, a meno di recuperi dell'ultim giorno, unicamente Zanetti (sempre sia lodato) come mediano adattato e i giovani Nwankwo e Obi, i quali anche se figurano nella rosa della prima squadra sono pur sempre dei classe '91. Il primo ha avuto un esordio traumatizzante appena una settimana fa nella sconfitta di Londra col Tottenham, il secondo ha già qualche minuto di "calcio dei grandi" in più nelle gambe e rischia di giocare titolare col Lecce sulla scia della buona prestazione offerta contro il Brescia. Più fisico e posizionale il primo, più dinamico e tecnico il secondo.
In attacco in realtà la situazione è meno da allarme rosso. Sono infatti rientrati dai rispettivi acciacchi Pandev e Milito(ancora le ombre delle ombre dei fantasmi di loro stessi), ma qui il problema sta nella costruzione del reparto, dove le prime e uniche alternative ai titolari sono Biabiany (classe '88, un veterano) e Coutinho ('92), chiamati spesso nelle ultime partite all'improba impresa di trascinare l'intera squadra potendo contare sull'aiuto, fenomenale, del solo Samuel Eto'o. Proprio per questa particolare condizione, meriterebbe almeno di essere considerato Denis Alibec ('91), capitano della formazione Primavera che nelle ultime partite sembra aver fatto un importante salto di qualità, ma ne riparleremo.
L'Inter, in quanto squadra più vecchia della Serie A, aveva di sicuro bisogno di rinnovarsi.
Un salto generazionale simile pare un pò troppo traumatico.
Ma nessuno poteva immaginarsi una situazione tanto delicata. Una quantità abnorme di infortuni dovuta ai motivi più vari ha decimato una rosa già ridotta all'osso, e l'unica possibile via d'uscita sono loro, i baby talenti nerazzurri.
Analizziamo la situazione. La difesa dopo gli infortuni di Walter Samuel (gravissimo) e Maicon (che si trascinava un problema a un ginocchio) può contare solo su cinque elementi sani, Chivu, Cordoba, Materazzi, Lucio e Santon, cioè un solo terzino di ruolo e quattro centrali di cui due adattabili in fascia. Posto che Zanetti, tanto per semplificare il tutto, serve assolutamente come mediano a causa di un'epidemia ben più grave tra i centrocampisti, si può solo attingere dalla Primavera per completare il reparto (tradotto, anche solo per avere un difensore di fascia in panchina). I principali candidati sono Felice Natalino (classe '92) e Simone Benedetti (anche lui '92), che anche solo per avere due squadre nelle partitelle saranno promossi di sicuro. A quanto si dice il primo avrebbe dovuto in ogni caso aggregarsi ai grandi entro breve e si è già visto in panchina, a testimonianza di grande talento, ma anche di essere preferito al nuovo acquisto Davide Faraoni, e rappresenta l'unica risposta per un terzino destro di ruolo. Il secondo diventa forzatamente il quarto centrale della rosa (escludendo adattamenti di Chivu che costringerebbero in ogni caso a schierare Santon o Biraghi sulla sinistra), grossa responsabilità per un ragazzo di appena 18 anni che ha dalla sua però grandissimo potenziale e esperienza in B con la sua ex squadra, il Torino. Senza dimenticare che Davide Santon è pur sempre un classe '91 anche se se ne parla come fosse un veterano.
A centrocampo, come dicevo, l'emergenza è addirittura più marcata. Sono infatti indisponibili Motta (cronicamente), Stankovic, Cambiasso, Mariga, Muntari e probabilmente per mercoledì anche Wesley Sneijder vittima di un malore nella sfortunatissima partita di sabato. Il reparto vede quindi convocabili, a meno di recuperi dell'ultim giorno, unicamente Zanetti (sempre sia lodato) come mediano adattato e i giovani Nwankwo e Obi, i quali anche se figurano nella rosa della prima squadra sono pur sempre dei classe '91. Il primo ha avuto un esordio traumatizzante appena una settimana fa nella sconfitta di Londra col Tottenham, il secondo ha già qualche minuto di "calcio dei grandi" in più nelle gambe e rischia di giocare titolare col Lecce sulla scia della buona prestazione offerta contro il Brescia. Più fisico e posizionale il primo, più dinamico e tecnico il secondo.
In attacco in realtà la situazione è meno da allarme rosso. Sono infatti rientrati dai rispettivi acciacchi Pandev e Milito(ancora le ombre delle ombre dei fantasmi di loro stessi), ma qui il problema sta nella costruzione del reparto, dove le prime e uniche alternative ai titolari sono Biabiany (classe '88, un veterano) e Coutinho ('92), chiamati spesso nelle ultime partite all'improba impresa di trascinare l'intera squadra potendo contare sull'aiuto, fenomenale, del solo Samuel Eto'o. Proprio per questa particolare condizione, meriterebbe almeno di essere considerato Denis Alibec ('91), capitano della formazione Primavera che nelle ultime partite sembra aver fatto un importante salto di qualità, ma ne riparleremo.
L'Inter, in quanto squadra più vecchia della Serie A, aveva di sicuro bisogno di rinnovarsi.
Un salto generazionale simile pare un pò troppo traumatico.
Ciao ragazzi,ho bisogno di parlarvi per proporvi una cosa...chi legge cortesemente mi contatti qui:
RispondiEliminabebote84@hotmail.it
Grazie
Sosa =)
non farlo leggere sul forum questo articolo. C'è chi ha pronto il colpo in canna per cou, biabia...
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